~C-C-Che cosa!?~

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Si è calmato… per fortuna… è straziante vederlo così, è molto più bello vederlo sempre attivo e scherzoso…
Gli fascio la mano che continua a sanguinare, lui mi guarda perplesso, come se fosse successa la terza guerra mondiale.

«Che c'è, sono troppo bello che non puoi distogliere lo sguardo?»
«mhmh…» Sorride un po'. Lo aiuto ad alzarsi, e lui mi abbraccia ancora.
«Grazie… come farei senza di te!»
«Sisi, l'umore ti si è alzato ora, ma risparmiati tutto ciò, non amo molto ste cose…»
«Però ti ho fatto sorridere…!»
«N-… — Sospiro — Sì, mi hai fatto sorridere…»
«Ho vinto, ho vinto!»
«Come vuoi…! Ora lavati il viso…» Gli bagno la faccia, in modo da cancellare le lacrime. Poi guardo il muro.
«Azz, il muro, e mo?»
«scappiamo, ora...»

Mi prende per la mano, e mi porta dietro la scuola, per la precisione dove ci danno pochi minuti di riposo: la ricreazione. Ci sediamo sotto la finestra della nostra classe. E che dire, non ci vede nessuno… se non Larry. La finestra si apre, e per poco non saltavo dallo spavento. Ray cerca di trattenere le risate, difficile, infatti poi ride. La professoressa di matematica si gira, e da la colpa a Jacopo, un nostro compagno, che ha riso. Jacopo per poco non piangeva in modo ironico spiegando che non è stato lui. Do una botta sul collo a Ray, per calmarlo. Vedo un biglietto sul prato accanto a me, caduto dalla finestra, Larry fa finta di niente per non essere sgamato dalla strega. (=Quella di matematica.)

Vi siete persi un bel po', e quello di geografia ci ha dato un lavoro di gruppo da fare. Con voce strizzante come la sua da vecchio pezzente ha deciso i gruppi: «L'ultimo gruppo è Ray, Teo, Larry e Jacopo. D'accordo?» Quindi preparatevi. Giovedì a casa mia alle 17:00, l'indirizzo è: "xxxxx numero: x" vi aspetto, e se volete chiamarmi per qualcosa il mio numero è: "381 xxx xx94" ok?
-Larry.

Leggo attentamente e sospiro, sussurrando un: «Che palle…» Ray mi guarda e gli passo il biglietto, lo legge dopo un po', poi mi guarda e sorride.
«I professori sono sempre pieni d'idee, mh?» Non aggiungo nulla, tanto ci andrei solo per fare la presenza, non ho nessuna voglia di fare un progetto, che poi chi se la caga geografia? Mi sto al mio posto faccio prima.

-Giovedì 16 Maggio, ore 16:30.

«Che stanchezza! Perché devo fare sto progetto?» Dico mentre distendo le braccia in  aria. Ray mi guarda, mi era venuto a prendere per andarcene insieme, c'era ancora tempo e stavamo a soli due passi da casa di Larry.
«Yo, Teo.»
Mi giro. «Che c'è?»
«Vieni.»

Lo seguo e mi porta in un bagno pubblico, lo guardo mettere la sicura, e sospira. Poi si siede  sul cesso.

«Vieni.»
«Cosa?»
«Vieni.»
«Sono qui.»
«Non in quel senso, cretino.»
«Cosa…?»

Si alza e mette le braccia in modo da bloccarmi. Si avvicina sempre di più a me, e mi bacia il collo, andando sempre più giù. Mi allarmo vedendolo in quello stato. Non so cosa fare e cerco di respingerlo il più possibile ma lui è più forte di me, anche con la struttura fisica…

«Sai… ogni tanto io ho… bisogno di farlo, chiaro?»
«E che vuoi da me…!?»
«Niente, se non il tuo buco.»
«Sarebbe una battuta!?»
«Non sto scherzando.»
«Va' a cercare una ragazza! Non rompere a me!»
«Dopo quello che è successo con Emily, le ragazze del suo gruppetto mi hanno sparlato, tutte mi odiano, più o meno tutte.»
«Non sono problemi miei!»
«Teo.»
«Cosa…!?»
«Sai che sono molto popolare e tutti credono a quello che dico… si?»
«E-E…»
«Lo decido io. Quando sono arrapato, dovrai aprire le gambe per me. Chiaro?»
«Tu fottuto!»

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