~scopa amici~

~Piano~

Han mi sta accompagnando a casa dopo aver finito le lezioni. Gli parlo del mio problema con Ray ancora una volta, e che lo penso sempre di più.

«Prova a farlo ingelosire.» Propose.
«Ingelosire? Come?»
«Non lo so. Trovati un ragazzo.»
«Ma non mi piace nessuno se non lui…»
«Allora metti una messa in scena. Fai finta di avere un ragazzo, mettiti d'accordo con qualcuno, no?»
«Fare finta di amare? Quindi… dovrei mettermi d'accordo con un mio amico, solo per farlo ingelosire?»
«Era un'idea, e credo sia anche stupida… ma si.»
«Allora… ci proviamo?»
«Vuoi farlo con me?»
«Sì, perché no?»
«Vabbé… penso si possa fare…»

Gli sorrido e gli prendo la mano. Lui mi guarda e mi tire verso di lui, abbracciandomi. Alzo lo sguardo, ma non riesco a vedere il suo volto, coperto fra l'abbraccio, allora lo stringo anche io verso di me, appoggiando solo le mani sulla sua schiena. I nostri due telefoni che stavano in tasca suonano, Han prende il suo, e io il mio. Larry aveva scritto sul gruppo.

Larry
Ma se tipo usciamo?

Ray
Già lo sai. Sto con Emily.

Han
Anche io non posso. Credo che starò tutto il giorno con Teo.

Larry
Allora… proviamo a stare tutti insieme… se volete io e Jacopo stiamo davanti al solito bar.

Tolgo e metto in tasca il telefono. Quando alzo lo sguardo vedo un sorrisino sul volto di Han. Facciamo un eye-contact per qualche secondo fin quando non mi prende la mano e raggiungiamo gli altri al bar. Jacopo è il primo a vederci, e ci saluta da lontano. Ci sono anche Emily e Ray. Mi volto verso Han con uno sguardo preoccupato, però lui mi accarezza la testa e non dice nulla, anzi, mi da un bacio sulla fronte. Ci avviciniamo a loro, ma sono ancora incerto di questa cosa della finzione.

«Allora?» Dice Ray.
«Allora cosa? Andiamo.» Jacopo prende per mano Larry e iniziano a camminare, facendo gli apri fila.

Io e Han stiamo dietro di loro, e successivamente Ray e Emily. Camminando io e Han parliamo, come gli altri.

«Non volevo uscire con loro…» Dico sottovoce.
«Lo so… ma come pensi che il piano andrà in successo se non lo facciamo vedere?»
«Questo è vero, però mi dà fastidio vederli così…»
«Non si stanno mica-» Mentre si gira mi guarda di scatto e mi costringe a guardare davanti. «Lascia perdere.» Mi fa un sorriso molto finto. Quindi mi giro.

Resto immobile mentre li guardo uno sopra l'altro, a baciarsi. Mi volto verso di Han in lacrime, e mi appoggio al suo petto stringendomi a lui; Han cerca di calmarmi, ma arrivano Jacopo e Larry, che hanno già capito tutto.

«Mi dispiace… è colpa mia se vi ho chiesto di uscire…» Dice Larry, ma non riceve nessuna risposta.
«So che è brutto da dire…» Dice Jacopo. «…ma devi rassegnarti… hai vent'anni, e all'università ci sono altri molto più belli… haha…»

Anche lui, non riceve nessuna risposta, se non sguardi e una gomitata da Larry. Continuo a stringermi contro il petto di Han, mentre lacrime continuano a scendere senza sosta. Sembro un bambino che non può avere il giocattolo dalla mamma perché costa troppo. Han continua a stringermi a sé, provando a calmarmi. Sento la sua mano passarmi tra i capelli e il collo, e piano piano mi calmo… Jacopo mi passa una sigaretta, ma io la lancio via, facendola cadere a terra. Allora mi arriva una pacca sulla spalla, e sento perfettamente il suo sospiro. Mi volto, e noto Ray dietro agli altri, preoccupato di vedermi in lacrime. Davanti a lui non ho mai pianto, ma per lui sì. Emily si avvicina a me chiedendo agli altri se possono andare via. Una volta soli, lei mi prende le mani.

«Non so quando durerà questa cosa… ma prima o poi sarà tuo… te lo prometto…» Sospira. «È un po' difficile da spiegare, ma suo padre e i nostri genitori ci vogliono vedere per forza insieme, ad ogni costo, così ci hanno fatto mettere insieme. Non piangere… io non lo amo, e lui non ama me… forse…»
«Che vuol dire… quel “forse”…?»
«Lui mi amava in quinto superiore no?»
«Mhmh…»

Non le degno di uno sguardo, un po' perché non voglio che mi guarda così, un po' perché ricordo perfettamente ciò che gli ha fatto quel giorno. Soprattutto il mio primo sorriso…