28. Let her go

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AMELIA

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AMELIA

Sentire la voce pieno di dolore di Charlotte, era qualcosa a cui non ero decisamente pronta. Dopo avermi chiamata, Damon mi aveva accompagnata a casa sua.

Adesso ero nella sua stanza, era sdraiata nel letto e non smetteva di piangere, e in quel momento non avrei mai pensato che piano piano la nostra amicizia sarebbe cresciuta.

«Charlotte..» le accarezzo la schiena avvicinandomi a lei. «mi stai facendo preoccupare, così. Vuoi dirmi cosa è successo?» domando in un sussurro, accarezzandole i capelli.

E poi finalmente si volta verso di me, incontrando i suoi occhi. Non erano più luminosi e pieni di vita come erano prima, erano.. spenti. Silenziosamente afferra il suo cellulare e me lo consegna. «C'è.. una registrazione di un a-anonimo. Ascoltala.» aggrotto la fronte, e dentro di me, avevo paura di scoprire cosa si celava dietro quella registrazione.

Con un respiro profondo, mi sistemo nel suo letto, premendo "play".

La registrazione inizia con un rumore di fondo, un mix di risate soffocate e musica distante, come se fosse stata registrata in segreto durante una festa. Riconosco subito le voci.

Noah, Ryan, Scott, Ethan.. e Adam.

«Cazzo, mancano alcune settimane e inizia la scuola.» riesco a riconoscere la voce di Noah, ubriaco marcio.

«Non vedo l'ora di scoparmi una delle cheerleader nei bagni della scuola.» Ethan ridacchia, mentre gli altri lo imitano.

«Io invece ho una voglia matta di spaccare il culo del preside. Non immagino la faccia che farà quando gli dirò che so che si scopa la sua segretaria.» questa volta a parlare è di nuovo Noah.

Spalanco gli occhi.

«Siete proprio tremendi.» la voce di Adam riempie la stanza.

«Tu invece cosa farai? Andrai a rincorrere quella ragazzina?» a sentire la voce di Ryan un brivido mi sale sulla spina dorsale.

«Ma chi? Charlotte?» scoppia in una grossa risata Ethan. «Quella che ha sempre dei libri in mano?»

«E impossibile che non ve la ricordate. Alle medie andavamo nella stessa scuola.» la voce di Scott viene poi circondata da risate.

«Ma poi cosa cazzo legge ogni volta che è in mensa? Un manuale di sopravvivenza?» a fare questa domanda è quel figlio di puttana di Ryan, la risata sguaiata che segue mi lascia senza fiato, ma quelli che sento di più sono Ryan e Ethan.

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