•capìtulo diez•

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sento bussare alla finestra...avevo già intuito chi fosse...mi avvicino per aprire e, mi ritrovavo davanti Héctor che era ancora appeso al muretto vicino la finestra con l intento di entrare in camera mia
Héctor: 'ascolta, mi dispiace...sono stato uno stronzo...ti dispiace se entro?' dice disperatamente con un espressione mista di stanchezza e delusione, io senza dire niente mi posiziono in obliquo alla finestra facendogli segno di entrare, lui lo fa e si siede con calma sul letto, perciò decido di sedermi accanto a lui pretendendo delle spiegazioni,
è rimasto lì seduto a fissare il pavimento come stesse cercando le parole giuste e finalmente, un po' esitante, apre bocca girandosi verso di me guardandomi con attenzione
Héctor: 'allora, sono stato una merda, ti ho trattata da schifo, sia te che Marc...il fatto è che non sono bravo con le scuse..cercherò di essere il più sincero possibile, innanzitutto io non sono gentile con te per lo scopo di portarti a letto o qualsiasi altra cosa, e non voglio che la pensi così, non ho mai avuto una ragazza, può sembrarti strano ma...è così, ho molte ragazze che mi vengono dietro ma non significa che io sia un donnaiolo..anche io sono vergine, e ho paura di essere giudicato dai miei amici per questo, dato che sono tutti "liberi" e sopratutto che un giorno ti potessi stancare di me e andare da Marc...è già successo in passato, per questo io e lui litighiamo spesso per queste cose.'
aveva uno sguardo da bambino, come se fosse tornato indietro nel tempo, non si era mai aperto così tanto con me, dal primo giorno che lo vidi si comportò sempre come se fosse Dio sceso in terra...ma adesso sembra essere tutt altra persona, io gli sorrido dopo quelle confessioni e lo bacio dolcemente sulle labbra, sarei rimasta così per anni mi sentivo leggera con lui,
il bacio era sempre più intenso, lo volevo, lo
spingo lentamente fino a farlo appoggiare con la schiena alla testiera del letto mettendomi a cavalcioni su di lui, proprio come avevo fatto in piscina, amavo sentirlo eccitarsi sotto di me e avere il controllo di tutto, sopratutto adesso che so che non è mai andato oltre il bacio... mentre ci baciamo lo sento sempre più voglioso, gli bacio ogni singolo angolo del suo collo e lo sento ansimare più volte come se non riuscisse più a trattenere i gemiti,
gli accarezzo il membro che stava quasi per esplodere nei jeans e lui sembra essere davvero sul punto di venire, mi abbassa le bretelle della canotta facendola scivolare giù sui miei fianchi iniziando a succhiarmi un seno, non ero mai stata così eccitata, ma subito dopo aver realizzato che mi stava vedendo senza reggiseno mi viene un blocco e d istinto mi alzo e mi allontano, lui mi guarda confuso ma allo stesso tempo preoccupato
Héctor: 'scusa..non volevo l ho fatto senza pensarci e-'
T/N: 'no non preoccuparti...ascolta mia madre è in casa potrebbe sentirci...'
Héctor: 'si adesso vado...scusami ancora mi sono lasciato un po' troppo andare' risponde con tono dispiaciuto come se avesse appena ucciso qualcuno e io sentendomi in colpa lo bacio come se fosse la soluzione per tranquillizzarlo, lui si allontana capendo che quel bacio significava che andava tutto bene e mi sorride come non ha mai fatto, esce dalla finestra senza dire altro e io lo saluto solo con lo sguardo.
Dopodiché vado a dormire, stranamente mi era venuto sonno, forse perché ero più tranquilla, ma allo stesso tempo avevo paura che potessero risuccedere episodi come quello di stamattina...a quanto pare è una persona che sbaglia un po' troppe volte pretendendo di essere perdonato, è una persona molto impulsiva e molte volte agisce senza pensare, ma per adesso non voglio pensare a quello che potrebbe eventualmente succedere...

È mattina, sono passati un po' di giorni da quando si è scusato, per adesso non ci sono stati litigi fortunatamente, comunque mi alzo dal letto mi lavo e mi trucco con giusto 2 prodotti e poi ritorno in camere per decidere
cosa indossare

decido di mettermi quindi un jeans attillato bianco e una maglietta sempre bianca, scendo in cucina sapendo di essere in ritardo con l intento di mangiare e, come già succedeva da un po' di mattine, c'è Héctor che mi aspetta di sotto scherzando co...

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decido di mettermi quindi un jeans attillato bianco e una maglietta sempre bianca, scendo in cucina sapendo di essere in ritardo con l intento di mangiare e, come già succedeva da un po' di mattine, c'è Héctor che mi aspetta di sotto scherzando con mia madre, con in mano una busta di un bar,
Héctor: 'buongiorno...ci metti sempre così tanto? comunque ti ho comprato il cornetto al bar, con la marmellata "gialla" come la chiami tu' dice ridendo, io lo ringrazio con un bacio a stampo veloce ma che nella mia testa duró 2 generazioni e mia madre a quella scena sorride nostalgica, dopodiché la salutiamo e usciamo di casa per andare a scuola,
T/N: 'scusa, mia madre quando inizia a parlare non si spegne più' mi scuso un po' imbarazzata, lui ridacchia e mi guarda fisso negli occhi
Héctor: 'mi piace tua mamma...è simile alla
mia, secondo me andrebbero d accordo' dopo ciò gli sorrido
T/N: 'ehy ma come mai non mi hai ancora presentata ai tuoi..?'
lo vedo un po' in difficoltà, come se non volesse rispondere a quella domanda, perciò inizia a guardare in tutte le direzione sperando di trovare scritta la risposta su qualche parete dei palazzi,
Héctor: 'ecco...non te l ho chiesto prima perché non volevo andare troppo di fretta..'
T/N: 'davvero..?' chiedo guardandolo seria sapendo benissimo che non riusciva a mentire quando lo guardavano negli occhi,
Héctor: 'mio fratello è un coglione' dice con tono di arresa abbassando
velocemente la testa in basso mentre calciava un sassolino
T/N: 'che intendi dire?'
Héctor: 'niente...solo che ha troppe manie di protagonismo e che scherza troppo anche nei momenti meno opportuni'
T/N: 'e questa dovrebbe essere una scusa valida?'
Héctor: 'non mi credi?' faccio no con la testa sorridendo con faccia da sfida
Héctor: 'd accordo, allora oggi verrai a pranzo da me, e ti faro vedere che inizierà a darti fastidio fino a diventare insopportabile, e inizierà a provarci con te pur sapendo benissimo che stai con me solo per "scherzare"' dice lui soddisfatto
T/N: 'sono abituata alle avance dei ragazzi, poi non penso che si comporti da maiale in presenza dei genitori', dico un po' esitante e lui mi fa l occhiolino sorridendo maliziosamente come per dire "vedrai",
finalmente entriamo in classe e facciamo lezione, pranziamo tutto molto tranquillo e poi torniamo a casa,
Héctor mi accompagna fin sotto il porticato e mi bacia pretendendo di continuare all infinito, infatti inizia a viaggiare per tutto il mio corpo con le mani e a strusciarsi contro la mia intimità, impazzisco ogni volta che lo faceva, lo avrei fatto senza problemi anche lì fuori casa mia ma mia madre ci vede dalla finestra e tossisce rumorosamente, lui si stacca in fretta
guardandola imbarazzato, poi rivolge di nuovo la sua attenzione su di me
Héctor: 'bene allora...ci vediamo tra poco, mettiti qualcosa di rosso' mi fa l occhiolino e io alzo gli occhi al cielo ma con un sorrisetto stampato in faccia ed entro in casa.
{un po' portino mi dispiace:(}

complicado~Héctor Fort x T/N (italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora