chapter 40- "Ho ucciso Sirius Black"

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Mi sveglio di soprassalto. Il sudore mi scorre per il viso ed il battito cardiaco è accelerato.
Ho sognato una strana donna: aveva un'espressione molto strana sul viso, quasi come se fosse una pazza. Portava dei lunghi capelli ricci e neri, era vestita tutta di nero e recitava le seguenti parole
"Ho ucciso Sirius Black" e poi una risata isterica.
Santo Godric ma che sogni faccio. Sogni poi, incubi.
Non ricordo molto di cosa sia successo. Ho ben stampata in mente, però, la foto della donna.
Vorrei dirlo solo a mio padre, visto che il sogno riguardava lui.

<<Perché corri?>> sbuffa Hermione
<<Se continui così tra poco spicchi il volo>> ridacchia Harry
<<Devo andare da papà, ho una cosa importante da dirgli>> affermo
<<E noi non possiamo saperla?>> si unisce Ron
<<No, Ronald. Non potete saperla. O almeno, non finché io non mi sia accertata che non sia una cosa pericolosa>> mi fermo, rischiando di cadere dato che tutti gli altri si sono fermati insieme a me.
<<Dovete andare, è prima ora. Dite a qualunque professore ci sia che sono da papà, ok?>> dico autoritaria
<<Va bene mamma>> mi saluta Ronald seguito dagli altri due che mi lasciano solo dei cenni con la testa.
Corro verso lo studio di zio sperando di trovarci anche papà. Effettivamente, non so se mio padre sia nel Castello oppure al Ministero.
<<Zio c'è papà?>> busso fortemente sulla porta
<<Sì, tesoro>> urla lui
Apro la porta e trovo un esemplare di Sirius Black, suppongo, trasformato in un cane
<<Felpato! Ritorna umano, devo dirti una cosa importante>>
Lui abbaia ma poi fa come ho detto.
Si alliscia la giacca sulla spalla e poi mi dice
<<Allora amore? Cosa devi dirmi?>>
<<Possiamo sederci, per favore?>> chiedo
I due non se lo fanno ripetere due volte. Mio padre si siede sul tavolo, zio Remus sulla sedia.
<<Stanotte ho fatto un sogno strano...>> inizio
<<L'ultima volta che dicesti così è stato due mesi e mezzo prima di conoscere tuo padre>> i due migliori amici si guardano
<<Lasciatemi parlare. Ho sognato una donna strana dai lunghi capelli ricci e neri. Sembrava quasi una pazza. Non ricordo molto di cosa sia successo, però ricordo che recitava queste parole fatte a forma di canzone "Ho ucciso Sirius Black" seguite da una risata isterica. Voglio dirlo solo a voi, principalmente perché riguarda te papà>>
Quest'ultimo rabbrividisce alle mie parole e guarda il suo migliore amico
<<Bellatrix!>>
<<Bellatrix!>> urlano dopo poco i due
<<Chi è Bellatrix?>> chiedo io
Ripeto la domanda, vedendo che i due non mi rispondono
<<Sirius parla tu>>
<<No, parla tu>>
<<Papà parla!>> esclamo
<<E va bene. Bellatrix Lestrange è mia cugina. È una Mangiamorte ed è molto devota al signore oscuro. L'hanno già mandata ad Azkaban per aver torturato i coniugi Paciock, i genitori di Neville. Sì, hai detto bene prima. Lei è pazza. È anche la sorella di Narcissa Malfoy, mamma di Draco, e zia materna di quest'ultimo...>> mi porto le mani alla bocca dopo la sua ultima affermazione
<<È completamente fusa: lei, l'idea che i maghi purosangue siano i migliori e tutte le idee malsane di Tu-Sai-Chi>> conclude
<<Papà, ho paura>> dico semplicemente
<<Ehi, no, non devi averne. Il sogno è molto strano, sì, ma non è detto che si realizzerà. Non morirò per mano di Bellatrix, te lo prometto>> mi accarezza i capelli
<<Stai attento papà, giuralo>> poggio la testa sulla sua spalla sotto lo sguardo attento di zio
<<Ok, mi manca mia figlia>> sussurra
<<Aww, zio!>> dico prima di abbracciarlo
<<Torna domani, dai>> papà lo incoraggia
<<La mia bambina>> si lamenta zio
<<Zio ma guarda che sta con tua moglie, non con un esercito di Mangiamorte armati>> ridacchio
<<Sì ma mi manca>> piagnucola
<<Remus fai l'uomo!>> mio padre e zio si guardano e in un millesimo di secondo scoppiano a ridere
<<Come devo fare con voi due>> sbuffo divertita

