POV Emily:
Tum tum tum tum tum tum. Passi. Passi rapidi. Risentii improvvisamente il contatto col mio corpo, che balzava su e giù. Il vento mi accarezzò il viso e aprii lentamente le palpebre, cercando di mettere a fuoco lo sfondo sfocato davanti a me.
Sussultai improvvisamente, quando distinsi la sagoma del volto di un ragazzo che guardava avanti, verso il castello. Mi resi conto di essere in braccio a lui, mi stava portando a mo' di principessa verso Hogwarts, camminando a passo veloce.
All'improvviso si accorse che mi ero svegliata e mi guardò sollevato:
- Oh, allora sei sveglia! - un brivido mi scosse non appena riconobbi la voce del ragazzo e il suo sorriso brillante. Era Cedric.
Arrossii in un colpo, ma per mia fortuna lui non se ne accorse. O almeno, credo. Il cuore cominciò a battermi all'impazzata, non sapevo cosa dire:
- T-tu... dove mi hai trovata?
- Stavo solo... facendo una passeggiata mattutina, sì, e poi ti ho... ti ho vista per caso sulla soglia della foresta, svenuta, così ti ho presa per portarti in infermeria ma, beh... sembra che non ce ne sia più bisogno - sorrise incerto.
Dubitavo che mi avesse trovata "per caso", ma ci passai sopra e annuii:
- Oh ok, allora puoi... puoi anche mettermi giù ora, no?
Lui avvampò:
- Sì, certo... scusa - sorrise imbarazzato facendomi mettere i piedi a terra.
Mi pentii subito di averglielo chiesto. Appena toccai terra sentii un dolore agghiacciante alle gambe, in particolare alla caviglia sinistra. Non riuscii a reggermi in piedi per più di 30 secondi e mi accasciai sul prato.
- Forse era meglio se non ti davo retta - rise Cedric porgendomi la mano per farmi rialzare.
Io l'afferrai, ma dovetti reggermi a lui per non cadere di nuovo.
- Dai, sali su - mi incitò il ragazzo e saltai sulla sua schiena, mentre lui mi afferrava le gambe. Sembrava un sogno che si avverava!
- Mi devi spiegare cosa hai combinato per ridurti così, principessa - mi disse lui.
A quel nome sorrisi e arrossii lievemente.
- È... una lunga storia - chiusi io.
- Bene, perchè abbiamo tutto il tempo che vuoi - mi incitò lui sorridente.
- Uff, e va bene... ho fatto una scommessa con Corner.
- E...
- E gli ho promesso che avrei scoperto cosa c'è al di là della Foresta Proibita, in cambio mi avrebbero eletto Capitano della squadra di Quidditch di Corvonero...
- Oh, è... - Cedric fu interrotto da Hermione, che era appena spuntata da un angolo del castello:
- E-Emi! Grazie al cielo sei viva, dov'eri finita? Ti sei persa la cerimonia di Smistamento! - poi squadrò il Tassorosso, che mi teneva per le cosce - Tu che ci fai qua, Diggory? Dovresti essere dentro come tutti gli altri, sai che Silente ci ha convocato presto stamattina.
- Già, ma prima devo portare Emily al sicuro, deve rimettersi in forze - disse con fare protettivo, tenendomi più stretta. Detto questo mi portò dentro al castello, fino alla Sala Grande, seguito da Hermione che sbuffava scocciata. Poi mi fece sedere al tavolo dei Corvonero:
- Resta qua, non ti muovere; io vado al mio tavolo, ma se hai bisogno di aiuto basta che mi chiami - mi salutò facendomi l'occhiolino e si allontanò.
Vidi Hermione sedersi al suo tavolo, accanto a Ron, poi lanciai uno sguardo alla sala. L'aria era tesa e migliaia di parole confuse facevano rumore nel sottofondo. Silente era seduto al centro del tavolo dei professori e stava scambiando delle parole con la professoressa McGranitt, in attesa che la confusione si placasse. Poi lo vidi alzarsi e posizionarsi al centro del soppalco, gli bastò agitare un po' la bacchetta e già tutta la sala era calata nel silenzio assoluto. Si schiarì la voce con un colpo di tosse, poi sussurrò "Sonorus" e la sua bacchetta divenne come un microfono:
- Rieccoci di nuovo tutti qua, studenti e studentesse, come ben sapete ho un importante annuncio da farvi. Non sono l'unico ad aver assistito alla comparsa di uno strano fenomeno questa notte, tutti ci siamo chiesti quale possa essere il significato di quel simbolo. Ebbene, abbiamo un'ipotesi molto valida, ma temo che i risultati non siano positivi. Non c'è motivo di entrare nel panico, ma sospettiamo che il responsabile possa essere... il Signore Oscuro che voi tutti conoscete: Lord Voldemort - a quel nome tutta la Sala Grande scoppiò in urla spaventate , ma Silente riprese subito l'attenzione:
- Tuttavia, è impossibile che sia tornato da solo, stiamo ancora cercando di capire chi possa aver contribuito a un atto di tale gravità, ma non c'è bisogno di disperare: è tutto sotto controllo!
Il panico non ebbe il tempo di diffondersi, che uno strano gufo attraversò la sala. Non riusciva a volare bene e barcollava cercando di portare una grossa lettera; alcune delle sue sporche piume grigie e nere fioccavano lungo il suo tragitto. Il gufo lasciò cadere la lettera nelle mani di Silente e poi cadde a terra esausto. Il preside la aprì e ne lesse velocemente il contenuto, sotto gli sguardi tesi e ansiosi di tutti gli studenti.
Quando richiuse la busta, Silente riprese a parlare:
- Molto bene, nelle prossime settimane avremo degli ospiti. Le lezioni saranno sospese per un breve periodo di tempo con lo scopo di aiutare i nostri nuovi ospiti a recuperare le materie. Questo è tutto, ognuno di voi può tornare ai propri dormitori in attesa di informazioni, vi auguro una buona giornata - detto questo, Silente si smaterializzò e con lui anche il resto dei professori.
STAI LEGGENDO
Magic Fusion | Fanfiction Percy Jackson - Harry Potter
FanfictionIn collaborazione con @BettyJackson09 Cosa accadrebbe se il Campo Mezzosangue, dopo la guerra dei Giganti, venisse spostato al di là della Foresta Proibita, vicino alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ma non ne sapesse l'esistenza? Iris B...