Effetto clessidra

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" Fuori diluvia ", esclamò Elia, che stava sbirciando dal balcone.

Rimise le tende apposto e ritorno nel letto ,

" E fa anche freddo"   dissi aggiustandomi la coperta, lui mi agguanto per un fianco e mi abbraccio

" Prenderai l'influenza"  

" Non mi importa " , gli accarezzai una guancia

" Elia voglio parlare ", lui mi strinse più forte

" E' stato immaturo da parte mia reagire cosi a quello che avevi detto " ,

" Ho fatto lo stronzo e mi dispiace " ,

" No sei stato sincero, ma ha fatto male lo stesso ", lui fece segno di no con la testa

" Non era quello che volevo dire, ero nervoso Giulio mi provoca e io reagisco male " 

" Elia tu non volevi sposarmi lo ricordo bene il tuo no deciso" , lui appoggio una mano sulla mia gamba

" E davvero tu credi che il mio no era un no deciso ?" io annui,

" Pensavo ormai avessi capito come sono ", gli scostai un ciuffo dal volto

" Io non so più nulla ",

" Iris stai buttando via tutto da quando è tornato Giulio, stai cancellando quello che stiamo costruendo " ,

" Non è cosi " il mio tono divenne più duro e lui sembrò accorgersene

" Non è un rimprovero è solo una constatazione, forse tu non te ne rendi conto ma io si, guardaci ormai litighiamo solo da quando lui è qui e in questo momento dovremmo rimanere uniti ma è difficile per me", avvicinai la mia testa alla sua e feci scontrare le nostre fronti

" E pensi che per me sia facile ?" gli domandai nervosa

" Non sto dicendo questo, però è difficile capire cosa vuoi " ,

" Non è una scelta la mia lo sai ",

" No ti sto chiedendo di scegliere ti sto chiedendo di essere sincera con te stessa, di prendere una decisione. Qui non si tratta di me di Giulio, si tratta di te devi imparare a fare pace con ciò che è stato e ciò che sarà senza allontanare via tutti " ,  

sospirai Elia aveva ragione avevo avuto paura quella mattina a sentirlo parlare in quel mondo e non gli avevo dato il tempo e il modo di spiegarsi,

per me allontanare le persone era diventato facile ma forse era giunto il momento di provare a cambiare, Luana l'avrebbe voluto.

Gli diedi un leggero bacio sulla guancia

" Ci proverò te lo prometto " ,

" Sono sicuro che ci riuscirai "

poi fece scontrare i nostri nasi e io sorrisi a quel contatto, la mattinata con Giulio era stata bella ma quando ero con Elia io tornavo a respirare e questo qualcosa doveva pur significare,

"Ora dormi, hai ancora la febbre " annui e poi crollai in un sonno profondo.

" Ehi "

ero seduta al centro del letto e stavo scrivendo un articolo per il blog Giulio era appena entrato nella stanza

" Ehi " gli dissi invitandolo a sedersi sul letto

" Senti mi dispiace volevo passare del tempo con te e ho rovinato tutto ", gli accarezzai la mano e lui mi guardo il suo sguardo era triste

" Non è colpa tua, può succedere è passato del tempo e te ne sei dimenticato" ,

" Non doveva succedere, io ci tengo a te Iris " ,

" Lo so Giulio ed anche io ci tengo " ,

" Ma non mi ami ?",

" Giulio io non riesco ad amare nessuno che non sia Luana " , lui sospiro

" Ti aspetterò Iris per sempre ", poi si avvicino accosto le sue labbra alle mie e mi rubò un bacio;

Mi scostai a quel contatto: " Sei impazzito ?" domandai sorpresa, lui mi fisso stranito

" Scusami io.. " copri la bocca con la mano con un gesto di quasi sorpresa.

Poi successe l'impensabile: mi girai a guardare la porta ed Elia era li che ci fissava

" No Elia senti " lui non disse niente , girò le spalle e se ne andò.

Decisi di alzarmi, ma purtroppo ero ancora debole a causa della febbre e sentii girare la testa.

Allora Giulio mi mantenne per un fianco e io lo guardai malissimo: " Lo sapevi, sapevi che era li ? "

lui non disse nulla ma io lo conoscevo, ci stava sfidando Giulio voleva capire quanto il nostro legame era solido, non era cambiato affatto era venuto a seminare zizzania.

Elia aveva ragione, da quando era qui mi resi conto che ci stavamo allontanando e la colpa era mia: mi ancoravo al passato per la paura del presente e facendo così stavo perdendo la cosa migliore che mi fosse mai capitata.

Pensai a quel bacio rubato e mi resi conto che non avevo provato nulla, il mio cuore non aveva fatto neanche una capriola, mi scostai da Giulio e prima di seguire Elia di sotto mi girai a guardarlo:

" Non farlo mai più " gli dissi in tono arrabbiato, arricciando la fronte, poi corsi di sotto: dovevo parlare con mio marito.

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