break me

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“You did not break me
I’m still fighting for peace”

“7/01/24
ehy,
come stai?
io non lo so. nel senso: sono talmente felice che piango. da oggi pomeriggio.
è una sensazione che non ho mai provato. e mi piace. mi piace così tanto che potrei morirci. ma ho paura di aver rovinato tutto e che non si ripeterà mai più una cosa del genere. ma cerco di non pensarci.
sarò un po’ ripetitiva, ma voglio ringraziarti per tutto ieri e tutto oggi. per essere nella mia vita. per sopportarmi. per cercare di aiutarmi, sempre. per esserti lasciato vedere senza tirare troppo su un muro. per essere chi sei.
sai, è quel muro, anzi, quella muraglia che usi per proteggerti, quello di cui ho paura.
perché se solo fossi te stesso, e non dico sempre e con tutti, ma quando siamo insieme; forse filerebbe tutto liscio.
non senza litigare: siamo troppo simili per non farlo, però senza paura di perdersi o fidarsi.
perché tanto, credo lo sappia anche tu.
torniamo sempre l'uno dall’altra.
un po’ di tempo fa ho scritto che il nostro amore è l’archè perché se tutto ciò che cambia non esiste e quella è l'unica cosa a non essere cambiata, è l'unica cosa esistente.
sbagliavo, per quanto mi duole ammetterlo.
è cambiato perché siamo cambiati noi, siamo cresciuti, ed il nostro amore è cambiato e cresciuto con noi.
se ci pensi, prima il nostro amore era tutto una provocazione, tutto fumo e niente arrosto.
ora sento ancora le tue mani su di me, e per la prima volta nella mia miserabile vita, non sento il bisogno di farmi una doccia per togliermele di dosso.
anzi, vorrei che questa sensazione durasse per sempre.
e poi volevo dirti che fino a che esisto, tu non sarai mai solo. mai.
tu pensami ed io sarò lì con te. per sempre.
perché? perché ti amo. e perché, cazzo, sono stata in ospedale, sono in comunità, faccio psicoterapia e prendo psicofarmaci, ma tu sei l'unico in grado di farmi dimenticare il mio dolore, di renderlo sopportabile, sei l'unico in grado di guarirmi.
e questo ti rende insostituibile.
il mio psicoterapeuta dice che dovrei guardare e cercare la mia, di felicità. e sono d'accordo, quello che non capisce è che sei tu a rendermi felice.
ma felice davvero, non per finta e nemmeno mi rendi euforica (che come ti ho spiegato prima, non è una bella cosa per me).
mi rendi felice e basta.
hai un potere su di me che nemmeno immagini di avere.
oppure lo sai.
hai visto come tremavo ieri notte, mi hai persino chiesto se avessi freddo, ma no, non avevo freddo, è solo l'effetto che mi fai. con questo chiudo. ti amo, tanto. sun.”

È questa la lettera che scrive Sun, quando torna in comunità quella sera, dopo i due giorni più belli della sua vita.
E la considera una delle lettere più belle che gli abbia mai scritto.
Ma infondo, anche se cerca di non pensarci, lei lo sa che avete creato quel nuovo mondo, quel nuovo universo, facendo l'amore, ha smosso qualcosa in lui, qualcosa che lo spingerà ad allontanarsi e rimettersi la corazza.

just not meant to beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora