capitolo diciassette: ti voglio bene

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<<Va bene, per oggi è tutto! Studiate il capitolo cinque per l'interrogazione di mercoledì>>

Esco dall'aula e mi dirigo verso l'uscita della scuola, finalmente.

<<Sei uscita, finalmente>> Hyunjin è appoggiato al muro, mette in tasca il telefono e si avvicina a me <<Dammi lo zaino>>

<<Ma che gentleman>> ridiamo insieme e gli lascio lo zaino fra le mani.
<<In realtà mi voglio solo far perdonare per quello che ho fatto ai tuoi capelli ieri>>
<<Mi ci sono volute due ore per togliere tutti i nodi, quindi devi dare almeno il massimo>> faccio spallucce, mentre lui rotea gli occhi divertito.

<<Ai suoi ordini>> fa un inchino e ci avviamo verso la macchina.

Allaccio la cintura e sorrido come una bambina.
<<Dove andiamo?>>
<<Sorpresa>>
<<Ugh...ancora? Sai che mi piace sapere le cose subito>>
<<Si chiama sorpresa perché è qualcosa che non ti aspetti, quindi sii paziente>> faccio un broncio e lui ride, accendendo l'auto.

★★

<<T/s>> mugolo versi poco comprensibili. <<Ehy! Siamo arrivati>>

Apro gli occhi, ancora pesanti dal sonno che mi ha avvolto come una coperta.

Il cielo è ormai buio fuori dal finestrino.
<<Certo che non ti svegli facilmente, ti ho chiamata quattro volte>> si lamenta Hyunjin alla mia destra, quando apre lo sportello dell'auto.
<<Avevo sonno>> dico, stropicciando un occhio.

<<Va bene, sei giustificata. Vieni>> mi afferra la mano e mi trascina fuori dall'auto.

Il caldo della sua mano riscalda la mia, fredda come un blocco di ghiaccio.

Guardo il paesaggio, sembra una collina circondata da alberi di vaniglia. Già, quel profumo è inconfondibile.

<<Siediti>> dice, indicando il cofano. Guardo su esso: i bordi contornati da lucine gialle, una coperta e dei cuscini riempiono lo spazio. Al centro di esse ci sono due coppette, gelato?

<<Vuoi seriamente mangiare del gelato? A gennaio?>>
<<Che c'è di male? È buono anche d'inverno>> sorride, scuoto la testa e mi siedo sul cofano. Anche lui prende posto accanto a me, mentre ci copriamo con la grande coperta bianca.

Il corvino mi passa la coppetta di gelato.
<<Mi spieghi perché tra tutti i posti, siamo finiti proprio su una collina?>>
<<Perché da qui si vedono le stelle>>

<<Oh...wow>> sorrido, afferrando con il cucchiaino una pallina di gelato al cioccolato.

Ammiro il cielo contornato da miliardi di stelle <<Se mi avessi avvisato avrei portato la tela, ci vorrebbe un bel ritratto qui>>

<<Chi ha detto che non le ho portate?>> mi volto verso il ragazzo, che continua a mangiare il gelato.

<<Le hai portate sul serio?>>
<<Sedile posteriore>>

Salto giù dal cofano e guardo sui sedili. Due tele di taglia piccola sono sul sedile, insieme a dei colori e alcuni pennelli.

Afferro tutto il materiale e torno sul cofano.
<<Credo che questo sia il modo migliore per farti perdonare>> dico al ragazzo, mentre gli passo il suo materiale. Lui sorride e apre i tubetti dei colori.

Prendo il colore blu con la punta del pennello e inizio a colorare lo sfondo della tela.

Dopo pochi minuti finisco la mia opera e la mostro a Hyunjin.
<<È stupenda>> sorride, tornando a disegnare. Sposto lo guardo sulla sua tela, ma la gira all'istante senza farmi capire cosa sta disegnando.

<<Ehy! Voglio vedere!>> esclamo come una bambina.
<<Magari lo vedrai come regalo di Natale>> incrocio le braccia.

<<Chi ha detto che noi rimarremo amici fino a Natale?>> Hyunjin si ferma e sposta lo sguardo su di me, inarcando un sopracciglio.

<<Sto scherzando, idiota!>> dico, appoggiando la testa sulla sua spalla. Osservo le stelle, mentre Hyunjin torna a dipingere.

Una stella non mi passa inosservata, non una stella...una stella cadente.
<<Guarda Hyunjin!>> dico, attirando l'attenzione del ragazzo sulla stella <<Esprimi un desiderio!>> esclamo, chiudendo gli occhi e unendo le mani.

Dopo qualche minuto riapro gli occhi, con un sorrisone sul viso.
<<Che desiderio hai espresso?>>
<<Non si può dire>> lo rimprovero.

Afferro la coppetta del gelato e continuo a mangiarlo, mentre oscillo le gambe.
<<Secondo te, i sogni si avverano?>> chiedo, annuisce.
<<Beh...spero che il mio si avveri>> dice, afferrando il tubetto del colore bianco.

<<Hyunjin>> lo richiamo, lui mugola un "Mh?" <<Posso acconciarti i capelli?>> mi guarda e scoppia in una risata.
<<Vuoi formarmi anche tu dei nodi e portarmi da qualche parte?>>

<<Non mi chiamo Hwang Hyunjin>> lo guardo dritto negli occhi <<Fidati di me>>

Sospira e si volta, dandomi le spalle.
Mi siedo sulle ginocchia, per alzarmi alla sua altezza.

Tiene la testa abbassata, concentrandosi sul disegno.
<<Alza la testa>> dico, mentre esegue il mio comando.

Inizio facendogli un codino da un lato, ma abbassa di nuovo la testa.

Sbuffo, slegando la ciocca di capelli che era legata fino a poco fa.
Mi alzo in piedi sul cofano e mi metto davanti al ragazzo.

<<Stai fermo>> dico, sedendomi a cavalcioni su di lui. La sua faccia diventa rossa all'improvviso.

<<Aw...stai arrossendo>> dico, prendendo una ciocca di capelli.
<<Non è divertente>> dice, ghigno e lego la ciocca.

<<Nah...è storta>> la slego una seconda volta.
<<Finirò per perdere i capelli>>
<<Zitto e torna a disegnare>>
<<Come faccio se sei davanti a me!>>

<<Trova un modo e lasciami lavorare!>>
<<Ai suoi ordini, piccoletta>>
<<Ti ho detto che non mi devi chiamare così>> compongo una treccina.

<<Scusa, piccoletta>>
<<Scuse accettate, oppa>> arrossisce dinuovo, ridacchio e lego la mini treccina.

<<Ora ci siamo>> dico, guardando la mia opera.
<<Hai finito di usarmi come il tuo bambolotto?>>

<<Probabile>> afferro la ciotola di gelato <<Tieni mangia, non hai mangiato quasi nulla>>

<<Sto bene così>>
<<Sai una volta una persona mi ha detto: "Al cervello servono zuccheri". Quella persona aveva i capelli neri e gli occhioni dolci, mi ricorda qualcuno...>> metto una mano sul mento, facendo una smorfia pensierosa. Hyunjin ride e io imito il suo gesto.

Afferro il cucchiaino e prendo una manciata di gelato.
<<Il trenino sta arrivando, ciuf ciuf>> ghigno, mentre Hyunjin finalmente mangia il gelato. Esulto mentre lui ridacchia.

Appoggio la testa sul suo petto, cullandomi con i battiti lenti del suo cuore.
<<T/s>>
<<Si?>>
<<Ti voglio bene>>

★★

Diciassettesimo capitolo: 999 parole

[ 🎲 ] 𝐉𝐔𝐒𝐓 𝐎𝐔𝐑 𝐑𝐔𝐋𝐄𝐒 - 𝗵.𝗵𝗷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora