Intitola la parte della tua storia

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Per i primi tre giorni tutto procede bene, non ho avuto ancora modo di vedere tutta la scuola, non ci lasciano nemmeno respirare: siamo pieni di compiti. I voti vengono affissi nel fine settimana su una bacheca all'ingresso, ho paura che non riuscirò a sopravvivere, del resto pure i professori sono vampiri e non devo stare simpatica nemmeno a loro.

Cerco sempre di evitare il più possibile gli altri, non mi fissano più, semplicemente ignorano la mia esistenza e a me va più che bene.

Purtroppo non riesco ancora a mangiare, in un giorno riesco solo a bere the e cioccolata calda e mandare giù un tramezzino. I professori non si sono lamentati del nome che scrivo sui compiti: Titty.

Non mi hanno chiesto nient'altro e comunque io non avrei risposto alle loro domande; del resto si sa che in questi tempi è meglio rimanere il più anonimi possibile.

Stando in silenzio nel mio banco riesco a sentire le chiacchiere degli altri e ultimamente si è sparsa la voce che questo sabato ci sarà una prova che influenzerà il voto, posso solo sperare che verremo divisi per classi; ho letto in un fascicolo datomi il primo giorno con le regole che le prove possono svolgersi anche nell'arena dove chiunque ( della scuola) potrà guardare chi gli pare, anche se credo che nessuno verra' a guardarmi.

Spero anche che la prova sia fattibile almeno per i miei standard.

Sono passati altri due giorni: oggi è sabato.

essendo molto stanca mi sono svegliata alle 12. Ieri sera ci hanno avvisato che alle 4:00 inizieranno le prove e che, come temevo, si svolgeranno nell'arena, dovremo partecipare tutti obbligatoriamente e ascoltare la presentazione della prova. Verremo chiamati singolarmente in ordine sparso, non so se sperare di essere tra i primi così da togliermi subito tutto rischiando pero' di non aver capito niente o tra gli ultimi aumentando così le possibilità' di riuscita e l'ansia.

Credo che i nomi verranno estratti subito e affissi da qualche parte con l'orario in cui dovremo recarci li.

Non ho fame così scarto l'idea di pranzare.

Faccio i compiti fino alle 3:30 e cominciò così a prepararmi, ieri ci hanno detto che dobbiamo indossare la divisa che metto dopo una breve doccia. Mi avvio nell'arena, ancora c'è poca gente riesco così a capire che i posti sono divisi in base alle classi. Mi dirigo verso il mio, è ancora presto per fortuna mi ero portata un libro da leggere. Troppo concentrata perdo la cognizione del tempo e quasi non mi accorgo che i posti si stanno lentamente riempiendo, ancora non è arrivato nessuno della mia classe. Man mano che la gente entra mi sento sempre più' osservata. Inizialmente non ne capisco il motivo ma poi mi viene in mente la bacheca con i voti. Forse non sono riuscita a prendere la sufficienza in qualche materia e quindi non si aspettavano di vedermi ancora viva. Non me ne preoccupo così tanto del resto so che prima o poi commetterò qualche sbaglio che mi farà morire comunque sono curiosa dopo andrò a controllare.

Ormai tutti i posti sono occupati.

Quello che credo sia il preside sta in mezzo all' arena, è un uomo che sfiora i quarant'anni, è di bell'aspetto come quasi tutti qua dentro. Inizia a parlare " Buon pomeriggio a tutti, oggi si svolgerà la prova di pianoforte per il biennio e solo chi riuscirà a suonarlo sopravviverà ed avrà un voto positivo che si aggiungerà poi agli atri. Vi spiego in cosa consiste la prova: verrete chiamati secondo un ordine già stabilito che potete trovare attaccato alle pareti, vi starete chiedendo come mai tutta la scuola si trova qui, semplicemente perché per ogni studente che farà la prova ci sara' un altro del triennio che lo aiuterà, così che riusciremo a giudicare tutti.

Suonerete un brano a prima vista, visto che non tutti sanno suonare il piano lo studente al vostro fianco vi aiuterà e noi giudicheremo il vostro impegno.

Non saprete chi sara il vostro aiutante fino al momento della prova. Ora se volete potete andare e tornare quando preferite. Chi mancherà alla prova verra' ucciso."

Ci alziamo tutti, vado a controllare il mio orario e vedo che sarò l'ultima.

Me lo dovevo aspettare del resto Loro amano la musica soprattutto il pianoforte, purtroppo la guerra ha decimato i musicisti e si crede che non esistano più persone "umane" capaci di suonare il piano. Ma il vero motivo è che esistono delle persone ormai estinte che tramite il pianoforte si dice che riescano a "incantare" le persone facendogli fare ciò che più desiderano ( almeno per il tempo in cui suonano), questi vengono chiamati incantatori o mani di fata.

Non credo che li temano ma più che altro che siano curiosi di ascoltarli suonare.

Intanto sono arrivata davanti alla bacheca dei voti cerco il mio nome, Titty, aspettandomi di vedere segnata la mia condanna a morte, ma invece trovo tutti dieci. Non sono molto sorpresa del resto sono poche le cose che ormai mi sorprendono.

Passo poi in mensa e mi obbligo a mangiare un tramezzino, torno dubito in camera e rigetto tutto, non mi va di affrontare la prova a stomaco vuoto quindi dopo aver preso un altro libro torno in mensa per una cioccolata calda.

Torno nell' arena per vedere la difficoltà delle prove, appena entrata noto che i ragazzi del triennio sono rimasti tutti e che pochi del biennio se ne sono andati. Torno al mio posto e comincio a leggere il libro fino allora dell' ultima prova: la mia.

Mentre scendo i gradini per raggiungere il piano messo al centro dell'arena e noto che tutti i posti ora sono pieni.

Aspetto di essere raggiunta dal mio "aiutante", nella sala c'è un silenzio assordante sento solo dei passi alle mie spalle, mi giro e...

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