«Sei ancora arrabbiata con me?» chiese Edgar.
«Sì» rispose Eveline mentre leggeva il suo nuovo libro sul divano. Il ragazzo era seduto a fianco a lei e la guardava con le labbra inarcate.
«Però» riprese a dire lei dopo un attimo di silenzio «Sono arrabbiata anche con Josh» voltò pagina «Poteva baciarmi e poi correre via» sorrise girandosi verso il cugino. Le labbra del ragazzo si inarcarono nel senso opposto e lasciarono scoperto una dentatura perfetta. Edgar era davvero carino. Aveva un sorriso luminoso,un naso piccolo e paffuto,le lentiggini gli coprivano le guance che sottostavano a due grandi occhi verdi. I capelli erano castani,sempre in disordine. Pensare che da piccolo era riccio e biondo.
Era alto,slanciato,i muscoli non gli mancavano.
La prese e l'abbracciò,la ragazza urlò sentendosi trascinare.
Risero,risero come non mai.
Dopo tanto tempo erano riusciti a rivedersi.
Il telefono vibrò nella tasca dei jeans neri di Edgar. Lo estrasse,lo guardò.
«Devo andare di là,dai ragazzi,vieni anche tu?» chiese.
Eveline scosse la testa.
«Vai tu,io starò qui a leggere»
«Va bene,come vuoi» disse Edgar stampandole un grosso bacio sulla guancia.
Poi si alzò,percorse velocemente il breve tratto dal divano alla porta,poi si voltò.
«Lo dico io a tua madre» gli sorrise Eveline.
Edgar la ringraziò e uscì dalla porta.Squillò il telefono in casa Carewall.
La signora corse a rispondere.
«Pronto,casa Carewall» rispose sorridendo.
Quel sorriso si rabbuiò subito.
Eveline sollevò gli occhi dal suo libro. Si mise a osservare la zia. Le labbra si strinsero in una sottile linea,la fronte si corrugò e gli occhi diventarono sempre più lucidi.
Ad un tratto si staccò dal telefono e i loro occhi si incontrarono.
Marroni quelli della ragazza,verdi smeraldo quelli della donna.
«Vai a chiamare tuo cugino. Digli che ha chiamato suo padre» disse con tono freddo mentre risollevava la cornetta.
Eveline si alzò,lasciò cadere il libro sul divano. Percorse velocemente il breve tratto dal divano alla porta e,senza voltarsi,uscì dalla porta. Percorse il vialetto,si fermò sul ciglio della strada,guardò a destra,guardò a sinistra,corse dall'altra parte della strada,percorse il vialetto,suonò il campanello.
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You're not like them.
General FictionCome può una ragazza di città,abituata a tutti i generi di comodità,trascorrere un'intera estate in una piccola cittadina? L'aiuterà suo cugino e i suoi amici: un gruppo di ragazzi esclusi dalla società con un passato misterioso e starà a lei metter...