<<Eccomi sono viva>> mi siedo insieme ai miei amici
<<Posso dirvi la cosa di stamattina. Papà ha confermato che è stato solo un sogno. Ho sognato Bellatrix Lestrange...>> inizio
<<Bellatrix Lestrange? Quella Bellatrix Lestrange?>> Hermione fa cadere la forchetta per terra dallo stupore
<<Perché, quante Bellatrix Lestrange conosci?>> chiedo
<<Per fortuna solo una. È una delle più devote servitrici di Voi-Sapete-Chi ed è una pazza isterica. Cosa hai sognato Aria?>> spiega brevemente
<<Ricordo solo che canticchiava "Ho ucciso Sirius Black" ridendo>>
I miei amici rimangono stupiti dalla mia affermazione.
Ronald smette di masticare, rimanendo con un pezzo di carne fuori dalla bocca. I gemelli smettono di sorridere, bensì si incupiscono. Harry si tocca la cicatrice ed io guardo tutti attentamente.
<<Beh? Ragazzi è solo un sogno>> cerco di calmarli
<<La scorsa volta con "solo un sogno" hai conosciuto tuo padre>>  Harry dice la stessa cosa che ha detto zio Remus
<<Parlane con Silente, no? Lui ha sempre una risposta>> mi consiglia Fred, seguito da un cenno di affermazione dal gemello
<<Dopo ci vado, giuro>> dico iniziando a mangiare

<<Ehi!>> Draco mi affianca sulla panchina dove sono seduta.
Dopo il pranzo ho deciso di andare un po' in cortile e giocare con le pietre.
<<Successo qualcosa?>> mi gira la testa nella sua direzione per poi darmi un bacio
<<No, nulla...>> rispondo vaga
Non voglio dirglielo. Insomma, è sua zia! Parlerò prima con il preside e poi, se ne avrò il coraggio, racconterò tutto anche a lui. Per ora è meglio che sto zitta. O almeno, ci provo.
<<Aria ho imparato ad osservarti in questi anni e, fidati, si capisce dalla tua faccia quando qualcosa ti turba. Vuoi parlarne?>> dice a bassa voce
Scuoto la testa in segno di negazione e allora lui continua
<<Però c'è qualcosa che ti preoccupa? Solo questo, poi sto zitto>> alza le mani
Annuisco.
Dopo poco mi stendo sulle sue gambe e gli prendo le mani. Inizio a giocare con i suoi innumerevoli anelli e traccio le forme delle vene nelle sue mani. Intreccio le nostre mani, poi le sciolgo, poi le intreccio di nuovo. La sensazione delle mie calde con le sue fredde mi fa rabbrividire, come sempre.
<<Non vuoi proprio parlare oggi?>> chiede mentre mi accarezza i capelli
<<Non avresti detto che saresti stato zitto?>> gli chiedo trattenendo le risate
<<Mi scusi madamigella>> mi prende in giro
Gli faccio la linguaccia e poi ritorno beatamente a giocare con le sue mani.
<<Non riesco a non dirtelo. Te lo dirò...>> inzio
<<Ma?>>
<<Ma prima devo assolutamente parlare con Silente>> affermo tirandomi su
<<È qualcosa di grave? Per arrivare a parlare con Silente>> gesticola freneticamente
<<Sai che chiedo sempre consigli a lui. Non credo sia grave, ho bisogno solo di una "diagnosi" riguardo una cosa. Poi ti spiego tutto, giuro. Parola di...di...parola mia, insomma>> bacio le dita incrociate.
<<Basta che prima o poi tu me lo dica. Se è possibile, vorrei aiutarti>>
<<Non so quanto tu mi possa aiutare, qualsiasi cosa sia. Ora, se non ti dispiace, vado da Silente>> mi alzo e ripulisco il terreno dalle gambe
<<Va bene amore. Io ti aspetto qui>> si alza anche lui per darmi un bacio sulle labbra e poi sorridermi.
Ricambio il sorriso e poi torno nel Castello.
Speriamo solo che Silente sia libero.
Cerco di non farmi notare da nessuno e, zitta zitta, mi avvio verso lo studio del preside.
<<Preside ha un minuto?>> chiedo
<<Aria, anche due!>>
Sorrido leggermente e poi entro.
<<Cosa ti porta qui?>> chiede chiudendo un'agenda piena di fogli
<<Volevo chiedergli un parere>> mi mordicchio le pellicine delle dita
<<Prego>> con un gesto della mano mi incita ad andare avanti
<<Stanotte ho sognato una donna. Una donna dai lunghi capelli ricci e neri. Sembrava un po' una pazza. Ne ho parlato con mio padre, dato che l'unica cosa che ricordo del sogno è questa frase "Ho ucciso Sirius Black". Lui, dopo averci pensato un po' su, mi ha spiegato che molto probabilmente stanotte io abbia sognato sua cugina Bellatrix Lestrange. La cosa che mi chiedo è: perché faccio questi sogni? Anche l'altra volta sognai mio padre ed ora eccoci qui>> lascio in sospeso la frase alternando lo sguardo dal pavimento ai piccoli occhi del preside.
<<Credo di avere la risposta alla tua domanda: tu prevedi la realtà tramite i sogni. Anche tua madre aveva questa abilità. In pratica, vedi quello che accadrà nel futuro, o che magari potrebbe accadere>> Silente parla piano e con dolcezza, come se avesse paura che questo discorso possa suscitare in me qualcosa.
In effetti sì: ho molta paura.
Troppa paura.
Non voglio perdere mio padre e farò di tutto per evitare questa cosa, fosse l'ultima cosa che faccio.

maybe I hate you- Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora