Rimasi a guardarli per non so quanto tempo finché la stanchezza non ebbe la meglio.
Mi svegliai dolorante come se avessi dormito per tutto il tempo legata a qualcosa. Appena sveglia mi accorsi di non trovarmi sull'erba ma di essere incatenata con delle manette a un freddo muro e di essere in una stanzetta piccola è angusta senza finestre quindi probabilmente sottoterra.
Sentii delle voci avvicinarsi alla stanzetta dove mi toccavo e quindi feci finta di dormire.
" È solo un'umana, probabilmente stava solamente scappando da qualcuno e dalla stanchezza si è addormentata in mezzo all'erba troppo stanca per cercare un rifugio migliore."
" Hai ragione è giovane e credo che non rappresenti un problema per il branco, però non possiamo permetterle di andarsene, se loro la trovassero potrebbero ucciderla pur di ricavare qualche informazione utile per trovarci."
" Allora che facciamo alpha?"
" La terremo con noi, non sarà un problema, mi prenderò personalmente la responsabilità di controllarla, oramai siamo troppo lontani perché possa tornare indietro da loro se mai volesse aiutarli."
"Ha ragione, il branco sarà d'accordo."
Dopo questa frase si allontanarono, appena non sentii più i loro passi riaprii gli occhi ancora più preoccupata di prima. Del resto mi sembrava troppo bello per essere vero, se prima ero riuscita a non morire ora probabilmente appena i vampiri della scuola mi avessero trovato, prendendomi per traditrice mi avrebbero ucciso se non lo avessero fatto prima quelli di questo branco.
Potevo solo sperare che i croaton avessero rinunciato alla vendetta.
Dopo pochi minuti mi ero riaddormentata, mi sveglia che non ero più legata a un muro ma a letto. Stavo da sola nella stanza, le finestre mi permettevano di vedere la notte che era scesa su un bosco più fitto di quello in cui mi ero addormentata la notte precedente. Non riuscivo a vedere bene la stanza ma potevo intuire che fosse più piccola della mia precedente e anche meno addobbata, il letto era singolo con accanto un comodino mentre difronte c'era un mobiletto dove probabilmente c'erano dei vestiti, e una scrivania.
Non mi aspettavo un trattamento diverso da quello che mi avevano riservato nella scuola del resto rimanevo sempre un'umana, una sacca di sangue, utile a ben poche cose.
Udii dei passi dietro la porta e poi una chiave che girava, entrarono delle persone, per il buio non riuscii a vedere i loro visi.
Il primo, dalla voce capii che era l'alpha parlò " ti abbiamo trovata addormentata nell'erba vicino al nostro accampamento, d'ora in poi dovrai seguire le nostre regole se vorrai rimanere in vita, in cambio noi non ti faremo del male... non più del necessario" e qui scoppiarono tutti in una fragorosa risata "ti lasceremo in vita, non potrai tornare alla tua vecchia vita, da ora in avanti apparterrai a me."
Non potevo certo ribattere non ero nella posizione per farlo ma di sicuro non appartenevo a qualcuno solo perché mi aveva legato prima a un muro e poi a un letto. Mentre pensavo a queste cose lui mi si avvicinò e potei notare i suoi occhi viola e i suoi capelli neri... trasudava potere e potei capire subito che il suo ego era smisurato... nemmeno lui era un normale vampiro... mi libero mani e piedi mentre gli altri uscivano chiudendo la porta dietro di loro. Lui si alzò e andò a chiudere a chiave ogni mia possibile via di fuga, tornò sul letto mi circondò i polsi mettendoli sopra la testa e tenendoli con una sola mano, lentamente avvicino il suo viso al mio collo cominciando ad odorarlo " spero che il sapore sia delizioso come l'odore" cominciai a dimenarmi pur di non farmi mordere e lui arrabbiato strinse la presa sui miei polsi fino ad infilarmi le unghie nella carne e farmela sanguinare " credo che lo scoprirò presto" lecco' il sangue che colava fino a farmi rimarginare le ferite. " no no no no, non ci si comporta così con me. sappi che la prossima volta non sarò così gentile. tu sei mia, posso farti tutto ciò che desidero e se farai la brava forse ti ricompenserò in qualche modo. non pensare minimamente di scappare o di potermi imbrogliare o ne pagherai le conseguenze, non parlare finché non ti daro' il permesso di farlo, non sfidarmi in nessun modo se non vuoi morire.. sarebbe un peccato del resto, un visino così grazioso non si trova tutti i giorni."
" La tua stanza o cella se preferisci sta nei sotterranei, sarai chiusa a chiave, ti libererò 2 volte al giorno per permetterti di andare al bagno, il resto della giornata lo passerai incatenata al muro. In quella stanza non ci sono letti ne mobili che tu possa utilizzare in alcun modo. Dovrai stare ai miei ordini e se sarai sempre ubbidiente e riuscirai ad avere la mia fiducia potrei premiarti.
Non ti toccherò in alcun modo," appena detta questa frase la rabbia e l'odio che provavo nei suoi confronti diminuirono notevolmente " del resto sei solo un essere inferiore e quelli come te mi fanno schifo, non farti strane idee. Ti permetterò di farti una doccia e cambiarti poi ti porterò già nella tua nuova stanza.. ah, deciderò io quando potrai mangiare, sempre che mi vada di scomodarmi per una merda come te. Non puoi lamentarti ne esprimere una tua opinione, in questo momento dovresti solo ringraziarmi di averti permesso non solo di vivere ma anche di poterlo fare in condizioni normali e di essere così buono con te."
Stavo per scoppiargli a ridere in faccia.. ma non osai commentare.
Mi libero e come promesso mi permise
Di farmi una doccia e cambiarmi con dei vestiti che mi passo' lui, che comprendevano un reggiseno e una mutandina neri con sopra una maglietta anch'essa nera che mi arrivava fino a metà coscia. Non feci in tempo ad asciugarmi i capelli che entrò nel bagno costringendomi a seguirlo fino alla cella che sarebbe diventata poi la mia nuova stanza.
Mi sbatté al muro e con catene abbastanza lunghe da permettermi di stare seduta e di sdraiare di poco le gambe, mi lego' in un angolino della angusta stanzetta.
Dopo aver stretto ulteriormente le corde se ne andò lasciandomi da sola.
Passarono diversi giorni ma del mio carceriere neppure l'ombra, non sapevo se avere paura o essere contenta che si fosse dimenticato di me, volevo solo poter andare in bagno. Mi sentivo sporca e non sapevo per quanto ancora la mia vescica sarebbe riuscita a trattenersi, i morsi della fame cominciavano a farsi sentire.
Oramai ero troppo stanca anche solo per riuscire a tenere gli occhi aperti e speravo solo che la morte giungesse il più velocemente possibile.
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Phantom
VampireQuesta è la mia storia, io non ho un inizio n'è una fine... sono come il buio, le tenebre e chi vive in mezzo a loro ne comincia a far parte... ------------------------------------------------ Questa è la mia prima storia spero che vi piaccia :)))))