60 Days || Epilogo.
Okay sono le 16:57, mancano esattamente tre minuti e scoprirò chi è il ragazzo a cui ho scritto per quasi più di un mese. Gli ho detto di tutto, da cosa provavo, da come mi sentivo, perfino di mia madre gli ho raccontato. Sa tutto di me in poche parole.
Lui mi aveva detto che lo conoscevo quindi potrebbe essere qualcuno con la quale condivido qualche lezione, oppure qualche mio ex compagno del corso di scrittura.
Sinceramente non ne ho la più pallida idea, l'unico modo per scoprirlo è solo quello di entrare in questa caffetteria e vedere chi c'è seduto al mio solito tavolo. Sì, questa mattina mi ha detto che lo avrei trovato al mio tavolo alle cinque del pomeriggio.
Ovviamente sa anche dove mi siedo di solito. Stalker.Sospiro aprendo la porta del locale e subito Martha alza lo sguardo sorridendomi calorosamente. Ricambio il saluto e mi avvicino al bancone per chiederle come sta.
"Salve Martha come sta oggi?". Le chiedo gentilmente e lei sorride abbracciandomi.
"Tutto bene cara, grazie, il tuo tavolo è occupato da un ragazzo. Ho provato a mandarlo via dicendogli che quel posto è riservato ma mi ha detto che ti stava aspettando così l'ho lasciato stare". Martha ormai è come se fosse di famiglia per me, e idem per lei, mi ha detto più volte che sono come la figlia che non ha mai avuto ed è per questo che la maggior parte delle volte vengo qui a farle compagnia. Le sorrido dolcemente dicendole che è tutto okay cominciando a camminare verso il tavolo e lei mi mima con le labbra un "Devi dirmi qualcosa signorina". Ridacchio voltandomi e vedo in lontananza qualcuno già seduto al tavolo che mi da le spalle.Agitata e insicura cammino lentamente finché, quando sono abbastanza vicina, il ragazzo si gira e mi fermo immediatamente sui miei passi.
"Louis? Perché sei qui?". Chiedo sentendo il cuore battere a mille per l'agitazione sperando con tutta me stessa che lui sia qui per sbaglio e non perché è lui il ragazzo dei messaggi.
"Ehi Amy, avevamo un appuntamento, ricordi?". Dice lui sorridendo e si alza mettendosi di fronte a me. Tutto d'un tratto sento l'aria mancarmi. Per tutto questo tempo lui sapeva ogni cosa e l'ha sempre usata a suo favore per farmi cadere ai suoi piedi. Ogni suo tentativo in anonimo di farmi avvicinare agli amici di Harry era soltanto a beneficio suo, giusto ieri mi sono aperta dicendogli tutto ciò che provo e lui adesso è qui di fronte a me come se niente fosse, come se non mi avesse preso in giro per tutto questo tempo."Cosa c'è? Stai bene?". Chiede confuso avvicinandosi ma io indietreggio mettendo una mano di fronte per fermarlo. "Mi hai preso in giro fino ad'ora. Mi hai fatto confessare tutto senza farmi sapere chi eri perché almeno potevi usare ciò che ti dicevo a tuo favore". Dico flebilmente scuotendo la testa, non ho neanche le forze per urlargli contro. Lui subito cerca di interrompermi ma lo blocco.
"Non dire niente, per favore. Pensavo fossi mio amico ma ovviamente è stata tutta una bugia fin dall'inizio. Molto probabilmente non ti piaccio neanche e hai fatto tutta questa pagliacciata per prenderti gioco di me. E sai cosa ti dico? Bravo, ci sei riuscito Louis. D'ora in poi non rivolgermi più la parola, fai finta che non esisto, grazie". Mi giro sentendo una lacrima scendere lungo la guancia ma l'asciugo subito. Non devo piangere, dovevo aspettarmelo che succedeva una cosa del genere. Anche Louis se ne sarebbe andato prima o poi e questo ne è la prova.Comincio a camminare ma vengo fermata dallo stesso ragazzo per la quale fino a qualche minuto fa credevo di provare qualcosa ma, ora, l'unica cosa che provo guardandolo è disprezzo. "Me lo avevi promesso Amy, non te ne saresti andata". Strattono il braccio facendolo togliere dalla sua presa e lui mi guarda supplichevole. "Lasciami stare e non farti più vedere". Sibilo con cattiveria e corro fuori dal locale non fermandomi finché non arrivo al parchetto dietro l'angolo. Rallento il passo andandomi a sedere su un muretto e, quando sento il cellulare suonare nelle mie tasche rivelando il numero di quello che adesso so appartenere a Louis, trascino l'icona rossa e dopo avere sbloccato il telefono, blocco il suo contatto per poi cancellarlo.
Lancio il telefono nel prato buttandolo a due metri di distanza dai miei piedi ma la risata di qualcuno mi fa alzare lo sguardo. "Qualunque cosa sia successa, non è carino sfogarsi su questo povero telefono". Zayn ridacchia raccogliendo il cellulare da terra e, dopo essersi seduto accanto a me, me lo porge sorridendo. Lo ringrazio senza però staccare lo sguardo dai fili d'erba di fronte a me e rimetto il telefono in tasca.
"Ehi è successo qualcosa?". Chiede mettendomi una mano sulla spalla e io scuoto la testa negando.
"No, tranquillo. Stavo solo pensando". Dico tranquillamente girandomi verso di lui.
"Beh la proposta di domenica è ancora valida e se ti va possiamo andare da qualche parte tipo adesso?". Dice spostandosi il ciuffo verso destra e non posso fare a meno di pensare a quanto sia stata stupida a rifiutare di uscire con Zayn per Louis. Scommetto anche che non è vero niente di quello che mi ha detto riguardo il vero motivo per cui mi ha chiesto di uscire, era solo parte del suo stupido piano contorto per far passare Zayn dalla parte del cattivo ragazzo. Disgustoso."Okay". Dico sorridendogli e lui si alza porgendomi una mano per farmi alzare. Mi metto al suo fianco e insieme cominciamo a camminare verso l'uscita e lui comincia a raccontarmi di come oggi a scuola è riuscito a saltare l'interrogazione di storia fingendo di svenire in classe. Scoppio a ridere fermandomi sul marciapiede e lui mi guarda divertito. "Senti, meglio sopportare la vecchia dottoressa dell'infermieria che prendere un altro 2". Dice sogghignando e io scuoto la testa ridacchiando. Non posso credere al fatto di star ridendo in mezzo alla strada con Zayn Malik. Sinceramente, se qualcuno un mese fa me lo avesse detto, sicuramente gli sarei scoppiata a ridere in faccia pensando a quanto fosse ridicolo e impossibile. E invece è successo veramente. Non mi accorgo neanche di aver camminato fino a casa mia e, quando me ne rendo conto, mi fermo facendo fermare anche Zayn.
"Questa è casa mia, ora dovrei entrare perché c'è mio papà che mi sta aspettando". Dico timidamente spostando il peso da una gamba all'altra e lui annuisce sorridendo leggermente.
"Vai, tranquilla, ci vediamo domani a scuola. Anzi se mi dai il tuo numero ci sentiamo qualche altra volta". Annuisco lentamente prendendogli il suo telefono che mi sta porgendo e salvo il mio numero nella rubrica restituendoglielo. "Bene, a domani allora". Mi saluta allontanandosi e timidamente mi giro camminando fino a casa mia. Salgo le scale entrando in camera e mi lascio andare sul letto sospirando. È stata una lunga giornata.Sento il telefono vibrare in tasca e lo tolgo trovando un nuovo messaggio.
Sconosciuto: Amy sono Zayn, ti volevo dire che domani sera c'è una festa a casa di Niall e magari, se vuoi, potevamo andarci insieme. Nessun obbligo, solo un uscita da amici ;)
Salvo subito il numero e dopo aver letto il messaggio rifletto qualche minuto per la risposta.
Amy: Va bene, ci sarò.
Digito velocemente la risposta sorridendo. Al diavolo Louis e tutto ciò che gli riguarda. Zayn è tutto ciò che ho sognato fin'ora e finalmente è arrivata la mia occasione e non voglio sprecarla. D'ora in poi sarà tutto diverso.
FINE.
n/a
60 Days è ufficialmente finita.
C'è un ma eheheh
Siccome la storia tra Amy e Louis non è assolutamente finita così, ci sarà un sequel.
Sempre se lo volete ovvio hahaha
Intanto ringrazio tutte quante per i commenti e i voti che, anche se non tantissimi, mi hanno fatto più che piacere.
Un bacio a tutte e a presto. Ricordo che pubblicherò il sequel solo se lo volete xx-iris
STAI LEGGENDO
𝟼𝟶 𝙳𝚊𝚢𝚜 [𝚕.𝚝]
FanfictionIn cui un ragazzo cerca di conquistare la migliore amica di sua sorella restando però in incognito. "Mi piace una ragazza con cui però non ho alcuna possibilità... Ma comunque farò di tutto per riuscire a conquistarla". "Mi dispiace, ma magari qualc...