Arcobaleno

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" Papà "  Elia sembrava contento di sentire suo padre il loro era un rapporto solido anche se forse Massimiliano si aspettava troppo dal figlio.

" Figliolo siete stati proprio bravi ad andarvene qualche giorno vedrai la stampa che articolo scriverà, le cose con Fabio si stanno sistemando " senti dire da Massimiliano che aveva un tono di voce molto alto

" Mi fa piacere "commento suo figlio senza dire altro

" Ci vediamo venerdì ricordati della serata di beneficenza " cavolo sapevo che c'era un tranello

" Ah si me ne ero dimenticato, salutami mamma "

" Tu salutami tua moglie " e poi stacco la chiamata

"Non dirmelo " annuncia mettendomi una mano sul viso

" Non lo farò " mi scosto la mano e torno a stringermi a se e potei sentire il suo rigonfiamento farsi sempre più evidentemente ma lui non sembrava a disagio non come me

" Giulio non sa quello che si è perso " porto il suo sguardo alla sua intimità con me sopra e io divenni rossa in viso , scesi subito da quella posizione

" Preparo il pranzo " dissi e poi lo senti ridere mentre scappavo di sotto.

" Ti amoooo " stavo urlando a Richard Gere in tv, avevamo tirato a sorte e avevo vinto io, il povero Elia era stato costretto a vedersi ufficiale e gentiluomo ed io ero appoggiata al suo petto riscaldata dal piumone, mi sembrava tutto così surreale stare lì così in quella bolla di calma con lui che mi teneva stretta

" So farlo anche io "

mi disse indicando la scena di lui che finalmente superava la prova più difficile, mi girai e lo vidi rubare una liquirizia a fragola dal sacchetto che avevo custodito

" Hai la febbre ?" gli poggiai una mano sulla fronte

" Sto bene perché ?" mi disse incuriosito

" Mi hai appena rubato una liquirizia a fragola" , ero davvero sorpresa da quel gesto Elia non mangiava mai cose così 

" Promemoria per mia moglie le amo " , mi portai una mano alla bocca

" Allora stanne sicuro che te ne comprerò un camion " lui giro il viso e mi guardo

" Lo faresti ?" avvicinai il mio viso al suo e feci toccare i nostri nasi

" Tutto per te " e cavolo ero sincera

" Non fare promesse della quale potresti pentirti "

" Sono seria Elia non sono pentita di niente da quando è iniziata questa giostra, pensavo sarebbe stato un disastro ma non mi sentivo così viva da quando Luana era con me "

quelle parole lo colpirono perché la sua espressione cambiò

" Sei seria ?" annuì e gli scostai un ciuffo dalla fronte

" Tu la tua famiglia tutto questo affetto mi fa sentire viva " mi accarezzò una guancia e poi mi strinse a se e continuammo a guardare quel film.

" E comunque sapevo scalarla anche io " sì ormai aveva preso una fissazione

" Ma smettila " gli diedi un colpo sul bicipite ma me ne penti subito
" Ahi " e poi subito scoppiammo a ridere, tutto quello mi faceva bene al cuore.

In quel posto il freddo ti entrava nelle ossa ma ne era valsa la pena avevo chiamato Fabio e mi ero fatta dire il primo negozio di liquirizie che c'era lì vicino, rubare le chiavi di Elia era stato facile le aveva lasciate sul comodino ed io per la prima volta mi ero svegliata per prima, era stata una tortura uscire da quel letto ma dovevo farlo lui era stato carino con me e aveva riparato il mio cuore anche se per poco. Per fortuna non nevicava più e Matilde aveva messo tutti i panni giusti in valigia infatti sembravo un uomo delle nevi avevo un maglioncino color crema e un pantalone felpato abbinato sopra, aveva messo in valigia anche vari capelli che adoravo, entrai in casa di corsa stando attenta ad non sbattere la porta mi incamminai in cucina dove mi prese un colpo.

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