~Casa mia.~

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Siamo arrivati davanti alla casa, sospiro, e guardo ancora la porta, entriamo e guardo Yuna sul divano.

«Ciao…»
«Ciao Teo! Oh, ciao Ray!»
«Ciao…»
«Tesoro, chi è lui?» Dice mamma.
«Un mio amico, perché?»
Non dice nulla per un attimo, e mi guarda come se non ne avessi mai avuto uno.
«Piacere ragazzo. Mi chiamo Marisol.»
«Piacere… Ray.»

Vado in camera mia, e Ray mi segue. Guardo la porta socchiusa, e vedo mio padre nella camera. Mi avvicino e noto che ha appeso il disegno che ho fatto la scorsa sera.

«Mi piaceva… è carinissimo, da quando sai disegnare, Teo?»
«Papà… non lo so. Ma c'era bisogno di appenderlo?»
«Si è carino…»
«È Lumy…» Dice Ray.
«Oh… sì, anche io ci trovo somiglianze con Lumy, ma l'ho fatto a caso, e non so come sia venuto fuori quella sera.»

Ray sorride, e mio padre esce dalla stanza.
«L'altra volta mio padre ci ha interrotto.» Lo guardo, in cerca di capire cosa vuole. Lui mi sbatte di nuovo al muro, ormai sono abituato a questa scena, quindi aspetto solo che mi baci il collo, ma questa volta mi bacia direttamente prendendomi con una mano il viso. Non so come reagire o cosa pensare, non riesco a capire il perché mi stia baciando. Mentre cerco di distogliere lo sguardo noto Yuna, sotto l'arco della porta. Mi stacco da Ray e con uno sguardo perplesso la vedo mentre chiude la porta e grida “mamma!”. Apro immietatamente la porta, e corro lungo il corridoio, saltando su di lei tappando la sua bocca.

«Teo che stai facendo a Yuna?»

Io e Yuna stiamo per terra, lei sotto di me e io sopra di lei, che gli tappo la bocca con le mani, Ray sta' dietro di me un po' in imbarazzo. Guardo fisso negli occhi di Yuna, in modo da pregarle di non dire nulla. Mi tolgo sopra di lei, e lei mostra il suo telefono.
«È uscito il nuovo album, me lo compri?»
Dice. Tiro un sospiro di sollievo, e vado di nuovo in camera con Ray. Mi butto sul letto. Yuna entra di nuovo in camera, e si siede sulla sedia della mia scrivania.

«Voglio spiegazioni, però!»
«Scordatelo…» Dico.
«Come pensi che reagiranno mamma e papà?»
«Di mamma non ho paura, ma di papà…»
«Uhm, credo che devo andare…» Dice Ray, in cerca di fuga.
«Assolutamente no!» Yuna lo prende dalla manica, e lo tira.
«Ora mi dite in che rapporti siete, impossibile che non siete due fidanzati! Che carini!»
«Yuna, se te lo dico non dirlo a mamma e papà.» Lei annuisce. «Io e Ray siamo solo scopa amici. Anche perché a lui non piacciono i maschi.»
«E a te?»
«Che vuol dire?»
«Sei omosessuale o no?» Chiese Ray.
C'è un momento di silenzio, e faccio spallucce.
«Ho capito, stai ancora sperimentando.»

Dice Yuna, cala un silenzio tombale. Nessuno dice niente, io e Ray siamo imbarazzati, e molto, Yuna non sembra delusa, anzi sembra felice. Ci guarda con un sorriso come dire: "Tanto tra voi c'è molto più, eheh”. Se la vede lei. Esce dalla camera, e chiude la porta.

«Scusa…»
«Per cosa?»
«Devo imparare a contenermi, lo so…»
«…» Abbasso un po' lo sguardo. «Non importa… ma almeno non farlo davanti agli altri… Ah, comunque…»
«Cosa?»
«Larry lo sa…»
«Cosa?! Perché?»
«Gliel'ho detto io quando siamo andati a bere. Forse era ubriaco e, spero, se ne sia dimenticato, però non è sicuro…»
«Perché gliel'hai detto, scusa?»
«Perché ero triste, ti avevo visto con Yuna e voleva sapere la verità…»

C'è di nuovo quel silenzio, lui si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia, sussurrando: “Il mio gelosone…” gli do un pugno (leggero) sulla spalla, come per dirgli che deve smetterla. Assolutamente. Lui mette la testa sulla mia spalla, e poi guarda l'orario.
«Devo andare, ci vediamo!»
Si alza e se ne va, io lo guardo mentre si allontana, e stringo il cuscino a me.

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