Apro gli occhi e mi trovo sempre nella stessa stanza e legata alla stessa sedia. C'è solo la ragazza in piedi dietro alla sedia vuota.
Mi sistemo un po' sulla sedia e vomito altra acqua, la lascio uscire senza importarmi di sporcarmi i vestiti. Sono ancora bagnati fradici dall'acqua che mi hanno versato addosso.
Vorrei tanto sapere che giorno è oppure l'ora.
-com'è morta la mia famiglia?-
Chiedo alla ragazza che alza di scatto la testa e mi guarda. E' una ragazza con la testa piccolina e gli occhi grandi, da cerbiatto gentile. Del rossore compare sulle sue guance e abbassa lo sguardo sui suoi piedi.
-ti hanno ordinato di non parlarmi?-
La ragazza continua a stare in silenzio.
-mi chiamo Martina e tu?-
Non capisco il senso della sua presenza in questa stanza. Già che è qui tanto vale raccogliere qualche informazione.
-Anna-
Se non fosse che in questa stanza regna il silenzio non sarei riuscita a sentire la sua dolce voce.
-ciao Anna-
Dico sorridendo anche se dubito lo possa vedere.
-è interessante il pavimento? Io da qui non riesco a vederlo-
Alza la testa per guardarmi e si siede sulla sedia. Resta in silenzio a guardare le sue mani sul grembo.
-perché non fai quello che dice?-
Chiede Anna sempre con il tono della voce basso e dolce.
-perché mi diverto-
Pensavo avrebbe riso o detto qualcosa a riguardo ma resta in silenzio.
-quanti anni hai Anna?-
-15e tu?-
-io ne ho 25-
Di nuovo cala il silenzio. Sembra una ragazza dolce che ci fa con gente come il biondo?
-chi è il ragazza biondo?-
-intendi il figlio di Gaetano Badalamenti?-
-si proprio lui-
-si chiama Vito ed è l'unico figlio di Gaetano, ora è il boss di Cosa Nostra. Mafia siciliana che vende droga in quasi tutto il mondo-
-e tu cosa centri in tutto questo?-
-io...beh io sono...-
Le lascio tutto il tempo che vuole per prendere coraggio e parlare ma non mi sfugge la rapida occhiata che ha dato alle sue spalle. Tengo lo sguardo fisso su di lei per farle intendere che me ne sono accorta.
-io sono...sono sua moglie-
-sei la moglie di Vito?-
Sono sorpresa, non pensavo fosse tipo da prendere in moglie ma dubito lo abbia fatto per amore. E forse neanche lei ha avuto scelta. Lei annuisce e gioca con le unghie delle mani.
-perché sei nervosa?-
-io...dovrei convincerti a lavorare per mio marito-
-mi spiace-
-e perché?-
Ora mi guarda con occhi diversi. Dovrebbe dispiacersi lei di quello che suo marito mi sta facendo.
-perché è impossibile che io finisca per lavorare per lui. Dovrebbe semplicemente uccidermi. Occhio per occhio dente per dente no?-
-come puoi parlare così tranquillamente?-
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Lei è mia e solo mia
RomanceMartina, una ragazza di venticinque anni, durante un viaggio in Sicilia si imbatte nelle attività di alcuni mafiosi italiani. Riesce a scappare ma incontra un uomo più pericoloso, Frederik Arthur Bons. Un trafficante d'armi conosciuto in tutto il mo...