Non so dirti ciò che provo,
è un mio limiteUn pugno arrivò dritto al mio fianco mentre io mi difendevo spingendo Manuel a terra.
Lui prese il mio polso facendo cadere anche me.
Ci trovammo a terra uni sopra l'altro a rigirarci e tirarci pugni.
"Ragazzi! Fermatevi!" Non ascoltammo minimamente ciò che io prof disse, ci stavamo picchiando senza in realtà un preciso motivo.
Io e Manuel eravamo pure amici, ma spesso senza un motivo eravamo arrabbiati, e a quanto pare da fuori sembravamo due bambini.
Ci picchiavano senza un motivo.
"Ragazzi, basta!" Manuel venne tirato via da sopra di me mentre Matteo mi tirava anche a me per farmi rimettere in piedi.
Manuel mi stava ancora guardando, quando alzai lo sguardo verso di lui sembrò rilassarsi.
Scosse il capo avvicinandosi a me.
"Vedi che la prossima volta che me fai cadere a terra te meno senza pensarci due volte." Lo spinai nuovamente ma sta volta in modo amichevole.
"Finiscila Manuel." Il prof spalancò le braccia sbuffando.
"Voi due siete una cosa impossibile. Credetemi. Due bambini dell'asilo sembrate."
Manuel alzò le spalle per poi incamminarsi verso gli spogliatoi.
Lo seguì ed entrai.
L'anno prima tra noi c'era stato un episodio un po' strano.
Eravamo in un cantiere, Manuel era arrabbiato e io lo avevo preso per non fargli spaccare tutto dicendogli che gli volevo bene, e lui, invece che fermarsi, mi aveva baciato.
Da quel giorno tutto tra noi era diverso.
A volte ci baciavamo senza un vero motivo, e quando mi ricordavo poi che a Manuel non piacevano i ragazzi mi maledicevo da solo.
Pure in quel momento, eravamo fin troppo vicini.
"Scusa." Quando lo sentì pronunciare quella parola sorrisi.
"Puoi ripetere?" Guardò prima la porta chiusa, poi portò lo sguardo nel mio per poi afferrare il mio viso tra le mani e baciarmi.
Fece unire labbra per diversi secondi, e quando ci staccammo mi spinse leggermente.
"Non puoi capire quanto ti odio in sti momenti Simò." Scoppiai a ridere alzandomi dalla panchina.
"Ah sì? Manuel ma sai che sei contraddittorio?" Si alzò anche lui avvicinandosi nuovamente a me spingendomi per poi far scontrare la mia schiena con il muro.
"Stai zitto, Simò." Mentre stava per riunire le nostre labbra la porta si aprì, quindi lui si spostò fingendo non fosse successo niente.
Lo guardai negli occhi mentre lui rideva allontanandosi.
"Vabbè, io vado da Nina."
Nina era una nuova ragazza della classe.
Ci provava con Manuel e lui alle volte sembrava pure darci corda.
Chissà se a Nina avrebbe fatto piacere sapere che il ragazzo con cui usciva non aveva occhi solo per lei...
Avevo una voglia matta di rivelarle tutto, ma avevo un solo problema.
Ero troppo buono.
Proprio mentre stavo uscendo dallo spogliatoio venni fermato da Mimmo.
L'unico ragazzo al di fuori di Manuel che mi faceva provare qualcosa.
Tra me e lui non era mai successo niente, ma mi trovavo molto bene con lui.
"Simo, pranziamo insieme oggi?" Io annuii e insieme ci dirigemmo verso la biblioteca.
Luogo dov'era amo soliti andare.
La giornata continuò tranquillamente, tra chiamate tra me e Manuel, chat dove ci insultavamo e il mio pensare anche a Mimmo.
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Brividi
FanfictionNudo con i brividi A volte non so esprimermi E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre E ti vorrei rubare un cielo di perle E pagherei per andar via Accetterei anche una bugia E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre E mi vengono i brividi, brividi, brividi