2. Emily

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- Oh ma andiamo! Di nuovo Silente! Ne avrò almeno 10! Emi, tu invece cos'hai trovato nelle cioccorane?

Emi, è così che mi chiamavano tutti.

- Un certo Roderick Plumpton, sembra essere un vecchio giocatore di Quidditch dei Tutshill Tornados.

- Sempre meglio della mia - protestò Hermione, seduta di fronte a me in una cabina dell'Hogwarts Express.

Continuò a parlare e a lamentarsi delle figurine delle cioccorane con Harry e Ron per la successiva mezz'ora ma, nella mia testa, la sua voce squillante si ridusse a poco a poco a dei mormorii soffocati.

Guardai dal finestrino e decine di alberi passarono davanti a me in una frazione di secondo, uniti a prati verdi, fiumi e colline. In lontananza riuscivo già ad intravedere il castello, ridotto ancora a una piccola sagoma. Che emozione!

Era l'1 settembre 1993, il giorno in cui finalmente tornavo nel posto che io definivo "casa".

Oh già, non mi sono ancora presentata! Sono Emily Evans, una studentessa Corvonero della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Vivo a Londra con mio padre, Charlie Evans. So già cosa state pensando: sì, mio padre è il fratello di Lily Evans e sì, sono la cugina di Harry.

Di mia madre invece non so quasi niente, è morta quando ero molto piccola e mio padre non vuole mai parlarne. Ma non posso neanche dire che mi manca, perché non ricordo proprio nulla di lei.

Ad ogni modo sono felice della mia vita, mio padre fa di tutto per non farmi mancare mai nulla, anche se in cambio deve lavorare fino a tardi e non riesce mai a dedicarmi un po' di tempo.

Ma l'unica cosa che conta ora è che posso finalmente tornare a Hogwarts e frequentare il terzo anno insieme ai miei amici. Sono pronta a diventare una vera strega.

Ero immersa nei miei pensieri, quando alcune parole di Harry, Ron ed Hermione attirarono la mia attenzione.

- Sì è tutto vero: è scritto qua, sulla Gazzetta del Profeta! - esclamò Ron, indicando a Hermione un punto sul giornale che stringeva in mano.

- Pff, non mi fido di quel giornale. E poi non può essere scappato, ci sono centinaia di dissennatori che fanno la guardia ad Azkaban. Il Ministero ha preso un sacco di misure di sicurezza, quel posto è più sicuro di una gabbia di ferro.

- E se invece non fosse così? Se avesse trovato veramente una via di fuga? Accettalo Hermione: Sirius Black è fuggito - disse Harry.

Sirius Black. Quel nome risvegliò qualcosa dentro di me.

- Questo vuol dire che quell'assassino potrebbe trovarsi da qualunque parte, p-potrebbe persino essere vicino a noi in questo istante! - urlò preoccupato Ron.

- Sirius... Black? Chi è? - chiesi incuriosita io.

- È il più famigerato dei delinquenti. Si dice che abbia ucciso 10 babbani in una volta! - mi rispose Ron. Mi accorsi della nota di paura nella sua voce. Quest'uomo doveva essere veramente terribile.

La mia attenzione si dissolse in un attimo quando vidi l'alto ragazzo passare per il corridoio ed entrare nella nostra cabina. Era Cedric, Cedric Diggory, un Tassorosso del quinto anno.

Rimasi lì a fissarlo. I suoi capelli castani, i suoi luminosi occhi grigi, i suoi lineamenti perfetti, il suo fisico alto e robusto... tutto di lui mi attraeva.

Rimasi così incantata dal suo sorriso che non mi accorsi che mi stava parlando.

- Posso? - mi chiese indicando il posto vuoto accanto a me.

Avvampai ed ebbi paura che se ne fosse accorto.

- S-sì certo - gli feci spazio accanto a me, mentre il cuore mi batteva a mille.

Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora