Capitolo 15.

17 2 0
                                    

Giornata uggiosa,pensò Edgar scrutando fuori dalla finestra della sua camera,giusta per giocare tutto il giorno alla Playstation. Si stiracchiò allungando le braccia in alto. Stette seduto sul letto ancora qualche minuto prima di alzarsi. A passi lenti si diresse in bagno. Il silenzio regnava in tutta la casa.
Ci servono delle brioche,pensò. Senza svegliare Eveline,si vestì,prese le chiavi di casa e uscì. Percorse il vialetto,si fermò un istante indeciso tra  prendere la macchina o andare a piedi. Scelse la seconda opzione. Camminò sempre dritto per quindici minuti,si fermò in panetteria,un po' troppo gremita per i suoi gusti.
Cinque brioche al cioccolato.
Pagò,prese il sacchetto e tornò a casa. Seguì la strada per altri quindici minuti,ripercorse il vialetto. Aprì la porta e la richiuse alle sue spalle. Silenzio.
«Eveline scendi! Ho preso le brioche!» urlò.
Niente,nessun rumore. Sospirò.
Salì le scale. Bussò tre volte alla porta. Nessun rumore ancora. Girò la maniglia di ottone. Spinse la porta. Non c'era nessuno. Il letto era sfatto,quindi si era alzata per forza. Attraversò il corridoio. Bussò tre volte alla porta del bagno. Nessuno rispose. Provò ad aprire. Il bagno era vuoto.
Scese in fretta le scale. Nessuno. Solo lui e le sue preoccupazioni. Bussò anche alle porte del piano terra ma niente. Tornando in cucina con passo svelto notò il telefono di Eveline sul tavolo,girato con lo schermo verso il tavolo. Prima non c'era.
Lo girò. 15 chiamate senza risposta da parte di una certa Giorgia. 7 messaggi,sempre suoi.
"Amore mi dispiace,non volevo ferirti."
"Amore perché non mi rispondi?"
"Amore dai se non vuoi che vada a letto con lui non lo faccio."
"Amore.."
"Amore dai rispondimi,ti prego."
"Amore ma dove sei? Neanche alle chiamate mi rispondi .. Ma che ho fatto?"
"..."
Chi era questa Giorgia? E 'lui' chi era? Ma soprattutto dove è Eveline?
Estrasse il telefono dalla tasca e chiamò sua madre.
«Eveline è lì con te?»
«No tesoro perché?»
«Niente mamma,tranquilla» e riattaccò. Diventava via via più nervoso.
Compose il numero di Charlie.
«Ciao Ed che è suc-»
«Eveline è lì con voi?» lo interruppe Edgar.
«No per-» ma non gli lasciò il tempo di finire la frase che aggiunse:
«Merda,Jim è lì con te?»
«Sì ma perché?»
«E Dan?»
«Dan è uscito un attimo,deve essere in giro»
«Grazie Charlie» e riattaccò non dando tempo all'amico di avere risposte.
Chiamò infine Dan,che rispose dopo un minuto e mezzo. Edgar aveva i nervi a fior di pelle. Fuori aveva iniziato a piovere forte. E se le fosse successo qualcosa? E se si fosse fatta male? Non osò nemmeno pensare al peggio.
«Che c'è?»
«Eveline è lì con te?»
«Certo che no,perché mai dovrebbe essere con me?»
«Ma che ne so? Eri la mia ultima spiaggia,non so dove cazzo sia finita,mi sto preoccupando Dan» sospirò portandosi una mano sul viso «Non so cosa farei se le succedesse qualcosa»
«Aspetta» ci fu un attimo di silenzio.
«Sì è qui con me» aggiunse infine Dan e riattaccò.

La vide. Era bagnata fradicia,pioveva a dirotto. Tremava dal freddo,le labbra carnose le si erano colorate di una tonalità violacea. Aveva il trucco colato. Si stringeva nelle braccia. Le poche persone che passavano,una o due al massimo,non si accorgevano di lei. Dan si fermò vicino al marciapiede. Aprì lo sportello e,alzandosi in piedi,urlò il suo nome.
Eveline si girò di scatto e lo vide.
«Muoviti,entra» urlò rudemente il ragazzo.
«Ma ti bagnerò tutta la macchina» disse tremando Eve.
«Ho detto entra» ruggì lui.
Con uno scatto la ragazza salì in macchina,cercando di stare più lontana possibile da lui e cercando di bagnare il meno possibile.
«Mettiti questa,stai tremando» disse Dan porgendole la sua giacca.
«Ma te la bagnerò tutta!»
«Non mi interessa,mettila e basta»
Eveline indossò la giacca,malgrado fosse molto più grande di lei.
«Tuo cugino ti cerca,devo portarti a casa» disse solamente Dan,senza chiedere né aggiungere altro.
Eveline si portò le mani sul viso,sospirò. Mollò la presa e si strinse nell'abbraccio di quella giacca.
Edgar li aspettava fuori dalla porta e appena li vide si sporse,lasciando che la pioggia lo avvolgesse.
Quando la ragazza scese dalla macchina,il cugino le corse incontro,stringendola forte. La trascinò in casa,invitando l'amico a rimanere.
«Perché sei uscita con questo brutto tempo?» chiese Ed appena entrato.
«Avevo bisogno di aria» disse con voce flebile Eveline. Il calore della casa le fece arrossire le guance.
«Non ne voglio parlare adesso» disse stringendosi nella giacca di Dan «Ho solo bisogno di una doccia calda». Si voltò su se stessa e salì i diciassette scalini. Si chiuse in bagno,aprì l'acqua e si afflosciò contro la parete

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 24, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

You're not like them.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora