9 Chloe

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Qualcuno bussò alla porta, andai ad aprirgli, pensai di trovarmi davanti Ashley o Greta invece mi trovai davanti a Lui... Wow non lo vedevo da due settimane e, magicamente eccolo li, sulla soglia della mia stanza. Indossava una felpa nera, dei jeans lunghi strappati in alcuni punti con delle Vans nere. Già non lo vedevo da due settimane, dopo che corsi via da lui e dalle mie amiche, imbarazzata... Erano anche due settimane che non andavo a lezione, ovviamente non per colpa sua, Non pensate male, non è così importante...

Dovevo solamente aiutare mia madre in casa visto che aveva preso un piccolo appartamento per starmi vicino... Forse pensava che non andassi a lezione per quello che era successo due settimane fa?.... Mi disse la mia vocina interiore... Io ovviamente la ignorai, era una cosa

impossibile, Non sapeva neanche chi ero perche dovrebbe fare una cosa del genere?...

<<Mi fai entrare o devo restare qui?>>. Lo guardai un po' sospetta, Cosa diavolo ci fa qui... Come al solito sul suo volto c'era stampato quel sorriso da stupido. Mi venne in mente il perché lo odiassi... Quel sorriso, quei occhi, soltanto la sua presenza mi, faceva provare quel calore nel petto ma, io non volevo provare questo, volevo soltanto stare da sola, per tutto questo tempo non ho mai avuto nessuno, e non lo voglio nemmeno ora. Ho cambiato talmente tante scuole per colpa dei ragazzi che, alla fine ho scelto il college più lontano possibile da dove sono nata.

<<Be', se fosse per me potresti stare anche li ma, accomodati>>. Mi scostai, gli feci gesto con la mano di entrare, mentre facevo tutto questo lo guardai diritto negli occhi. Lessi nel suo sguardo una vena di divertimento e desiderio. Sgranai gli occhi Desiderio?... Ma cosa sto dicendo?... Lo guardai più attentamente, era proprio così, nel suo sguardo c'era una vena di desiderio... Forse era la mia immaginazione, o forse no?... Be'comunque non mi importava io dovevo odiarlo...

Nelle due settimane trascorse con mia mamma, furono una tortura, continuava insistendo dicendomi , "Questo ragazzo com'è", "O dai so benissimo che esiste un ragazzo, basta guardarti","E va bene, anche se dici che non esiste... Però tesoro non fartelo scappare.." .... Ecco il motivo che mi ha spinto a odiarlo... Se gli avessi almeno dato una piccola possibilità di uscire con me, lui mi avrebbe spezzato il cuore, lo sapevo già e, io non volevo questo. Volevo pace e tranquillità, qualche amicizia e infine laurearmi con i massimi voti. Frequentare il quarto anno e il mio ultimo anno qui, spero mi porti i suoi frutti... Però questa è un'altra storia...

<<Allora che cosa vuoi?>>. Chiusi la porta, gli feci segno di sedersi sul letto e misi le mani sui fianchi.

Lui mi guardò, si tolse il cappuccio e mi disse.

<<Tu non ti siedi?>>. Fece sguardo come un cane bastonato. Quello sguardo mi provocò una sensazione di dispiacere mischiata insieme alla tristezza. Forse sono stata troppo dura?... Distolsi lo sguardo, quando lo guardai di nuovo, aveva ancora quel sorriso... Brutto stronzo... Lo fa apposta... Mi arrabbiai, voleva ingannarmi...

<<No, non mi siedo, mi vuoi dire perché sei qui o no?>>. Gli rivolsi lo sguardo più cattivo che potessi fargli. Seth sorrise, a quanto pare mi uscì una faccia buffa al posto di una faccia arrabbiata ma, pazienza.

Soffiò, non fu uno sbuffo, ma un soffio, come se fosse agitato. Gli guardai le mani, continuava a torturarsele mordendo le pellicine. Ma che gli prende?... Non riuscii neanche a dirgli cosa avesse che, si precipitò a dire.

