Dimitri

31 3 0
                                    

Ammetto di essere stato poco gentile nel pormi, ma cercherò di farmi perdonare: le vado incontro dicendo "Hey, ferma, aspetta un momento" mentre corre via impaurita, lei mi dà le spalle, è esausta perchè ha corso tanto, ma non appena si riprende le chiedo "Aspetta... come sei entrata..." poi si gira verso di me resto incredulo, somiglia molto alla Granduchessa Anastasia... Completo la frase con un "Qui?", mi risponde facendo spallucce, dietro di lei c'è un ritratto dei Romanov e decido di chiamare il mio amico Vlad per fargli notare questa incredibile somiglianza "Sei tu Dimitri?" mi chiede lei, io le rispondo "Brava, probabile, ma dipende da chi lo sta cercando" "Mi chiamo Anya e ho bisogno di documenti di viaggio" mi spiega mentre si china verso di me portando le mani dietro la schiena e guardandomi dritto negli occhi, nel frattempo le sorrido perdendomi dentro l'azzurro dei suoi occhi "Mi hanno detto di rivolgermi a te", io le giro intorno e inizio a studiarla con fare curioso, devo dire che è molto carina... Lei mi fa uscire dall'estasi che mi provoca il suo fascino urlando "Ma perchè continui a girarmi intorno? Sei forse la reincarnazione di un'avvoltoio" si porta le mani ai fianchi mentre lo dice... Mi pare di aver capito che ha un bel caratterino, ma se pensa di comportarsi così con me, beh, ha sbagliato persona! Cerco di restare neutro e le dico "No, mi dispiace, mi ricordi com'è che ti chiami?" "Anya" mi dice lentamente, poi mi fa lo spelling del suo nome, quando riprendo il contatto visivo con lei inizio a balbettare e questo mi fa sentire un perfetto idiota "è solo che somigli a... Non importa, allora-allora stavi-stavi, parlando di documenti di viaggio" "Si, vorrei andare a Parigi" conclude lei, io resto nuovamente sorpreso "Andare a Parigi?" poi mi avvicino a lei dicendo "Adesso Anya, posso chiederti una cosa? Hai anche un cognome?" "Beh... So che può sembrarti strano, ma... Io non lo conosco..." inizio ad ascoltarla con interesse mentre mi racconta un passaggio della sua vita "Vedi, sono stata trovata che vagavo per strada quando ero solo una ragazza..." "Prima di quell'età?" cerco di aiutarla, ma lei taglia dritto dicendo "Senti, io non lo ricordo, so poco del mio passato, ma ho un'indizio, che è Parigi" "Anche io e il mio amico andremmo a Parigi, ho tre biglietti, ma l'ultimo è per Anastasia" la prendo sottobraccio e iniziamo a salire le scale insieme a Vlad.

L'amore non è tutto un'idillioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora