1. Iris

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Dolore. Era questo che sentivo. Un dolore agghiacciante alle gambe.

Ciò nonostante non riuscivo a fermarmi, continuavo a schivare i grandi alberi davanti a me.

I rami mi graffiavano il viso e le braccia, il mio respiro divenne affannoso, mentre la luna splendeva alta nel cielo.

"Correre". Questo era il mio unico pensiero in quel momento.

A volte voltavo il viso, per vedere se quell'essere mi stava ancora seguendo.

La risposta? Sì e si avvicinava sempre di più.

I suoi grandi occhi gialli non si spostavano un attimo dal mio corpo che, in confronto al suo, era davvero minuscolo.

Non vi ho ancora detto cosa mi stava seguendo. Era una creatura che, in quel momento, a parer mio era la più orrenda di tutte: il Minotauro. Dico in quel momento perché il peggio doveva ancora avvenire. Ma questo ve lo racconterò più avanti.

Sono Iris Black, una semidea non ancora riconosciuta. Vivo al Campo Mezzosangue da quando ne ho memoria. Sono stata cresciuta da Chirone, che per me è come un padre. Penso di essere stata la sua soddisfazione più grande, perché ero una tra le più abili guerriere, ma sono stata anche la sua più grande delusione. Ma non solo la sua, anche quella di tutto il Campo.

Ho aiutato Luke Castellan con il suo piano per sconfiggere gli dei. Lui per me era come un fratello, ma da quando l'anima di Crono si era impossessata di lui non ero più tanto sicura di ciò che stavo facendo. Ho provato a scappare diverse volte, ma solo nel mezzo della Battaglia Finale sono riuscita a farlo, grazie ad un figlio di Ade: Nico Di Angelo.

I ragazzi del Campo mi odiavano per questo, ma soprattutto perché Luke mi aveva convinta ad avvelenare il Pino di Talia. Nessuno mi rivolgeva più la parola, nessuno mi guardava più negli occhi, infatti non partecipavo più neanche a Caccia alla Bandiera. Solo quando succedeva qualcosa di spiacevole davano subito la colpa a me.

Nico e Will erano gli unici a capirmi, gli unici con cui potevo parlare senza maschere e loro facevano lo stesso con me.

Dopo la Guerra dei Giganti e quella contro il Campo Giove, il Campo Mezzosangue, che era stato distrutto, era stato spostato in Scozia per ordine di Zeus, vicino ad una foresta in cui ci era stato vietato entrare: la Foresta Proibita.

- Iris!

Alzai lo sguardo dal piatto, vuoto per la mia mancanza di fame, e li vidi, i miei migliori amici seduti davanti a me.

- Cosa?! Che è successo? - chiesi confusa risvegliandomi dai miei pensieri.

- Percy ti sta guardando... - disse Will, con uno strano sguardo che non riuscii a interpretare; era un misto tra commozione e rabbia.

Mi voltai verso il figlio di Poseidone e i miei occhi color nocciola incontrarono i suoi, verdi e magnifici come il mare, che mi scrutavano con diffidenza e odio. Ero abituata a essere guardata in quel modo ma, ogni volta che era lui a farlo, il mio cuore si frantumava. Avevo una bella cotta per il corvino, ma era fidanzato con quell'arpia di Annabeth e, ogni volta che provavo a dimenticarlo, non facevo altro che innamorarmi sempre di più. Tuttavia, dovevo mantenere la mia maschera.

- Cosa vuoi Jackson? So di essere bella, ma così mi consumerai - dissi in tono beffardo ridacchiando.

Percy non si lasciò colpire dalle mie parole, ma Annabeth sì, lo faceva sempre. Infatti la bionda si alzò e rispose a tono:

- Ha parlato l'unica a non essere ancora riconosciuta!

A quelle parole sbiancai, strinsi i pugni e mi alzai anch'io. Nico, che sapeva quanto mi facesse male quell'argomento, mi prese per il polso e cercò di farmi sedere, ma io mi scollai dalla sua presa.

Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora