Dimitri

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E' troppo orgogliosa per ammetterlo, ma è evidente che ho fatto colpo su di lei, l'ho capito da come mi guardava mentre cercava di tirarmi su, voleva essere baciata, ma sicuramente non sarò io a fare il primo passo, l'ho già fatto e sono stanco di camminare, l'amore è un percorso che va fatto insieme e qui mi sembra proprio che io abbia i calli ai piedi di quanto cammino, mentre invece Anya se ne sta ferma al punto di partenza, si stanca anche mentre facciamo il percorso che ci porterà a Parigi, adesso siamo in Polonia e mi chiede "Andremo a piedi fino a Parigi?" "In Germania prenderemo una barca" le spiego, anche se non sono del tutto convinto ho il presentimento che lei stia iniziando ad avere un'interesse per me, la vedo più tranquilla "Allora andremmo a piedi fino in Germania?" "No, Vostra Grazia, prenderemo un'autobus" lei annuisce e dice dolcemente "Un'autobus, molto carino..." ci fermiamo per riposare e Vlad inizia a parlare di Sophie, la cugina dell'Imperatrice, di cui è follemente innamorato come lo sono io di Anya, tutto ciò mi mette in imbarazzo e cerco di calmarlo, ma lui non ne vuole proprio sapere, nel frattempo lei mi chiede "Sta parlando di una persona o di un bignè?" "Dell'affascinante cugina di primo grado dell'Imperatrice" spiega Vlad "Perchè andiamo a trovare lei e non l'Imperatrice in persona?" mi chiede, subito dopo mi richiama perchè non l'aveva sentita "Dimitri..." con il senso di colpa che mi sale fin sopra ai capelli, mi avvicino a lei e sorridendo le dico "Prima di andare dall'Imperatrice dobbiamo convincere lei" "Oh no, non io, no, non pensavo di dover provare ad essere la Granduchessa, va bene tutto: presentarmi, essere carina, ma mentire?" "D'accordo, ma se tutto questo non fosse una bugia?" vuole scappare, ma non glielo permetterò, la prendo da un braccio e le dico "Credevo fosse importante per te... Non vuoi andare fino in fondo prima di rinunciare?" "Ma guardami Dimitri" si lamenta lei, nella mia testa penso "Con molto piacere" "Non sembro esattamente colei che si definisce una Granduchessa" mi urla contro, lo sapevo, sono deluso, in cosa ho sbagliato? Che posso fare? Mi addolora quando fa così, dovrebbe imparare a guardarsi con gli stessi occhi con cui la guardo io, così magari si rende conto della meraviglia che è, Vlad cerca di consolarla dandole una rosa e le loro immagini vengono riflesse sul fiume, lui le chiede "Adesso dimmi, bambina, cosa vedi?" "Che cosa vedo? Vedo un'insignificante nullità senza passato e futuro..." non la riconosco, non è lei, la mia Anya non è così... Lei getta la rosa sul fiume e Vlad le dice "Io vedo una giovane donna combattiva e fiera" ha pienamente ragione, è come la vedo anche io "Che in certe occasioni ha dimostrato una grande nobiltà" continua lui, ancora una volta ha ragione. Ha ragione su tutto ciò che ha detto riguardo ad Anya. Lei sorride e lui le spiega "Anche io ho conosciuto la mia parte di nobiltà, ho avuto la fortuna di fare parte della Corte Imperiale" lei sorride ed il mio cuore lo fa pure, quindi la raggiungo e mi metto a pochi centimetri da lei e le chiedo "Sei pronta per diventare la Granduchessa Anastasia?" si irrita e mi lascia solo con Vlad, al quale chiedo "Ma cosa ho detto?" i nostri volti sono di nuovo tristi e mi allontano da Vlad, mi metto accanto ad Anya e le chiedo "Potremmo appartarci un momento?" mi guarda con i suoi grandi occhi e sembra spaventata "Non voglio farti del male, avrei una cosa importante da dirti" le spiego "E che cosa?" "Una bella cosa che penso di te, ma è molto lunga..." è più confusa di prima, forse mi sto facendo prendere dall'emozione, decido di rendere il tutto più esplicito e le bacio una mano sorridendo "Credo di aver capito, ma ho bisogno di sentire te, così mi assicuro se corrisponde a ciò che penso io" mi dice, faccio un respiro profondo e camminiamo insieme nel bosco "Senti Anya, so che stenterai a credermi ma..." "Ma?" "Quando ti guardo mi ridono gli occhi e se abbasso lo sguardo quando litighiamo lo faccio per evitare di sembrare poco credibile, nel mio cuore provochi la tempesta e credo anche un'altra cosa..." Anya mi sorride ed io trattengo la commozione, lei mi domanda "Che cosa credi?" le metto le mani in viso e accarezzandola, le sposto i capelli dietro le orecchie, poi dico "Mia meraviglia, guardati..." è scettica e sicuramente pensa "Smettila Dimitri, sei patetico" "Tu non ti rendi conto di tante cose, prima tra tutte che sei bellissima e secondo, non sai quanto ferisci i miei sentimenti quando ci scontriamo..." decidiamo di sederci su una panchina e le chiedo "Che cosa credi che mi piaccia di più di te?" "Non so Dimitri, i miei occhi?" annuisco, ha scoperto il mio segreto, poi, le faccio la stessa domanda e Anya dice "Le tue mani" non capisco, sono confuso, perchè le mani? Lei mi spiega che trova belle le mie vene che si vedono in modo evidente e che le mani sono importanti in un'uomo, proprio come le labbra "Devono avere una temperatura perfetta" specifica, non voglio più aspettare, sono impaziente, quindi le chiedo "E le mie c'è l'hanno?" "Verifichiamo" sintetizza guardandomi dritto negli occhi, sorrido ad Anya, lei si china su di me e mi bacia timidamente, poi le metto nuovamente le mani sul viso e la bacio con più impeto, bacia da Dio... Ci separiamo per un po e dopo ci rialziamo, siamo in piedi, Anya mi mette le mani sulle spalle, è sorridente, io invece le metto sulla sua schiena e le sorrido, mi lascio scappare un pensiero ad alta voce "Si, finalmente..." e la bacio nuovamente, mi lascio adare un pò e arrivo a metterle la mano sulla parte inferiore della schiena, la desidero, ma la vergogna vince su di me e ci stringiamo in un'abbraccio che vale più di mille parole, come a sancire (forse) la fine dei nostri litigi.

L'amore non è tutto un'idillioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora