8.1 Feeling of liberty and..

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Prima di iniziare a leggere, vi volevo solamente dire che ho dovuto dividere il capitolo in due parti, così che non fosse troppo lungo. Dal prossimo sarà un capitolo un po' più lungo che succederanno tante cose..
Detto questo buona lettura.! 🤍🦋



AMELIA

Dicono chi osserva la luna senta la mancanza di qualcuno. A volte quando ne avevo voglia mi fermavo davanti la mia finestra e la fissavo.

Fissavo quella luna che tra tutte le stelle era la più illuminata, alcune volte mi domandavo se lui mi guardasse.

Sicuramente sarà deluso da me, non sarebbe così fiero di come sto sprecando la mia vita a piangermi addosso.

Come si ripara un cuore spezzato?

Se ci fosse stato un manuale per questo l'avrei usato, ma non sarebbe lo stesso. E come se provassi ad aggiustare un bicchiere di vetro rotto.

Magari ci sarei riuscita ma non sarebbe mai più come prima. Ed è così che mi sento, non sarei più quella ragazzina sorridente e spensierata. Qualcosa dentro di me è cambiato da quel giorno, mi ha lasciato un vuoto che non vuole a sapersi di andarsene.

Osservo tutti quei studenti che fanno avanti e indietro per il corridoio, alcuni stanno seduti a terra a ripassare qualche materia o alcuni sono messi in gruppo a ridere e scherzare. Li fisso non perdendomi un'attimo di ogni sorriso che si scambiano.

Ognuno di noi tendiamo a nascondere una maschera che abbiamo paura di far rivelare agli altri, e io ero una di quelle. Tendevo a nasconderla pur sapendo che non c'è l'avrei fatta più, odiavo quel sguardo di pietà che mi rivolgevano o quelle che facevano finta di importagli qualcosa di me.

Cammino alla svelta sapendo di essere in ritardo, oltretutto era ormai un' abitudine venire in ritardo a scuola. Busso 3 volte sperando che il professore non si lamenti del mio ritardo in classe, ma con mia sorpresa ancora non è arrivato. Passo lo sguardo sui miei compagni non vedendo Poppy.

E da quando siamo stati a quella festa che non si fa viva.

Di solito dopo che quello che avevamo sentito mi avrebbe chiamata o al massimo sarebbe piombata in casa mia solo per fare gossip.

Solito di Poppy.

Passo di nuovo lo sguardo su tutti i miei compagni vedendo i banchi tutti occupati, ma un banco libero attira la mia attenzione.

E indovinate chi ci si è seduto?

Damon Clark.

Sto per uscire dalla classe ma casualmente entra il mio prof di letteratura, e sono costretta a sedermi proprio accanto a lui.

Sbuffo camminando verso quest'ultimo, alza lo sguardo su di me e in questo momento vorrei scappare.

Mi siedo accanto a lui non degnandolo di uno sguardo. Era alquanto strano che un ragazzo che non conoscevo sapesse pure il mio nome.

E per non parlare quella volta in cui mi ha seguita.

Provo ad ascoltare la lezione che sta spiegando il prof, ma il suo profumo mi distrae. Picchietto la penna sul tavolo innervosendomi non capendo nemmeno io il perché. La sua gamba per sbaglio sfiora la mia. I miei movimenti ad un certo punto si arrestano, deglutisco il groppone in gola forzandomi di ascoltare di che cosa sta parlando il prof.

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