capitolo ventotto: le anime gemelle

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I raggi del sole mi pizzicano la pelle. Apro i miei occhi, strizzandoli leggermente per abituarmi alla luce del mattino.

La prima figura che vedo è quella di Hyunjin: gli occhi ancora chiusi e i capelli che ricadono sulla fronte disordinati.

Sorrido, beandomi di quella serenità che mi investe quando lo osservo.
Gli sposto le ciocche dalla fronte con movimenti assonnati, ma allo stesso tempo leggeri.

Le labbra carnose chiuse in una linea e il suo petto si alza quando respira dolcemente.
Gli afferro la mano e osservo il dorso, tempestato di vene che tanto amo. Ne percorro una con il dito, e sorrido pensando che quella vena possa essere la mia, magari quelle dedicata a me.

Mi soffermo a guardare il suo viso e come le ciglia strisciano sulle sue guance arrossate.
<<Hyunjin>> lo richiamo, lui si sveglia lentamente, aprendo i suoi occhioni scuri e scrutandomi. Poi li richiude e sorride, stringendomi in un abbraccio dolce.

<<Sai che abbiamo le prove delle coreografie per il concerto in Giappone oggi, vero?>>
<<Mhmh>> mugola, poggiando la sua guancia sulla mia testa.

<<Penso che ci dovremmo preparare>>
<<Mi puoi fare le coccole un altro po'?>> sorrido.

Appoggio la schiena alla tastiera del letto, mentre lui poggia la testa sul mio petto e mi circonda i fianchi con le braccia.
Muovo le mani nei suoi capelli, lasciandoci anche qualche bacio.

<<Oggi sembra una giornata serena>> guardo fuori dalla finestra: il sole accarezza i petali dei fiori sull'albero, e qualche farfalla ci svolazza intorno.

Sono una persona a cui piace l'inverno, ma l'estate mi mette molta tranquillità con i suoi colori accessi e caldi.

<<È sempre una giornata serena quando sono con te>> mormora il ragazzo, con la voce assonnata. Credo che quelle farfalle fuori dalla finestra si siano magicamente trasportate nel mio stomaco.

<<T/s>> mi richiama, alzando la testa e incontrando il mio sguardo <<Voglio scriverti una canzone>> ridacchio.
<<Sai che è difficile comporre, ti porterà via tanto tempo>>

<<Ti ricordi quello che mi hai detto quella sera sul balcone?>> Hyunjin mi afferra la mano e questa volta è lui a giocare con essa. <<Che faresti di tutto per me?>> annuisco. <<La stessa cosa vale per me. Farei di tutto per te. Spenderei le mie giornate a comporre una canzone fin quando non sarà perfetta e che mi ricorderà la tua perfezione. Che mi ricorderà il tuo sorriso e la tua risata. Che mi ricorderà la tua bellezza e la tua semplicità>>

Unisce le nostre mani, guardando quanto la mia mano sia piccola rispetto alla sua.
<<Tu credi nelle anime gemelle?>> chiede, giocando poi con l'anello che mi ha regalato a San Valentino, quello che è rimasto legato al mio dito da quella sera <<Tutte le anime gemelle sono collegate da un filo rosso immaginario: la mia e la tua sono una di quelle. Lo penso dal primo giorno che ti ho vista. Il mio cervello diceva: "Cazzo, quella ragazza è così fantastica e bella, piena di sorprese e serenità." Sapevo che mi avresti fatto sorridere anche con una parola. Sembri una stella. Sì, una di quelle stelle luminossisime e bellissime!>> mi guarda <<Tu sei la mia stellina>> mi lascia un bacio sulle labbra <<E non permetterò a nessuno di rovinare la tua bellezza>>

★★

Ventottesimo capitolo: 544 parole

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