<<Sono qui perché non ti ho visto per due settimane e ho pensato che magari beh... ecco vedi...>>. Sorpresa da quel tentennamento lo guardai diritto negli occhi. Gli vidi passare dagli occhi una trasparenza di sconforto e serietà e infine imbarazzo. Non dissi niente, ero completamente pietrificata. Riuscì solo a pensare. Oddio, mi sta chiedendo scusa per quello che è successo...

<<Si ecco vedi, volevo chiederti scusa per quel venerdì la al Noir>>.

Ok, questo è un po' strano... Chiedermi scusa... Perché adesso?... Feci, qualche passo verso di lui, sentivo le gambe pesanti, riuscì a sedermi di fronte a lui, sul letto di Elly. Non sapevo cosa dire, Forse lui pensava davvero che sono stata due settimane rinchiusa in stanza per colpa sua?... Deve essere pazzo...

<<E perché vuoi farmi delle scuse?..>>. Continuavo a fissarlo, un po' imbarazzata. Nessuno è mai venuto a chiedermi scusa, nessuno mi ha mai fatto capire che gli dispiaceva. Il fatto era che a nessuno dispiaceva quello che mi facevano, perché per loro ero un bersaglio. Ma questo, tutto questo è strano. Lui, che mi chiede scusa per una cosa che nemmeno ha fatto...

<<Be', pensavo che ti fossi arrabbiata per come ti avessi chiamato. Ho visto il tuo viso arrabbiarsi e poi sei scappata e, sono passate due settimane da quando ci siamo visti, pensavo che non venissi a lezione per colpa mia...>>.

Alzai il volto, lo scrutai da cima a fondo, era così maledettamente bello, la mia vocina diceva di saltargli addosso, naturalmente scacciai quella opzione, sarebbe stato imbarazzante. Aveva lo sguardo sincero, si lo capivo, non mentiva diceva la verità...

<<In realtà, si mi sono arrabbiata per quello stupido soprannome e, del fatto che mi hai chiamato così davanti alle mie amiche ecco perché sono corsa via>>.

Smisi di parlare per qualche secondo, Come potevo dirgli che sono stata via due settimane da mia mamma per il trasloco?... Lui è stato così carino da venire qui e chiedermi scusa... Non posso spiazzarlo così...

<<Però, se ti dico la verità delle due settimane, mi prometti che non ti offendi?>>. Mi guardò un po' sospetto, poi annuì.

Feci un respiro profondo poi dissi.

<<Ok, queste due settimane non sono venuta a lezione non per colpa tua ma, dovevo aiutare mia madre con il trasloco>>.

Tutto questo lo dissi guardando il pavimento, non volevo guardarlo ero troppo imbarazzata. Sentì una risata echeggiare per la stanza, alzai il volto e Seth era disteso sul letto piangendo dal ridere. Cosa c'è di divertente?...

Misi le mani ai fianchi poi mi alzai. Ok tutto questo era durato fin troppo...

<<Ti stai divertendo?... Sai fammi ridere anche me, visto che ti diverti>>.

Piano piano la sua risata scomparve, si rimise a sedere, si asciugò gli occhi dalle lacrime e disse.

<<Scusami, sono contento che non era colpa mia di queste due settimane>>.

Improvvisamente, si fece serio, non riuscì a capire cosa successe dopo, d'un tratto mi sentì tirare per il braccio e finì tra le braccia di Seth. Era un abbraccio forte, sicuro, dolce. Sprofondai il viso nel suo petto, odorava di cannella, aveva un odore così buono. Mi persi in quell'abbraccio, non mi resi neanche conto che eravamo sdraiati sul mio letto.

Ok, adesso cosa faccio?.. Oddio...

Esordii per alzarmi, una mano forte mi tirò di nuovo sul letto. Quel gesto mi provocò una serie di sensazioni mai sentite. Sentivo le gambe tremare, il fuoco avvamparmi per tutto il corpo, fino alla zona inguinale. Sentivo quelle sensazioni si, ma allo stesso tempo avevo paura. Mi voltai a guardarlo e, mi accorsi del suo sguardo. Uno sguardo di desiderio.

TUTTO CIO' CHE DESIDERODove le storie prendono vita. Scoprilo ora