Prologo

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"Le cimici come te, vanno schiacciate, vanno calpestate, vanno lasciate morire dissanguate sul pavimento. Lo sai vero?". La sua voce gelida, mi fece rabbrividire.

"No, ti prego... non dirò niente" sussurrai, cercando di schiacciarmi più che potevo contro la siepe.

"Sei solo una cimice, uno sporco insettino che non può che lasciare un odore stantio quando muore, non vali niente. Sei esattamente come sei quando ti guardi allo specchio, il nulla che avanza".

Mi piazzò il coltello all'altezza del collo e mi guardò negli occhi. Il suo sguardo vacuo mi terrorizzava. Poi indietreggiò, verso la statua del Traghettatore.

"Non ci sei mai piaciuta sai? Sei sempre stata un'impicciona. Potevi tranquillamente farti i fatti tuoi e lasciarci stare. Ma no a te piaceva tanto giocare all'investigatrice, eri ossessionata da noi, dall'essere parte del nostro gruppo". Si appoggiò alla statua, accavallando alla statua: "Ma ora potrai dire solo a lui i segreti che tanto volevi scoprire, anche se dubito che gli interessi ascoltare un'inutile cimice come te" disse indicando Caronte.

Si girò verso l'inizio del labirinto, come per cercare approvazione: "Hai per caso un istinto suicida?" mi chiese istintivamente.

La minaccia della sua voce gelida fece correre un brivido lungo la mia schiena, mentre cercavo disperatamente di trovare una via di fuga, schiacciandomi contro la siepe con la speranza di diventare invisibile. "Io... no" boccheggiai, cercando di farmi il più piccola possibile "Per favore, farò finta di niente".

"Non mi fido delle insignificanti cimici. Scommetto che se ti lascio scappare oggi, domani filerai dalla polizia". Si avvicinò sempre più vicino al mio volto, la sua ombra svettava su di me, come un demone all'inferno.

"No lo prometto" mormorai "Aiuto! Qualcuno mi aiuti per fav..".

"Divertiti nel girone degli spioni, piccola cimice" sorrise, prima di buttare il coltello insanguinato a terra e di sparire nelle tenebre per l'eternità.

La promessa di intrappolarmi nel girone degli spioni riecheggiò come una sentenza di morte, mentre cercavo di mettere insieme i pezzi della mia paura, sperando che il mio grido d'aiuto non fosse caduto nel vuoto.Inizio modulo

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