Nocturnal Moths

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Dopo la colazione, mi diressi verso la mia prima lezione di arte, ancora gravida dalla conversazione con Penny e dalla sensazione di stare per ficcarmi in una situazione pericolosa

L'aula di pittura antica era illuminata da finestre alte, che permettevano ai raggi del sole di danzare sulle tavolozze e sulle tele degli studenti. Mentre cercavo il mio posto, notai che il tavolo accanto al mio era occupato dal ragazzo che avevo visto in compagnia delle Falene, durante la colazione

Il suo aspetto oscillava tra il misterioso e il seducente. Gli occhi scuri, lasciavano spazio a un naso prominente, che predominava sul suo volto squadrato. I capelli scuri erano pettinati con uno stile disinvolto, e il suo sguardo penetrante sembrava scrutare il mondo con una sagacia ben oltre la sua giovane età. Indossava un abbigliamento che trasudava un'eleganza rilassata, con una camicia bianca leggermente sbottonata e un paio di jeans che si adattavano alla perfezione al suo atteggiamento disinvolto.

Mi sedetti accanto a lui, ignorando gli avvertimenti di Penny. Qualcosa in lui mi intrigava, e non avevo intenzione di fare una figuraccia scambiando il posto con qualche altro studente. Fui immediatamente ammaliata dal suo sguardo, sembrava scrutarmi l'anima, facendola a pezzettini.

Il professore Camillis, una figura eccentrica e appassionata d'arte, annunciò che avremmo fatto un disegno dal vivo, al fine di testare il nostro stile personale. Mentre mi preparavo per la lezione, il ragazzo accanto a me si voltò con un sorriso sornione. "Spero che tu non sia nuova a disegnare nudo dal vivo," disse con tono scherzoso.

La sua voce, leggermente baritonale, trasmetteva un'aura di confidenza, come se fosse abituato a navigare nei territori ambigui delle interazioni sociali. Nonostante il suo atteggiamento giocoso e ironico, c'era qualcosa nei suoi occhi che suggeriva un lato più profondo e complesso, una dimensione nascosta dietro la facciata di leggerezza.

"No, in realtà amo l'arte in tutte le sue forme. Non mi imbarazza un corpo maschile" risposi, cercando di ignorare la sua sottolineata sicurezza e sfontatezza nel parlare ad una sconosciuta.

Il ragazzo accanto a me sollevò un sopracciglio, come se apprezzasse la mia risposta inaspettata. "Beh, allora siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Questa lezione potrebbe rivelarsi interessante," disse con un sorriso che sfiorava il sarcastico.

Mi girai dall'altra parte ignorandolo. Dovevo assolutamente concentrarmi sulla lezione o avrei già iniziato il mio percorso artistico svantaggiata. Cercai di estraniarmi dal suo sguardo e di evitare che monopolizzasse i miei pensieri e la mia mente.

Il professore Camillis prese posizione di fronte alla classe, introducendo il nostro modello vivente con un entusiasmo contagioso. Il mio enigmatico compagno di banco ed io iniziammo a preparare i nostri strumenti artistici, mentre il modello si disponeva in una posa suggestiva. La luce delle finestre accentuava i contorni del suo corpo, creando giochi di ombre e riflessi che rendevano il disegno una sfida affascinante.

Concentrata e determinata a mostrare le abilità che sapevo di poter offrire all'Accademia, mi tuffai nell'arte del disegno, lasciandomi trasportare dalla magia del momento e dalla sfida di catturare l'anima del modello sulla carta bianca di fronte a me. Era un'esperienza intensa e coinvolgente, una danza di creatività e ispirazione che avrebbe segnato il mio percorso artistico per sempre.

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Mentre dipingevamo, il ragazzo accanto a me continuava a intrattenermi con commenti arguti e scherzi, come se stesse cercando di svelare il mistero dietro la mia riservatezza. "Devo dire, Lola, sembri a tuo agio con il pennello. Forse hai trovato la tua vera vocazione" disse, accompagnando le sue parole con un'occhiata complice.