You're not like them.

Capitolo 7.

Scoccarono le otto sul grande orologio del campanile del piccolo paese. Si mise in moto un complesso sistema di ingranaggi che fece spostare la grande campana di sessantacinque gradi e sette primi. Il rumore riecheggiò nell'aria per otto lunghe volte.
Un'ora,pensò Eveline,solo un'ora all'appuntamento.
«Ti conviene mettere i pantaloncini cara,mica che finisci come l'altra notte» disse la signora Carewall interrompendo i pensieri della ragazza. Era ferma, immobile,davanti alla valigia scrutando i vestiti piegati perfettamente e disposti in sequenza.
L'ultima cosa che voleva era assistere ad un altro pestaggio.
«Forse hai ragione» disse infine per accontentare la zia. Scelse dei pantaloncini di jeans e una canottiera blu scuro. Prese dalla borsa dei sandali bianchi,che si intrecciavano sulla caviglia. Si truccò. Mise degli orecchini blu e bianchi,bellissimi,lucenti che arrivavano quasi alle spalle. Si fece una treccia e la posizionò sulla spalla sinistra. Si guardò allo specchio.
Forse gli orecchini sono esagerati,pensò.
Comparve una figura familiare al suo fianco.
«Come siamo belle» sussurrò Edgar.
«Grazie» sorrise Eve.
«Vieni,mia mamma vuole vederti»
Scesero i diciassette scalini che portavano al piano terra. Constance fece un segno di approvazione e Charlie le sorrise. Abbassò lo sguardo.
«Dov'è Dan?» chiede Ed rivolgendosi a Charlie.
«È andato un attimo a casa» disse indicando la villetta al di là della strada.
«Abita difronte a te?» chiese curiosa Eveline al cugino.
«Abitiamo» rispose Charlie «Io,Jim e Dan»
«Forte» rispose Eve.
«Andiamo?» spezzò il discorso Edgar.
La ragazza annuì.
«Torna presto e stai attenta,mi raccomando cara» le disse la signora Carewall,la ragazza la baciò e salutò Charlie con un semplice "Ciao".
Uscendo dalla porta vide Dan dall'altra parte della strada,lo salutò con la mano. Lui sollevò appena gli occhi. Si scambiarono uno sguardo poi salì in macchina,con il cuore che batteva a mille.