peace

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"I found peace in your violence"


E' suo, anima e corpo, ma non ammetterà mai.

Non lo farà perché a quel punto sarebbe troppo difficile poi tirarsi indietro come sta facendo ora, sull'autostrada verso casa.

Ha ancora addosso l'odore di Sun, il suo profumo da uomo che ruba ai suoi fratelli.

Fuori è buio, c'è la nebbia, e lui si rispecchia in quel tempo uggioso.

E' confuso: come ha fatto quella ragazza a fargli dimenticare in un battibaleno Ava?

Come ha fatto a fargli dimenticare il suo dolore, in quei momenti in cui si erano rifugiati nel loro mondo, quello che nessuno può vedere eppure è palese a tutti che esista?

Non trova una risposta sensata a quelle domande, ma sa che a forza di pensarci gli è passata la fame e vorrebbe solo stare con lei, come quella sera abbracciati sul divano.

Come ai vecchi tempi, quando erano piccoli, e stavano svegli fino alle cinque per svegliarsi di nuovo alle sette ed andare a comprare le brioches per tutti a bordo di una sola bicicletta scassata.

Come quando Sun si stringeva a lui per paura di cadere dalla bici, come quando preparavano insieme il mojito per i grandi in un pentolone, come quando giocavano ad obbligo o verità con la voglia di baciarsi ma tirandosi indietro quando ne avevano l'occasione.

Chi se lo sarebbe mai aspettato che sarebbero finiti così?

Che sarebbero cresciuti così?

Se glielo avessero detto prima, non ci avrebbe mai creduto.

Vorrebbe tornare a quando lei era viva, quando i suoi amici erano vivi, forse addirittura, ancora anni addietro, a quando suo padre era vivo.

E non ha nessuna voglia di tornare a casa ed incrociare sua madre per i corridoi, ricordandosi di quanto siano distanti, del loro inesistente rapporto.

Si perde tra i ricordi.

La prima volta che aveva detto a Sun di fare sesso, era davvero troppo piccolo anche lui, ma con Charlotte l'aveva fatto, e Dio, come può pensare a Charlotte come se fosse ancora viva?

Charlotte gli ha insegnato tutto ciò che sa, è solo merito suo se è diventato chi è adesso, nella sua testa.

E' stato il suo primo amore, il suo primo tutto.

Solo dei suoi errori ed i suoi lati negativi, si dà la colpa.

Non è sicuramente colpa di Charlotte se è così diffidente.

Non è colpa di Charlotte se è diventato così estraneo ad una realtà che non sia fatta di sbalzi d'umore ed alcol per calmare i suoi pensieri.

Non è colpa di Charlotte se non sa comunicare i suoi sentimenti senza aver paura.

E' solo colpa sua.

E più se ne convince più quel peso sul petto che non lo fa respirare si schiaccia su di lui con violenza.

Ma lui ha trovato conforto in quel masso.

Fin quando sente di non poter inspirare, fin quando non sente arrivare l'aria ai polmoni, sa che va tutto bene, che nessuno ha destabilizzato il suo precario equilibrio.

Ma il masso a volte non si fa sentire, da quando si è reso conto di essersi innamorato, di nuovo, della persona più sbagliata.

Perché non esiste persona più sbagliata di Sun di cui si poteva innamorare.

Aveva molte scelte, se ne rende conto, ma non ha scelto lui.

E Sun non va bene, non va per niente bene.

Poteva innamorarsi di una ragazza normale, di una ragazza senza cicatrici, di una ragazza che non si estranea dal mondo perché è troppo da reggere, di una ragazza senza il bisogno che ha di lui Sun.

Ma forse è stato proprio tutto quello a farlo innamorare.

Sun si ritrova di nuovo tra le mura della sua stanza, bianche, piene di foto appese.

Ma non è davvero sua quella camera.

E' solo un'altra stanza, una delle tre che ha cambiato, della comunità in cui vive.

Non potrebbe mai chiamarla casa.

Anche perché, ultimamente, il suo concetto di casa è cambiato.

Se prima si sentiva a casa quando andava dai suoi genitori nel week-end, ora si sente a casa nei silenzi di Dylan, nei "ti amo" che entrambi evitano di dirsi, si sente a casa nella violenza psicologica che le fa senza nemmeno rendersene conto.

Perché sa che tutto quello è assolutamente sbagliato e tossico, ma sa anche che lui non lo fa di proposito.

Non le fa del male di proposito, anzi è proprio quando cerca di non fargliene allontanandosi che gliene fa di più.

Sa che lui vuole solo proteggersi, perché se le dicesse tutta la verità non avrebbe più il coraggio di tornare indietro e sparire nel nulla.

Non potrebbe più farlo, perché lei sarebbe l'unica a sapere tutto davvero.

Quindi non lo biasima.

Sa la sua storia, il suo passato, e sa che è normale che non si fidi, lei farebbe la stessa cosa.

Sa anche che Dylan scomparirà ancora dalla sua vita, perché è così il loro rapporto, e nessuno dei due ha il coraggio di cambiarlo.

Sa che lo farà il giorno stesso, se le va bene quello seguente.

Non ne ha più paura però.

Sa che tornerà, quando se la sentirà.

E le va bene così.

just not meant to beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora