Capitolo 32- post-it

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T/n POV
Le sue dita stringevano la mia vita mentre i suoi baci si facevano sempre più passionali,caldi e convolgenti,in un attimo i vestiti scivolarono via e fu solo allora che la notai,una grossa cicatrice sul suo petto.
Smisi per qualche secondo di ricambiare i suoi baci e iniziai a tracciare un leggero contorno intorno al segno che gli era rimasto.
"Che hai fatto?" Dissi con voce flebile simile a un sussurro.
Lui sembrò un attimo perso poi quando capì di cosa parlavo fece un piccolo sospiro e mi baciò la guancia.
"Solo una cicatrice dell'ultima missione,non è nulla di cui tu debba preoccuparti"
Feci per controbattere ma lui ricominciò con i baci,strinse la presa e mi tirò verso di lui,poi ancora un bacio dietro l'altro,e infine...è successo.

Pensare che fino qualche mese fa era solo uno sconosciuto che mi seguiva mentre tornavo a casa e adesso è tutto quello che ho.

Se solo non mi avesse lasciato quel bigliettino con il suo numero,adesso saremmo perfetti nemici e sconosciuti,invece siamo qui,nello stesso letto,lui sul mio petto che dorme tranquillo,le guance arrossate e qualche graffio sulla schiena.
Alzai un altro po' il lenzuolo in modo da coprirgli le spalle mentre una leggera brezza invernale entrava dalla finestra chiusa male.
Gli passai una mano tra i capelli e gli diedi un piccolo bacio sulla testa,lo sentii muoversi e e mugugnare qualcosa di incomprensibile mentre continuava a stringersi leggermente a me,le sue mani dietro la mia schiena mi facevano sentire protetta.
Sbadigliai e chiusi gli occhi,mi strinsi a lui e mi abbandonai al sonno.

Shigaraki POV
Aprii gli occhi di scatto,la bocca schiusa e il fiato rapido ancora presenti,il tremore alle mani che non accennava a smettere, l'oscurità provocata dalla notte fonda era dannatamente disorientante.

Lo stesso cazzo di incubo,un altra volta.

Mi strinsi a T/n un altra volta cercando di non svegliarla,notai come le sue mani erano ancora sui miei capelli nonostante fossero passate ore,rilassai gli occhi e presi una boccata d'aria cercando di calmarmi.

Loro non sono qui...
...papà non è qui...
...mamma non è qui...
...Hana non è qui...
...la nonna non è qui...
...il nonno non è qui...
...quella casa non è qui...

Poggiai la testa al suo petto per poi accarezzarle la schiena col dorso della mano,come se questo potesse aiutarmi a mantenere la calma.
Forse dovrei essere sincero con lei e dirle di quello che ho ricordato della mia infanzia,dei costanti incubi che mi perseguitano...lei lo ha fatto,mi ha parlato di Akame e degli attacchi di panico.
Lei magari può aiutarmi?
Serrai le labbra in una linea sottile mentre l'espressione sul mio viso divenne automaticamente fredda,mollai la presa sulla ragazza e mi misi a sedere,presi il telefono e diedi un'occhiata all'orario 5:08.
Mi alzai,raccolsi i vestiti che avevo buttato sul pavimento la sera prima,li sistemai e li poggiai sopra la scrivania,di fianco alla televisione spenta,e andai verso il bagno chiudendo la porta alle mie spalle.
Mi accertai che neanche un filo di luce arrivasse al letto.
Tolsi i guanti e li poggiai sul lavandino,mi guardai allo specchio,gli occhi erano tremendamente arrossati dal pianto e le guance leggermente rosse ma per il resto ero pallido come un fantasma,come sempre.
Raccolsi velocemente i capelli in un codino ed entrai in doccia.
Lasciai l'acqua scorrere lungo il corpo insieme a mille pensieri che mi tormentavano.

È colpa mia?
Se solo fossi riuscito a parlare con Hana...lei non sarebbe scappata e nessuno sarebbe morto.
Dove sarei se non fosse successo nulla di tutto ciò?

"Tenko..."
Quel lieve sussurro mi fece venire la pelle d'oca ma non capivo da dove provenisse.
Cercai di mandare via quella sensazione,quel bisogno di distruggere e mi limitai a finire di lavarmi  in fretta,per poi uscire dalla doccia e mettermi l'accappatoio,sciolsi i capelli ed uscii dal bagno il più silenziosamente  possibile.
Mi misi la divisa e dopo diversi tentativi rinunciai a mettermi la cravatta.
Mi girai nella direzione di T/n che dormiva beatamente,il lenzuolo le lasciava la schiena e il collo scoperti lasciando vedere chiaramente i numerosi morsi e succhiotti che le avevo lasciato.
Ok,ha ragione,sono troppo geloso.
Sorrisi e le lasciai un piccolo bacio sulla guancia,poi mi avvicinai alla scrivania e cominciai a frugare nel cassetto fino a che non trovai un blocchetto di post-it azzurri,ne presi uno e ci scrissi sopra una piccola frase.

"Sono giù,ho una riunione tra un ora,cerca di non scannarti con Dabi mentre non ci sono.Ti amo
                                                                                                                                                                                                      -Tomura"

Lo staccai con cautela e lo poggiai sul suo comodino,poi uscii dalla stanza e scesi al piano di sotto.
I corridoi erano deserti.
Camminai fino ad arrivare alla stanza dei comandanti,spinsi la porta e una volta entrato,con mio stupore,ci trovai dentro anche Dabi.
"Che ci fai sveglio a quest'ora?"
Guardai il corvino affacciato alla finestra con aria confusa e mi sedetti su una delle sedie.
"Potrei farti la stessa domanda"
Mi chiese.
"Mi sveglio sempre a quest'ora"
Dabi si girò verso di me,continuando a fumare tranquillamente la sigaretta che teneva in mano.
"Non lo so,tu sei pazzo,sono sceso qui alle cinque per fare colazione e ho già bevuto tre caffè per restare sveglio"
Sbuffai e gli tirai un'occhiataccia,gli occhi viola sembrarono prendere un'espressione tutta loro.
"Spegni quella merda,quante volte ti devo ripetere che mi da fastidio il fumo?"
Fece un piccolo inchino e con una vocina irritabile disse
"Mi scusi vostra altezza,rimedio alla mia disubbidienza"
Buttò la sigaretta ormai finita dalla finestra e tornò a guardarmi.
"Vuoi un caffè?"
"Si grazie"
Risposi mentre sfogliavo i fogli della riunione.
"T/n dove l'hai lasciata? Con Hawks?"
Ridacchiò mentre iniziava a preparare il mio caffè.
"Dillo un altra volta e a volare dalla finestra non saranno solo le tue sigarette"
Sbadigliai e improvvisamente una sensazione di pesantissimo sonno mi avvolse,rendendomi sempre più difficile tenere le palpebre aperte.

"Tutto il sonno perso prima o poi inizierà a pesarti"
Le parole che Garaki mi aveva detto durante una delle tante visite di controllo mi tornarono in mente.

"Attenzione,il boss si è svegliato incazzato. Per tanto,la nostra vita è estremamente a rischio"
Infilò velocemente le cialde all'interno della macchinetta.
"Non mi sono svegliato incazzato,sono le tue battutine di merda che mi fanno girare le palle"
Iniziai a disegnare nervosamente dei cerchi sul tavolo usando le dita fino a che il corvino non mi sbattè sotto gli occhi la tazzina fumante.
"Dovresti dormire di più,hai più caffeina che acqua nel corpo"
Il suo tono era improvvisamente più serio,diverso da quello che aveva usato per la battutina di poco prima.
Si sedette affianco a me,mentre afferravo il caffè bollente e buttavo giù diversi sorsi nella speranza di svegliarmi.
"Sono serio Shigaraki,guardati. Sei pallido come un fantasma,non ti si vedono neanche gli occhi dalle occhiaie,sei stanco morto e si vede da venti kilometri. Non sono solo io ad averlo notato"
Ruotai gli occhi e cercai di ignorarlo ma la sua insistenza me lo impediva.
"Sto bene,ho solo un po' di sonno è normale alle cinque e mezza del mattino"
"Lo dico per te" continuò "Ti sei continuato ad allenare nonostante la ferita sul petto,rischi che si riapra. Ti converrebbe riposarti prima della prossima missione,è troppo importante,dal suo esito dipende il destino del fronte e non solo"

Cristo santo,so quanto è importante quella missione,basta ripetermelo.

"Lo farò,dopo la riunione ho quattro ore libere"
"Potresti chiedere a Garaki di darti qualche giorno di pausa,chiedine qualcuno anche per me già che ci sei"
Il suo tono era tornato scherzoso.
"Lo farò,poi tra poco è il compleanno di T/n e ho intenzione di dedicarmi solo a lei per un'intera giornata"
Abbozzai un piccolo sorriso e finii di bere il caffè.
"Qui stiamo diventando troppo romantici,mi fai sentire single,cambiamo discorso. Ti ho portato i documenti che mi hai chiesto"
Spalancai gli occhi e lasciai la tazzina sul tavolo.
"Che aspettavi a darmeli?"
"Stavo aspettando che finissi il caffè"
Si alzò e mi porse un fascicolo,lo presi tra le mani e lo sfogliai velocemente.
"Grazie,ci vediamo dopo"
Mi alzai e uscii dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle,attraversai i corridoi che si stavano iniziando a riempire di persone ed entrai nella stanza riunioni.
"Buongiorno Boss"

Beyond the law (shigaraki x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora