chapter 38-"Siete bellissimi ragazzi"

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Aria resta calma.
Hai appena sentito un ululato ma devi stare tranquilla.
C'è papà fuori con zio, ok?
E se avesse fatto del male anche a lui?
No...non lo farebbe mai. Credo.
<<Aria vieni qui!>> sento le urla di mio padre, seguite da lamenti e versi di dolore
<<Porta della Pozione Curatrice, fa presto!>> sbatte una mano sulla finestra
<<Muoviti Aria, tra poco devo andare via!>> continua ad urlare
Una Pozione Curatrice? E dove la prendo?
Smonto lo studio per cercarla. Guardo in ogni angolo, con il sottofondo delle imprecazioni di mio padre.
Aspetta...se vuole la Pozione Curatrice significa che uno dei due si è fatto male!
Forza Aria, sbrigati.
È possibile che non mi venga in mente nessun modo per averla tra le mani prima che qualcuno lì fuori muoia.
Ci sarà qualcosa.
Sposto la sedia dietro la cattedra e batto la testa contro il tavolo quando mi rialzo stupita. Stupita dalla mia scemenza.
Come ho fatto a non pensarci prima?
<<Accio Pozione Curatrice>> esclamo e, magicamente, una boccetta si fionda tra le mie mani.
<<Bombarda Maxima!>> strillo contro la finestra, non avendo più tempo da sprecare.
<<Ce l'hai fatta! Muoviti, mettine un po' qui>> mio padre indica il cuore di zio. Ha ancora le sembianze di un lupo mannaro, si lamenta farfugliando cose strane quasi come se parlasse come gli umani. Apro velocemente la pozione e ne verso cinque gocce nel punto indicato. Tutto il sangue che gli stava grondando sta piano piano svanendo, lasciando spazio ad una cicatrice che a sua volta lascerà spazio al niente prima di subito.
<<Aria io non posso restare qui per molto ancora. Promettimi che ti prenderai cura di zio durante l'alba, mh?>> prende le mie mani
<<Sì papà, stai tranquillo>> lo rassicuro
Guardo Moony, si sta ritrasformando.
I peli stanno svanendo, il viso sta ritornando normale e le unghie non sono più affilate.
Ritorna completamente normale e, prima che potessi dirgli qualcosa, si addormenta.
<<Sta benone, per ora. Stai tranquilla se domani dovesse avere dolori, ok? Io ora vado. Ciao piccola malandrina>> afferma papà dopo aver controllato se zio stesse effettivamente bene. Mi lascia un bacio sulla fronte e poi sparisce in una nube di colore blu.
Ora io però dovrei entrare dentro e portarci anche zio.
Come faccio? Fa freddo e non posso assolutamente lasciarlo qui da solo. Non lo farei mai a prescindere, precisiamo.
Mi inginocchio sull'erba fredda e lo tiro per le gambe delicatamente. Sembra quasi come se si stesse muovendo. Attenzione, non che si sta svegliando, ma che quello che sto facendo non è del tutto inutile.
<<Forza zio, ancora un po'. Oplà>> arriviamo davanti ad una scalinata e decido di farlo salire tirandogli le spalle, non i piedi. Credo che sia meglio così, se lo dovessi tirare ancora per i piedi potrebbe sbattere la testa e onestamente non ci tengo tanto.

<<Siamo arrivati. Santo Godric aiutami tu>> impreco mentre cerco un posto morbido per farlo appoggiare.
<<Aria...Aria, tesoro, sei tu?>> farfuglia zio
<<Sì zio sono io. Stai tranquillo e non muoverti, ora cerco dove farti appoggiare>> lo rassicuro
<<La gamba...mi fa male>> tasta il suo ginocchio, sussurrando a bassa voce
<<Posso?>> indico il pantalone
Lui annuisce e io lo tiro su fino al ginocchio.
Tocco lentamente ogni parte della gamba, assicurandomi che nulla sia rotto. Rotto no, ma sbucciato sì. La mia mano si impregna di sangue quando tocco il retro del ginocchio. Ha un taglio abbastanza profondo che, però, per sua fortuna so come riparare.
O meglio, credo di saper riparare.
Mi guardo attorno. Nulla può farmi comodo.
Inoltre sento anche gli occhi pesanti, ho così sonno. È molto tardi, credo le tre di notte.
Capisco che nulla di quello che c'è nello studio può aiutarmi, così decido di strappare parte del mio maglione.
Come? Non lo so.
Fortunamente riesco a prenderne un bel pezzo.
Il giusto che serve per ricoprire tutto lo spazio del taglio.
<<Adesso brucerà un po', ok? Passerà subito, Moony>> lo avviso prima di posargli il tessuto sulla pelle.
Geme dal dolore e allora velocizzo i tempi. Faccio un nodo stretto alla fine del giro e poi alzo le mani.
<<Ho finito. Ho finito, zio. Shh, dai è passato>> gli prendo le mani e le accarezzo, sentendo i suoi continui lamenti.
<<Vuoi dormire un po', che dici?>> domando
<<Tu...>> inzia ma lo blocco
<<Sì, io starò qui tutto il tempo, va bene?>> lo vedo annuire
<<Accio coperta>> dico.
Una copertina lunga e dorata atterra fra le mie mani.
È quella di Mary, la riconosco.
Sorrido leggermente e poi noto che zio si sta iniziando ad agitare
<<Ho sonno...Aria ho sonno>> sussurra e allora io continuo dicendo
<<Accio cuscino>> e, come prima, un cuscino mi atterra non in mano, in testa.
<<Ahio!>> sussurro.
È un cuscino, sì, ma è volato da non so a quanti metri di altezza!
Lascio perdere e creo un piccolo angolino con il cuscino e la coperta su cui cerco di convincere zio a dormire.
<<Zio vieni qui, su. Ti riposi meglio, il pavimento non è scomodo?>> non risponde così mi avvicino a lui.
Noto che sta dormendo rannicchiato su un fianco. Non l'avevo mai visto prima così rilassato.
Prendo il cuscino e glie lo porto sotto la testa, dopodiché gli appoggio la coperta addosso coprendolo fino al naso.
Provo ad appisolarmi anche io. Nulla. Non mi viene proprio il sonno. Sono ancora un po' agitata. Se Moony dovesse svegliarsi nel bel mezzo della notte? Scusate, mi correggo. Se Moony dovesse svegliarsi nel bel mezzo dell'alba? Non può di certo trovarmi a dormire! Io devo essere qui per lui stanotte, non devo addormentarmi e non lo farò. Apparte che dormirei solo due ore perché alle sei di solito mi sveglio e poi, a differenza di prima, non ho sonno.
Vedremo durante le lezioni come "non ho sonno"
Senti stupido subconscio vieni tu a badare per una notte intera per la prima volta a tuo zio-mannaro e poi ne parliamo! Io ho ancora molta ansia, non riuscirei mai ad addormentarmi con lui appena uscito dalla luna piena.
Appena? Sono passate ore, Aria, O-R-E. L'ansia dovrebbe esserti passata
Beh, non lo è quindi lasciami in pace con la mia ansia.

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<<Aria...>> sento mugugnare mio zio
Sono stata davvero sveglia tutta la notte a guardarlo dormire.
<<Zio, buongiorno>> mi avvicino a lui.
Si tira a sedere per terra e poi mi guarda.
Sorride e mi viene ad abbracciare.
<<Grazie>> sussurra
Gli sorrido e poi si guarda la gamba che ho fasciato stanotte.
<<Ma Aria! Il tuo maglione!>> esclama notando poi che un pezzo del mio maglione è sparito
<<Stavi sanguinando, cosa dovevo fare? Farti morire dissanguato?>> chiedo sbadigliando.
Ok, ora ho davvero sonno ma non posso assolutamente saltare le lezioni.
Sbadiglio ancora.
Ancora e ancora.
Avrò fatto come minimo dodici sbadigli nel giro di cinque minuti
<<Hai sonno?>> chiede ridendo leggermente zio
<<No, ma quando mai. Ti sembra che io abbia la faccia di una che ha sonno?>> rido anche io
<<Sei stata davvero sveglia tutta la notte per me?>> gli si illuminano gli occhi
<<Davvero. Avevo paura che tu potessi sentirti male all'improvviso>> confesso e mi abbraccia nuovamente stringendomi più forte di prima.
<<Sei sicura di voler andare a lezione? Posso parlarci io con Silente qualora tu fossi troppo stanca>> spiega poggiandomi le mani sulle spalle
<<Stai tranquillo, ci vado e anche volentieri. Che sarà mai, un po' di sonno>> dico prima di crollare per terra
Mi tiro a sedere e poi mi rialzo, fermamente convinta di poter andare a lezione.
<<Come vuoi>> ridacchia zio mentre mi avvio verso la porta
Esco e inizio a camminare per i corridoi sbattendo contro troppa e dico davvero troppa gente.
Finalmente arrivo al tavolo Grifondoro e mi siedo vicino ai gemelli che subito mi salutano con un sorriso
<<Allora? Tutto bene?>> chiede Harry portandosi alla bocca un pezzo di nonsochè
<<Sì, credo>> dico appoggiando la testa sulla spalla di George
<<Ma quanto hai dormito?>> Hermione mi guarda con aria preoccupata
<<Non...non....tanto>> riesco a dire tra uno sbadiglio e l'altro
<<Precisamente quanto?>> Ronald posa la forchetta
<<Niente. Non ho dormito niente, ero preoccupata per zio>> rispondo con gli occhi chiusi.
Li riapro e afferro la forchetta. Forse se mangio qualcosa mi sentirò meglio.
Punto il piatto e prima di poter prendere qualcosa i cinque dicono in coro
<<È al contrario>>
<<Ma cosa?>> chiedo
<<La forchetta, principessa. È al contrario>> Fred me la ruba da mano e la gira, poi me la riposiziona dov'era prima.
Annusico e poi, invece di mangiare, spappolo il cibo con la forchetta.
<<Aria devi mangiarlo questo, non giocarci>> mi rimprovera Hermione
<<Su, fai aaaaa>> una voce mi fa sobbalzare
<<Draco! Mi hai fatto prendere un accidenti!>> mi giro verso di lui e inizio a richiamarlo. Lui, però, mi zittisce con un bacio che mi fa sorridere
<<Ti preferisco quando stai zitta>> mi prende in giro beccandosi una bella cinquina dietro la testa.
<<Mangia qualcosa dai. Devi riacquisire tutte le forze che hai perso>> prende un po' di cibo tra quello non schiacciato e me lo porta alla bocca.
Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi.
<<Amore solo questo>> cerca di convincermi
<<Devo farti l'aeroplanino come i bimbi?>> chiede ridacchiando
Nascondo il viso nel suo petto, arrossendo.
<<Solo questo>> mi alza il mento e mi fa gli occhioni dolci
<<Così non vale! Sai che non so resistere agli occhioni!>> mi lamento incrociando le braccia al petto.
<<Ma io ho sonno, non fame!>>
<<Fai aaaaaaa>> ripete
Schiudo leggermente le labbra e lui non perde tempo a mettermi il cibo in bocca.
<<Mastica>> mi rimprovera
<<Siete bellissimi ragazzi>> Herm ci guarda sorridendo
Gli altri annuiscono facendo sorridere sia me che il mio ragazzo.
Che strano. Draco malfoy è il mio ragazzo.

maybe I hate you- Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora