Intitola la parte della tua storia

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La sete e' passata solo in parte, ho ancora fame.

Ho paura di essere rimasta l'unica sopravvissuta.

Ho perso il conto dei giorni non so più se uscirò viva di qui.

Sento dei passi avvicinarsi e apro gli occhi, accendono la luce. I miei occhi iniziano a bruciare e li richiudo.

Sento che poggiano qualcosa a terra e mi avvicino alle sbarre dopo non so quanto tempo riesco ad aprire gli occhi.

Hanno poggiato solo un bicchiere, allungo la mano per prenderlo ma loro gli danno un calcio e rovesciano il contenuto a terra.

Alzo gli occhi e li vedo sono in molti tutti mi fissano come se fossi uno scarafaggio da schiacciare. Ritraggo la mano e mi sposto verso l'angolo opposto, non sopporto essere fissata in quel modo, sono loro quelli che mi hanno ridotto in questo stato.

Alzarsi costa troppa fatica e non ci provo neanche, riesco a strisciare verso la parete e ad appoggiarmi. Mi guardo intorno e scopro che sono tutti morti, sono rimasta da sola, un'altra volta.

Loro non accennano ad andarsene e continuano a fissarmi, non ho paura, forse dovrei averne ma sono troppo stanca persino per provare qualsiasi emozione sento solo l'umiliazione che cresce dentro di me. Non provo rabbia solo umiliazione. Questa è una guerra dove ognuno combatte per la propria libertà non ci sono buoni.

Forse mi uccideranno, sarebbe tutto più semplice.

Un ragazzo si avvicina alle sbarre, continua a fissarmi come tutti gli altri.

Ora sta sotto la luce, la sua bellezza è innaturale probabilmente deve essere di un livello alto.

Sarà lui ad uccidermi?

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