Din don.
«Charliiiiieeee! Vai tuuu!» urlò Dan dalla cucina.
Charlie si alzò dal divano imprecando. Si trascinò verso la porta. La aprì.
Si ritrovò davanti la figura di Edgar.
«Buongiorno,ho preso le brioche» esclamò.
«Bravo,hai le brioche,puoi entrare» rispose Charlie strofinandosi da faccia.
Entrarono in cucina,trovarono Dan seduto su una sedia mentre leggeva un grosso libro con la copertina scura,tendente al blu.
«Ha portato le brioche» ammise Charlie sedendosi su una sedia.
Edgar diede una pacca sulla spalla al terzo ragazzo,che alzò appena lo sguardo dal libro e ammiccò un mezzo sorriso. Aprì il sacchetto bianco,estrasse una brioche,l'addentò e continuò a leggere.
«Ragazzi,ho fatto una cazzata» dichiarò infine Edgar abbassando gli occhi e guardandosi le scarpe.
Dan alzò di scatto la testa dal libro e Charlie smise di dondolare sulla sua sedia.
«Sapete che ieri sera mia cugina è uscita con un certo Josh della libreria?»
«No» rispose secco Dan.
«Non fa niente. Sapete chi era quel Josh?»
«No» rispose secco Dan.
«Era Joshua! Quel bastardo che aveva spifferato ai professori!»
«Aaaaah si quello alto,magro,un po' bruttino» si ricordò Charlie.
Dan si fece serio tutto d'un tratto.
«E tua cugina è uscita con lui?»
«Sì,poi sono arrivato io prima che la baciasse e quando mi ha visto è corso via» disse e scoppiò in una fragorosa risata prima di ritornare serio e dire «Però mia cugina si è incazzata. Dice che potevo starmene zitto,ma capite? Era Joshua!» si lamentò come un bambino di dieci anni.
«Quindi mi stai dicendo che tua cugina stava per baciare Joshua?» chiese aggressivo Dan.
Edgar scrollò le spalle e lo guardò negli occhi.
«Cos'è adesso si girerà tutti i nostri nemici? Eh?! Se ci mette nei casini vengo a pestare te,hai capito?» disse furioso. I suoi riccioli seguirono ogni suo movimento.
«Eveline non è così!» alzò la voce Edgar.
«Per me non è male» ammise Charlie dondolando sulla sedia.
Dan lo fulminò poi prese il suo libro e la brioche e se ne andò. Si sentirono i suoi passi pesanti salire scale.Stupidi. Sono solo degli stupidi. Stupidi e ciechi. Corrono dietro a una ragazza frivola che si concede al primo che passa. Anzi.
Si concede a Joshua,che è anche peggio.
Non so cosa le faccio se combina qualcosa o se mette nei casini Edgar o se lo allontana da noi.
Eppure si era preoccupata per Big Jim quando l'avevano ferito e l'avevo portata in braccio quella notte,l'avevo guardata dormire nella penombra. Stupido anche io. È come tutti gli altri in questo lurido paese dimenticato da dio. È solo una ragazzina. Solo una stupida ragazzina.Entrò in camera sua e sbatté la grande porta bianca.
«Cosa faccio adesso? Come le chiedo scusa?» chiese Edgar con guardo di supplica.
«Dille che ti dispiace,spiegale che l'hai fatto solo per proteggerla,non è così?» disse Charlie scrollando le spalle.
Edgar annuì abbassando la testa.
«Hai ragione» sospirò «Vado,scusa il disturbo,volevo solo un consiglio» guardò l'orologio «Grazie amico» sorrise infine.
Charlie ricambiò il sorriso.
«Di nulla fratello. Ah e fammi sapere come va dopo» disse e lo guardò andare via.
«Contaci» urlò Ed dal corridoio.
Charlie sentì i suoi passi sul parquet,la porta cigolare e infine sbattere.#Ringraziamenti
Dopo aver letto il nuovo capitolo,volevo ringraziare per tutte le visualizzazioni(che sono più di 100 *-*),quindi grazie mille! ❤️
Volevo poi ringraziare the-girl-in-blue-01 per tutta la pubblicità e i commenti (leggete anche le sue storie che non ve ne pentirete ;) )
Infine(ma non per ultima) un grazie ENORME anche a _Lola098_ per tutti consigli e per starmi accanto :') grazie ❤️❤️
Ecco ora che vi ho annoiato,vi ringrazio ancora ❤️
STAI LEGGENDO
You're not like them.
General FictionCome può una ragazza di città,abituata a tutti i generi di comodità,trascorrere un'intera estate in una piccola cittadina? L'aiuterà suo cugino e i suoi amici: un gruppo di ragazzi esclusi dalla società con un passato misterioso e starà a lei metter...