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Verso l'alba, la porta della biblioteca si aprì. Io, Romeo e Elio avevamo preferito rimanere svegli sui divani del salotto a parlare e a discutere. Quando il sorse stava per sorgere, scorgemmo Sibilla e Nico. I loro volti erano scuri. Sibilla sembrava aver pianto, e Nico era bianco come un cencio.

"Sappiamo che ci avete visti" mormorò Sibilla: "Ma non preoccupatevi, non succederà mai più".

"Ne abbiamo parlato. E' sbagliato" disse Nico massaggiandosi gli occhi.

Sibilla si accorse della mia presenza: "Immagino che lei sappia tutto ora".

Annuì lentamente. Sibila continuò: "Bene, immaginavo che prima o poi sarebbe successo. Prova a parlare e farai la stessa fine di Lidia".

"Non dirò nulla. Non sono così stupida" sottolineai.

"Lola non dirà niente Sibilla, stai tranquilla. Ci fidiamo di lei" aggiunse Romeo. Elio mi abbracciò. Per un attimo mi sentii meglio, il suo profumo era come un toccasana.

Nico si fece avanti, con uno sguardo carico di rimorso e tristezza: "Ci dispiace che tu sia coinvolta in tutto questo, Lola. Non avresti dovuto scoprire la verità in questo modo." Sibilla sospirò, ancora visibilmente scossa: "Ora è troppo tardi per tornare indietro. Dobbiamo solo cercare di andare avanti e proteggere il nostro segreto."

"Da me non uscirà una parola" risposi con voce ferma, ancorando la mia decisione nel tentativo di proteggere il mio oscuro passato.

Elio sorrise, ma il suo sguardo rifletteva una determinazione feroce. "Se cadi, cadremo tutti insieme."

Nico si avvicinò a me, gli occhi fissi nei miei. "Lola, dobbiamo essere certi che il nostro segreto rimanga sepolto. Hai il nostro rispetto, ma ora sei coinvolta in questo più di quanto vorremmo. Sei una di noi, e il nostro destino è legato."

Romeo si unì al discorso, il suo tono serio. "Sappiamo il tuo segreto oscuro, quello che nascondi. Non vogliamo usarlo contro di te, ma devi capire che la tua protezione dipende anche dalla tua discrezione."

Sibilla aggiunse con freddezza: "Se qualcuno venisse a sapere dei nostri segreti, tu non saresti al sicuro. Abbiamo bisogno della tua parola che manterrai il silenzio."


Mi trovai di fronte a una scelta difficile. Sentii il peso delle parole di Elio, Romeo e Sibilla fluttuare nell'aria come un giuramento implicito. La mia mente corse frenetica, cercando di valutare le conseguenze di quella promessa.

Ingoiai a fatica e, con voce ferma, dissi: "Lo giurai. Il nostro segreto sarebbe rimasto sepolto con me."

Elio annuì soddisfatto, ma i loro sguardi rimasero scrutatori. La biblioteca sembrò stringersi intorno a noi, come se avesse udito il nostro patto e si fosse preparata a custodirlo gelosamente.

La luce del mattino cominciò a filtrare attraverso le finestre, gettando un bagliore pallido sui volti tesi di Elio, Romeo e Sibilla. Sembrò l'alba di una nuova consapevolezza, di un segreto condiviso che ci univa in un destino oscuro

...

"Lola ho bisogno di parlarti" mi supplicò Nico, raggiungendomi mentre camminavo per il giardino della tenuta. Mi pulsavano le tempie per la notte insonne.

"Non mi va, mi fai schifo" sbottai.

"Ti prego".

"Ho già la testa piena di cose orribili, non voglio riempirla di altri pensieri inquietanti" osservai.

Il suo sguardo implorante incontrò il mio, e per un istante, vidi un barlume di disperazione nei suoi occhi. "Lo so che hai scoperto il mio segreto, e mi dispiace che tu sia coinvolta in questa storia maledetta. Ma ti prego, devi ascoltarmi".

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