Nocturnal Moths

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La riunione della redazione era stata a dir poco intensa. Gli altri giornalisti, erano stati particolarmente felici di rendermi parte della loro squadra. Il professore, come mi era stato preannunciato da Penny, era davvero simpatico e non aveva esitato ad assegnarmi un articolo per la settimana successiva.

L'argomento era davvero molto coinvolgente, "L'arte e la musica ispirata alla Divina Commedia". Ero curiosa di svolgere più approfonditamente la mia ricerca, sia in biblioteca, sia consultando il computer della scuola. Avrei scritto un articolo perfetto, ed ero sicura che tutti sarebbero stati particolarmente soddisfatti del mio lavoro.

Prima di tornare in camera, avevo parlato brevemente con Penny e le avevo raccontato della mia conversazione con Elio. Era rimasta dubbiosa sul mio approccio con il ragazzo, rimanendo di stucco quando le avevo rivelato del mio ritratto. Non le avevo tuttavia rivelato della domanda, impressa sulla carta, dal pennello sottile di Elio.

Penny mi aveva rinnovato l'invito a confidarmi di lei, qualsiasi cosa scoprissi in più sulle Falene e a non dubitare del suo aiuto se avessi notato qualcosa di pericoloso. La ringraziai, chiedendole dove si trovasse la sua camera, e tornai nella mia stanza con molti dubbi e poche risposte.

Una volta varcata la porta della mia stanza, la calda luce della lampada da tavolo accoglieva un rifugio familiare. Decisi di dedicare un momento a Morgan, il mio serpente, che risiedeva nella sua teca di vetro, pronto ad aspettarmi. Affettuosamente, lo presi in braccio e lo posai sulla scrivania, osservando il suo sinuoso movimento.

Dopo avergli dato una carezza sulla testa maculata, mi diressi verso la piccola cucina dell'angolo, intenzionata a preparargli una cena adeguata. Morgan amava i piccoli bocconi di carne e, avendo una scorta nel mio frigorifero, non ci volle molto per soddisfare il suo appetito.

Mentre preparavo il suo pasto, la mia mente continuava a riflettere sulle parole di Penny e su quello che mi aveva rivelato sulla precedente inquilina di quella stanza. In qualche modo, Morgan sembrava percepire la mia agitazione, serpeggiando con eleganza sulla scrivania, come a cercare di lenire le tensioni invisibili.

Quando gli offrii il cibo, Morgan si avvicinò con attenzione e cominciò a godersi il suo pasto, un momento di tranquillità in cui anche io potevo rilassarmi e tirare un sospiro per il momento.

Mi stavo preparando per andare in mensa a cenare quando sentii sbattere le porte che affacciavano sulla sala comune, e udii un grande vociare provenire da fuori. Le Falene erano tornate dalle loro lezioni, immaginai.

Qualcuno bussò alla mia porta. Sospettosa, aprii lentamente, per ritrovarmi davanti Romeo e Elio.

"Madame, vuole venire con noi a cenare in città?" mi chiese Romeo.

"No, io..." balbettai "Non voglio disturbarvi. Davvero, mi stavo preparando per scendere in mensa".

"Tranquilla, Lola. Questa sarà un'esperienza culinaria senza confronti. Billy e Nico, i nobili della mensa, hanno deciso di tirare fuori il loro lato eremita stasera. Hai la possibilità di sfuggire a una serata noiosa e ordinaria con la tua nuova amichetta Penny" mi rispose Elio.

Elio mi fece un'occhiata complice mentre pronunciava il nome di Penny. In quel momento, mi resi conto che forse sapeva più di quanto avesse lasciato intendere. Romeo, d'altro canto, continuava a sorridere con quella sua espressione affascinante.

"Va bene," dissi con un sospiro, cedendo alla loro insistenza. "Ma solo se promettete che non mi porterete in qualche posto segreto o pericoloso. Non voglio finire coinvolta in una delle vostre strane avventure."

Romeo alzò le mani in segno di resa. "Promesso, Lola. Solo una tranquilla cena in città, niente di più."

Elio mi fece un cenno di invito, indicando che stavano aspettando proprio me.