Anastasia

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Sono indecisa su cosa pensare di Dimitri, mi sembra troppo presto per esprimere un vero e proprio giudizio, ma una cosa è certa: si prende troppe confidenze che io non gli ho dato, è molto invadente ed è convinto che io sia Anastasia Romanov, tutto ciò mi sembra esagerato, ma forse potrebbe avere ragione... Chi lo sa? Dopo il massacro dei Romanov, l'Imperatrice Maria è stata esiliata a Parigi e ha promesso una grossa cifra di denaro a chiunque riesca nell'impresa di trovare la sua nipotina perduta, Anastasia. Odio il suo essere troppo fisico, ho bisogno dei miei tempi per farmi mettere le mani addosso da qualcuno e sicuramente questo qualcuno non sarà lui, nonostante ciò, sono molto contenta di andare a Parigi. Cammino insieme a Dimitri e lui mi ha messo il braccio attorno alle spalle senza toglierlo mai, faccio di tutto per allontanarmi da lui, ma ogni scusa è buona per attaccarsi a me "E quindi? Che cosa ti piace? Che passioni hai?" "Mi piacciono molto la danza, il teatro e la musica..." dico scocciata, poi faccio a lui la stessa domanda "Anche a me piace il teatro" Dimitri annuisce come segno di approvazione di ciò che gli ho detto, poi continua a fare domande una dietro l'altra, so dove vuole andare a parare e quindi glielo chiedo con estrema disinvoltura "Non è che per caso sei innamorato di me?" "Neanche lontanamente Anya, con quel carattere che hai!" "Che cosa vuoi dire?" Chiedo infastidita, lui punzecchia dicendo "Lo vedi? Questo" ammetto che Dimitri è tanto bello quanto stupido e antipatico, camminiamo fino alla stazione e quando arriviamo io mi siedo sul vagone comodamente, nel posto davanti a me c'è Vlad assorto nella scrittura e Pooka che aspetta le coccole "Adesso vuole stare pure accanto al finestrino" inizia Dimitri, con la scusa di Pooka che occupa il posto, decide di sedersi accanto a me, oh cielo ci risiamo... Mi richiama perché sto giocherellando con il mio ciondolo, ma chi si crede di essere? Mio padre? Poi continua dicendo "E cerca di stare dritta, sei una Granduchessa, ricordi?" "Come fai a sapere cosa fanno e cosa non fanno le Granduchesse?" "È il mio lavoro" dice con un'aria di superbia, si dà troppe arie e la sua presenza mi fa venire l'orticaria, lui sembra percepirlo e mi parla con un tono diverso "Senti Anya, sto solo cercando di aiutarti, capito?"  Vlad ci guarda sufficiente e prima di rispondergli penso che è un finto gentile, poi dico "Dimitri, tu mi credi davvero una Granduchessa?" "Lo sai benissimo" ribadisce "E allora smettila di darmi ordini" dico guardandolo negli occhi arrabbiata, avrei voglia di dirgli tante altre cose, ma cerco di restare neutra.

L'amore non è tutto un'idillioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora