30. You know my name, not my story

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⚠️TRIGGER WARNING⚠️

Il capitolo contiene un linguaggio forte ed esplicito per scene raccapriccianti e di violenza fisica e sessuale. Con questo capitolo non voglio assolutamente urtare la sensibilità di nessuno, quindi se vedete che non c'è la fate a continuare a leggere vi chiedo di interrompere la lettura. Se invece, siete forti di stomaco leggero allora potete continuare a leggerla. Ma sappiate che io vi ho avvertito.






















༄༄༄༄༄༄༄"Non trasformarti in qualcosa che non sei mai stato

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"Non trasformarti in qualcosa che non sei mai stato."
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RYAN

11 anni fa..

Età: 8 anni.

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Respira...

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Respira...

Solo un po' Ryan, solo un'altro pochino.

«R-ryan..» il singhiozzo di mio fratello, mi fa sbattere le palpebre, mentre non riesco a non distogliere lo sguardo sulla pozza di sangue, decorare il salotto di casa nostra.

La chioma bionda di mia madre le copriva il viso, mentre il coltello affilato, sporco di sangue, lo teneva in mano.

Mio padre era lì.

Steso per terra, mentre il suo sangue sporcava la sua canottiera bianca. Le palpebre erano chiuse, e poi realizzai.

Mia madre lo aveva ucciso. Lo aveva pugnalato.

50 coltellate.

Le avevo contate tutte.

«Papà..» sussurro, il mento che mi tremava.

Mia madre quando sente la mia voce, i suoi occhi, di un azzurro freddo come il ghiaccio, simili ai miei, mi guardano senza rimorso.

«Andate nella vostra stanza. Adesso!» ci punta il coltello, mentre dei schizzi di sangue mi sporcano il viso.

Non c'è la facevo.
Non riuscivo a muovermi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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