Disordine e Ordine

72 2 2
                                    

Avrei potuto descrivere la mia vita con una sola parola "Disordinata " ,

" Hai dimenticato le cuffie in cucina  " 

le parole di Vittoria la mia migliore amica mi diedero conferma di ciò che pensavo ero disordinata in tutto,

" Grazie sei la mia salvezza "

Vittoria era sempre stata bellissima sin da quando eravamo bambine i suoi capelli castano scuro le cadevano lunghi sulle spalle e la sua frangetta da sempre la contraddistingueva, per non parlare dei suoi occhioni marroni sembravano sempre cosi veri che a volte facevano spavento a chi non sapeva leggerci dentro
" Ah fermati treno, non è l'unica cosa che stai dimenticando "

, la guardai chiudere il pc era seduta sul divano nel soggiorno e sicuramente stava organizzando l'ennesima stagione del teatro dove lavorava

" Non ditemelo ha dimenticato quella cosa ?" una voce puntigliosa mi fece guardare subito verso il corridoio , e fu li che la vidi l'altra mia migliore amica Claudia anche lei era bellissima proprio come Vittoria aveva i capelli castani scuro un po' più corti e due occhi da cerbiatto 

" Sentite sono già in ritardo se dovete dirmi qualcosa fatelo ora " ,

" Strano di solito siamo noi quelle in ritardo "

, la porta dell'ingresso si apri  facendo comparire le altre due mie amiche sulla soglia, senza che neanche me ne rendessi conto

" L'hai dimenticato ?"

dissero in coro Margherita e Sabrina erano estremamente diverse viste insieme la prima era molto più alta aveva i capelli castani con dei riflessi biondi e gli occhi di un marrone scuro ed il viso un po' più tondo rispetto le altre. La seconda invece aveva i capelli biondi corti era più bassa e con due occhi di un castano molto chiaro
" La volete smettere, ditemi cosa ho dimenticato " ,

" Oggi è giovedì"

disse Vittoria prima di raggiungere le altre due che stavano sistemando le buste sul tavolo , mi sedetti sul bracciolo del divano

" Oh no non ditemelo ",

" Oh si è mezz'ora che te lo stiamo dicendo" ,    

" Come ho fatto a dimenticarmene ",

"Sei disordinata semplice "

disse Claudia prima di passarmi il giubbino

"E adesso? ", dissi mentre mi mordevo una pellicina dal pollice

" Adesso niente vai a lavoro e al tuo ritorno troverai la rosa sul mobile perché le tue migliori amiche ti conoscono bene "

abbracciai Vittoria felice di ciò che mi avevo detto

" Oh vi amo davvero tantissimo ", urlai felice

" Lo sappiamo"

le senti gridare in coro prima che potessi chiudermi la porta alle spalle.
Scesi di corsa in garage e presi la mia auto, io e le mie amiche vivevamo a Napoli la città più amata e odiata di tutte soprattutto per me che affrontavo il suo traffico tutte le mattine, nonostante le nostre famiglie vivessero al centro di Napoli noi avevamo deciso che volevamo essere indipendenti vivere da sole e farcela con le nostre forze eravamo andate a vivere in una viletta che la nonna di Claudia le aveva lasciato prima di morire non era grandissima ma era giusta per noi si trovava a Posillipo il quartiere più in di Napoli ma anche il più incasinato, le spese erano divise per noi cinque che per fortuna lavoravamo tutte.

Claudia era una commercialista di successo aveva aperto uno studio insieme al suo fidanzato dell'università Nicholas ,  Margherita invece lavorava come traduttrice di libri era l'unica di noi a lavorare da casa e il che era un bene per lei, si era sposata da un anno con il ragazzo più buono del mondo Roberto, il suo migliore amico di una vita.
Invece Vittoria e Sabrina lavoravano insieme, Sabrina truccava per il Teatro dove lavorava Vittoria che si occupava dell'organizzazione di qualsiasi cosa riguardasse quest'ultimo, ed io ero la solita incasinata lavoravo per un blog di moda, un azienda giovane ma fatta apposta per me, scrivere era tutto ciò che avevo amato da piccola e ne ero felice mi occupavo di scrivere gli articoli sul blog online che avevamo ed erano già tre anni che mi ero ritrovata in quella azienda. Quest'ultima mi aveva fatto conoscere delle persone stupende.

