8. Un portafortuna per il numero sedici

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Lydia

Andare da Charles è stato un errore madornale.
Il peccato peggiore che potessi concedermi.
Non ho pensato ad altro da quando ho lasciato la struttura di Scuderia Ferrari in fretta e furia, immaginandomi inseguita da un giustiziere della notte. Così il minimo che potessi fare al momento è correre il più velocemente possibile alla mia auto, parcheggiata nei posti riservati alla stampa.
Mi ci fiondo dentro e solo quando sbatto la portiera, il silenzio si amplifica nell'abitacolo, ponendo finalmente un freno a tutti i miei pensieri, vorticosi e sempre più fitti. Gli occhi prendono a sbattere ripetutamente ma stavolta so, che non si tratta solo di felicità. In parte è innegabile che sia quella, perché la brama delle sue labbra era diventata insostenibile. Sentivo il bisogno di assaporarlo, sentivo il bisogno di sapere che anche lui lo desiderava tanto quanto me. Ma un'altra parte di me si sente terribilmente in colpa.
Quando quella mattina ho percepito i suoi occhi sulla mia figura, ogni volta che mi capitava di vorticare attorno a Lando, è stato come un segnale di via libera. L'atto di coraggio che mi avrebbe permesso di riavvicinarmi a lui.
Al termine delle qualifiche, sono stata sinceramente felice per Lando. Perciò vedendolo uscire dalla vettura le mie gambe presero a correre, per raggiungerlo e abbracciarlo per congratularmi con lui.
Penso che sia stato in quella circostanza, con precisione, in cui ho sentito l'interruttore della mia razionalità spegnersi. Come accade durante un blackout. Solo che l'unica luce che ho seguito in un attimo di disorientamento come quello, è stata quella emanata delle iridi verdi di Charles. Mi spinsero a soffermarmi più del dovuto sul suo viso, che a fine gara, è l'esempio concreto di bello e dannato. L'aria di sfida che ancora esala dalla sua pelle, capace di far perdere completamente la testa ad ogni ragazza. Non importa che prototipo di uomo tu abbia prefisso durare l'eta adolescenziale, con lui non ci sono limiti impossibili da superare.
D'altro canto, Lando è il ragazzo più dolce che abbia mai avuto modo di conoscere. Irradia una luce così luminosamente gioiosa da trasmetterla a chiunque gli stia vicino. Il suo carattere espansivo è un prerequisito per capire la gente, ed essergli del tutto empatico. Sa rassicurarti e farti divertire con una facilità insolita, esattamente ciò che ha catturato la mia attenzione sin dal nostro primo incontro.
Se Lando è un sole caldo e luminoso come pochi, allora Charles... beh lui rappresenta la luna, che cambia volto spesso dinnanzi alle situazioni complicate. Per via della sua natura mutevole, la luna non gode dell'ottima reputazione che ha il sole, considerata all'apparenza riservata, nasconde la capacità di splendere anche durante l'oscurità. Per gli amanti del romanticismo è esemplare perché la luna non può essere dedicata a tutti. Solo alcune notti appare per offrirti la sua piacevole compagnia, comprensibile solo a pochi.
Perciò non importa quanto la mia mente cercasse di dirigermi verso Norris, poiché verrò sempre deviata dalle scelte che prenderà il mio cuore, nel portarmi verso un unico ragazzo. Dare fiducia a Charles significa, inevitabilmente, compiere un salto nel vuoto senza alcuna certezza a cui fare affidamento.
Al tocco delle mie dita le mie labbra pulsano ancora, ancora cocenti. Mi basta passare la lingua su di esse per riaccendere i miei sensi, per riportare mente e corpo a quel frangente di tempo che abbiamo condiviso. Ormai tatuato nella mia mente in modo permanente.
Charles ha un sapore così buono che difficilmente potrebbe essere comparato a qualcosa già provato prima d'ora. Potrebbero servirmi qualunque tipo di piatto stellato, sicura del fatto che sceglierei sempre quelle sue labbra perfette.
La sua bocca lasciava sulla mia un sapore piacevolmente salato, per via del sudore versato durante i giri in pista. I capelli che provavo ad afferrare inutilmente, ancora scombinati dal passamontagna e dal casco che gli davano poi, il tipico aspetto da sesso intenso. Le sue iridi che si intensificano vedendo come abbia eliminato spavalda quei pochi centimetri di distanza tra noi, baciandolo così intensamente da percepire la tensione sessuale aumentare e sincronizzarsi ai nostri battiti. I nostri sospiri tra un bacio e l'altro che si fanno più profondi, facendo sembrare tutto così giusto da convincerci che non ci sarebbe stato alcun limite morale a fermarci.
Ancorarmi al suo corpo è sembrato un gesto tanto naturale da domandarmi come non sia potuto accadere prima tutto questo. Infatti, mi aveva già tenuta stretta mentre ballavamo al party di mia zia, ma questa...questa è tutt'altra storia.
Se questo è stato un cucchiaino di paradiso allora spero di tornarci il più presto possibile, per godermi a pieno l'esperienza, ma stavolta non da peccatrice almeno.
Perché sì, proprio mentre ci davamo dentro, Lando Norris apparve come un'insegna luminosa nella mia coscienza, riportandomi drasticamente sulla terra ferma. I giochetti che Il Predestinato sa condurre con le nostre lingue non erano sufficienti, per lievitare in chissà quali strati atmosferici e non fare più ritorno. Che ti piaccia o no, la gravità ti riporta inevitabilmente alla realtà e l'impatto è devastante. Pensare al fatto che abbia volontariamente limonato Charles, mentre Lando era a festeggiare col suo team per l'ottimo risultato delle qualifiche, mi fa sentire di colpo una persona di merda. Annullando tutto il piacere provato pochi minuti prima.
Sono sicura che in questo istante si stia domandando anche dove diavolo sia finita, dopo avergli detto che sarei tornata tra qualche minuto. Minuto che si è trasformato in un'ora, per inciso.
Come posso tornare da lui se la stramaledetta scena dell'eccitazione di Charles che si struscia attraverso la stoffa del mio vestito, si ripete in continuazione nella mia mente?
Punto alla mia immagine riflessa nello specchietto retrovisore «Okay Lydia, hai fatto un errore imperdonabile. Ma va tutto bene, perché non accadrà più, intesi?».
Non mi sarei mai aspettata di arrivare a parlare da sola in auto, però devo dire che mi sento un tantino meglio dopo averlo fatto. Il respiro torna regolare e ogni qual volta, l'immagine di Charles e me avvinghiati si materializza nella mia immaginazione, la sostituisco con uno scenario tragico.
In quello stesso istante mi arriva una email, che poi scopro essere da parte dei novelli sposi. Così ora ho l'esempio perfetto di tragedia che sostituirà il limone con il numero 16, spazzando via in un battibaleno anche la conseguente eccitazione.
Dovrebbero arrivarmi email di questo tipo più spesso, magari mi aiuterà a tenere mani e bocca al loro posto, d'ora in poi.
Mi sistemo i capelli sollevandoli in uno chignon e passo uno strato leggero di rossetto sulle labbra, così da poter raggiungere Lando con un aspetto decente.

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