~Siamo amanti o cosa...?~

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Mi gira con forza e mi prende i polsi rivolti dietro la schiena, tenendoli con una mano. Con l'altra mi slaccia i pantaloni, facendoli cadere insieme ai boxer. In tutto ciò mi continuava a leccare e mordere: collo, schiena e orecchio. Ormai ero fatto tutto rosso e stavo per perdere la pasienza.
«Dato che è la tua prima volta… ci andrò piano. Va bene?»
Io non rispondo, tengo lo sguardo in basso e non so a cosa pensare. Mi viene il mal di testa, e mi mordo il labbro inferiore. Anche lui si slaccia i pantaloni, ma prima di togliersi anche i boxer, sento le sue dita entrare dentro di me. Non ho mai provato questa sensazione, ed è strano pensare che lui stia facendo tutto questo per i suoi gusti, neanche gli piacciono i maschi!

Continua a sbattere le sue dita contro di me, e non riesco a dire niente se non alcuni gemiti. Mentre sorride maliziosamente ai miei gemiti, colpisce un punto sensibile, e mi mette una mano davanti alla bocca, per evitare che ci sentano. Caccia via le dita, e prende fra le mani il suo pene. Stringendomi i fianchi mi sbatte contro la porta, dove mi entra tutto. Con una mano mi tocco la pancia, sentendo Ray muoversi dentro di me, e con l'altra mi mantengo. Per quanto non mi piaccia questa situazione mi fa piacere provare questa sensazione. Mi sbatte ancora e ancora, e verso la fine mette la sua mano su di me, facendomi una sega. Si muove velocissimo avanti e dietro, alla fine io caccio il mio seme, e lui riesce a non cacciarlo dentro di me. Collasso per terra, esausto.

«Allora… siamo in ritardo…» Non dico nulla, e lo vedo prepararsi per andare. «Muoviti, dai.»
Dopo qualche minuto mi preparo anch'io, e usciamo. Il rossore sul viso non è andato via. Ray mi tira un'occhiata, e scoppia a ridere.

«Dai, che male c'è?»
«Stai scherzando!? Hai detto che facevi piano!»
«Ops-»

Lo guardo con uno sguardo del tipo: "Ti ammazzo bastardo!".

-17:30.

«Che fine avevate fatto voi due!?»
Dice Jacopo. Jacopo è il tipico amico studioso, che si vuole sempre impegnare. Però a differenza di ogni tipo di secchione esce sempre, è un ragazzo di strada un po'. E quando c'è da bere, soprattutto, è il primo ad accettare. Ecco perché ci siamo amici, non è come tutti quei secchioni dipendenti della scuola.

«Rilassati, amico… semplicemente Larry non ha un ascensore, e tre piani col cazzo che me li faccio tutt'uno.»
«Ma dillo che sei uno sfaticato!» Aggiunge Larry.
«Non ha torto, Larry...»
«Vedi? Anche Jacopo mi dà la conferma.»

Ride, e Jacopo a seguirlo. Io non aggiungo nulla, e cerco di essere il solito dopo quel… ahm… incidente. Durante il progetto non riesco a concentrarmi, ripenso a ciò che ha fatto Ray prima di venire, e a ciò che mi ha detto. Ogni tanto gli do un'occhiataccia, di quelle che neanche la prof di matematica ti tira.

«Oh, che c'è? Oggi sono più bello del solito?»
Dice. Io non rispondo, faccio un semplice sospiro e mi volto.
«Yo, non pensare a quello. E tienilo segreto, non voglio rovinare la reputazione di nessuno.  Chiaro? Un'ultima cosa: consideraci scopa-amici. Ok?» –sussurra.
Annuisco senza dir nulla. Larry ci guarda, ma per fortuna non ci ha sentiti.

«Volete lavorare voi due o?»
«Mi ha chiesto solo perché avevo questa faccia più imbronciata del solito, con la sua solita battuta da zero dollari.»
«Anche se abbiamo tre settimane, concentratevi, che prima lo facciamo prima ci spicciamo.»

Larry sembra più nervoso del solito, spero non abbia niente di grave. Annuisco, e mi zittisco di nuovo.

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