Persa nei miei pensieri non feci caso al telefono che stava squillando cosi attivai il bluetooth

" L'hai dimenticato ? " , alzai gli occhi al cielo

"Carlo non darmi anche tu il tormento sono state settimane pesanti " ,

" Lo sai vero che lo capirebbe " , sospirai

" Lo so " dissi per poi fare silenzio poco dopo,

Carlo era il mio migliore amico non che collega fidato era la persona più buona che conoscessi

" Sei ancora li ?" mi disse dopo non so quanto tempo 

" Si sono quasi fuori la redazione ",

" D'accordo ti aspetto al bar ",

staccai la chiamata e parcheggiai poco distante dal entrata, la redazione non era grandissima era un palazzo a due piani nella provincia di Caserta , al piano terra avevamo il bar e la mensa con la reception e poi al primo piano tutto ciò che riguardava l'amministrazione e la logistica, al secondo piano c'erano i nostri uffici eravamo una redazione piccola e ognuno svolgeva mansioni diverse,

" Eccola la più bella di Skyofcolours" , guardai la bellissima ragazza coi capelli castani che le arrivavano alle spalle e due occhioni dello stesso colore che mi veniva incontro

" Ciao ragazza della reception hai smesso di dire assurdità ?"

Alessandra era stata la prima persona che avevo conosciuto ed eravamo diventate inseparabili insieme a Lucia che si occupava della gestione dei social, non era in ufficio da un po' poiché aveva avuto un operazione all'appendicite

" Io sono d'accordo con Alessandra "

la voce di Carlo mi fece subito scattare nella sua direzione per abbracciarlo

" Allora questo succo ?", chiesi prontamente lui ci sorrise

" Te l'ho preso, io tieni "
mi passo il mio solito brik di succo alla pesca    

" Certo che vorrei davvero vederti bere un caffè" ,affermo la mia amica 

" Ale credimi se non vuoi che vomiti anche l'anima è meglio non farlo" ,

scoppiai a ridere e poi d'improvviso tutto si fermo ogni persona presente nella Hall scattò sull'attenti e io mi resi conto di chi stava per passare

" Elia "

senti dire in un sussurro dalla mia amica non mi girai a guardarlo sapevo già che sarebbe arrivato a salutare Carlo da li a poco

" Capo "

senti dire da quest'ultimo e prima ancora che potessi girarmi  il suo profumo di Muschio misto all' Ambra soffocò qualsiasi altro odore presente nell'aria   

" Oh no Capo proprio no, lo sai quello spetta a mio padre ",

" Buongiorno ",

poi aggiunse e sapevo che si stava rivolgendo a Alessandra e non a me lui non mi salutava mai mi guardava solo dall'alto verso il basso con quei suoi occhi azzurri come il mare che sembravano volessero sempre indagare a fondo, io ero tempesta ero uragano ero disordine Elia era la calma era il mare piatto senza onde.

Era uno dei proprietari della redazione, e si occupava della parte della logistica ma era uno dei pezzi grossi e per quanto io potessi provaci proprio non gli andavo giù

" Buongiorno Elia"

senti rispondere dopo poco dalla mia amica che si imbarazzava sempre nel vederlo, io invece ero li che continuavo a sorseggiare il mio succo pur sapendo che mi sarei dovuta girare, il capo era dietro di me e toccava a me salutarlo cosi buttai il brik nel contenitore alle spalle di Alessandra e mi girai i suoi occhi furono subito nei miei e distolsi lo sguardo concentrandomi a guardare  i suoi capelli un po' sbarazzini che erano tendenti a un castano chiaro, nonostante lo odiassi la sua bellezza era innegabile e diciamocelo mi sarebbe piaciuto tantissimo  passare la mano in quei capelli perfetti come lui.

" Buongiorno "

dissi con tutto il coraggio che mi rimaneva, poi lo sorpassai e mi diressi nel mio ufficio convivere con lui tutti i giorni risultava difficile non avevo mai capito il perché di tanto astio nei miei riguardi, tante volte mi aveva mandato delle frecciatine che non avevano ne capa e ne coda e io non potevo rispondere il che per un urgano come me era davvero un affronto.

Ma infondo si sa il mare calmo odia la tempesta.

Ἶρις ❤️‍🩹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora