11: L'accampamento

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Erano trascorse già tre settimane da quando Darfel era stato salvato. 

Ormai completamente guarito, si era trasferito nell'Accampamento, dove aveva ricevuto una piccola dimora. 

Faolan lo aveva lasciato tranquillo a sistemarsi, ma, dopo un paio di giorni, aveva deciso di tornare a fargli visita. Teneva già moltissimo al suo benessere, seppur conoscendolo da un tempo relativamente breve: durante l'ultimo periodo, era andato a tenergli compagnia in ospedale quasi ogni giorno, riuscendo, incredibilmente, a stringere l'inizio di un'amicizia con lui.

Nev, la sua migliore amica, era stata a dir poco entusiasta di quella novità. Guardando con occhi felici il modo in cui Faolan si era sempre più sciolto a ridere e scherzare con quel ragazzo nuovo, lo aveva incoraggiato a tornare spesso a trovarli. Lei stessa, inoltre, si era affezionata molto a Darfel, e aveva promesso ad entrambi di tornare a trovarli più spesso, anche dopo che Darfel sarebbe stato dimesso.

Quella mattina, finalmente, Faolan era meno impegnato per quanto riguardava le questioni lavorative, e si stava accingendo ad andare a trovare il giovane, con un pacchetto regalo stretto ben saldo tra le mani.

Mentre attraversava l'accampamento con passo misurato, il suolo sotto i suoi stivali vibrava al ritmo della sua autorità. I cavalieri che lo incrociarono chinarono il capo verso di lui, in segno di rispetto, quando lo videro passare, e per la prima volta dopo tanto tempo, Faolan accennò un sorriso, nei loro confronti.

Dentro di sé, si stava agitando qualcosa di leggero e felice. Era di buon umore, in pace con sé stesso, all'idea che, finalmente, Darfel si fosse sistemato all'Accampamento, e che presto lo avrebbe rivisto. 

Era riuscito, finalmente, a fare qualcosa di buono: aveva salvato una vita, e stava provando a continuare a darle supporto, a modo suo. Sperava soltanto che Darfel si sarebbe trovato bene, compiendo quella scelta. Dopo averlo strappato dalle fauci del deserto impietoso, Faolan si augurava soltanto che apprezzasse la nuova vita da cavaliere.

L'area aperta dell'accampamento, punteggiata da piccole casette disseminate come pietre preziose su un mantello verde, era il cuore pulsante della loro comunità. Il vento portava con sé l'odore della legna che ardeva nei focolari poco distanti, un profumo caldo che avvolgeva ogni angolo dell'accampamento.

Quella era una zona di montagna, talvolta aspra e grigia per via delle rocce, ma anche morbida e confortevole, con i suoi prati color smeraldo e i laghi che li circondavano.

Darfel si era sistemato in una modesta ma confortevole dimora.

Faolan si avvicinò alla sua porta e, con un gesto delicato, bussò. 

Darfel corse ad aprirgli, rivolgendogli immediatamente un sorriso sincero.

"Buongiorno! Non sapevo di avere visite!",esclamò, con entusiasmo.

La sua voce, carica di felicità, era come un raggio di sole tra le nuvole dell'accampamento.

Faolan, abituato ormai a un mondo di rigide gerarchie e sguardi severi, probabilmente avrebbe impiegato un po' a non stupirsi di fronte a quel suo atteggiamento così naturale. Un calore sconosciuto si fece spazio nel suo cuore, di fronte a tanta positività. Darfel era davvero così felice di vederlo? Gli sembrava ancora difficile da credere.

"Darfel.." rispose Faolan, la voce bassa e educata, mentre gli porse il pacchetto. "Scusa, non volevo disturbarti. Volevo soltanto lasciarti un pensierino, e vedere come ti sei sistemato qui."

"Mi hai preso un regalo? Ma dai! Non dovevi!",esclamò Darfel, prendendo il pacchetto tra le mani, con gli occhi che brillavano per la sorpresa. "Ma figurati, Faolan, quale disturbo? Questa casa è come un rifugio sicuro, mi piace davvero tanto.",commentò, prima di fargli un cenno col capo, per invitarlo a seguirlo. "Entra pure!"

Silver Soul Libro 1: Gli IncantatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora