Intitola la parte della tua storia

57 6 0
                                    

Era da giorni che aspettavamo di uscire di vedere quelle sbarre aprirsi e finalmente si aprono. Se solo avessero resistito di più sarebbero usciti anche loro, avrebbero rivisto la luce e forse sarebbero morti in un modo più dignitoso.

Le sbarre sono aperte ma io sono troppo stanca per alzarmi persino per strisciare. Quel ragazzo si avvicina a me e mi dice - Hai superato la prova, ora sei una studentessa della Van Helsing Accademy- mi prende in braccio e mi porta fuori dalla cella.

Mentre passiamo i corridoi la gente mi fissa, non so cosa dire se essere felice di essere la prima persona ad aver superato la prova o triste perché starò ancora in mezzo alle persone che mi hanno portato via tutto.

Il ragazzo mi fa entrare in una camera che mi pare più un mini appartamento, mi adagia sul letto a baldacchino matrimoniale con delle tende e mi comincia a spiegare che dentro la camera troverò tutto il necessario per la mia permanenza, che mi sarà dato del cibo e che la mia vita sarà messa alla prova tutti i giorni, se avrò insufficienze sarò uccisa, se disubbidirò verrò uccisa e se i miei voti nelle pagelle saranno inferiori all'otto verrò uccisa. Se riuscirò però a vincere qualche borsa di studio ho ad avere i miglior voti durante l'anno potrò avere più possibilità di rimanere in vita.

Insomma morirò sicuramente.

Mi spiega anche che domani mattina alle otto inizierà il mio primo giorno e che potrò avere un massimo di 4 assenze ovviamente tutte giustificate, la classe finirà invece all'una, le lezioni si terranno in classi diverse e saranno tutte in italiano.

Tutti i riferimenti per le classi le troverò in dei fogli sulla scrivania detto questo si avvicina alla porta. Prima di aprire mi dice che dovrò buttare i miei vecchi abiti, e che d'ora in poi dovrò seguire le loro regole e non saranno tollerate rivolte.

Bhe almeno è stato chiaro. Non credo che potrò mai avere amici qui dentro del resto non ho mai sopportato i figli di papà e tanto meno i vampiri.

Mi alzo e comincio ad addolorare la camera, la porta può essere chiusa a chiave e accanto ad essa c'è un armadio contente di tutto dalle scarpe ai leggins alle felpe. Apro un'anta interna e trovo 2 divise invernali, 2 estive e delle tute da ginnastica con relative scarpe anch'esse abbinate.

Vado a leggere tutte le informazioni sulle classi e il mio orario. Leggo che durante le ore di lezioni dovrò portare tutto il materiale e le divise mentre fuori dal l'orario potrò indossare i capi del guardaroba che mi sono stati messi a disposizione. Il sabato e la domenica saranno liberi tranne che qualche volta.

Trovo i miei libri e i quaderni con l'astuccio e il diario.

Comincio subito a fare lo zaino e poi vado a farmi una doccia.

Entro in bagno e rimango a bocca aperta, è grande quasi quanto il sotterraneo dove mi trovavo poco prima, ci sta una doccia e una vasca con sali bagno schiuma, balsamo, spazzole e tutto ciò che possa venire in mente. Nell'altro lato della stanza ci sta un lavandino con sotto un mobiletto e con di fronte uno specchio enorme, di fianco ci sta un altro mobile con trucchi, bracciali, orecchini e profumi.

Troppo stanca entro nella doccia e dopo 10 minuti ho già finito. Prendo un pigiama e senza nemmeno asciugarmi i capelli mi metto a dormire.

PhantomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora