•capìtulo veintitrés•

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entriamo nel locale e una vampata di calore mi oltrepassa il corpo, ci sono abbastanza tavoli pieni, altri invece soltanto con delle borse e giubbotti poggiati sopra, subito ci viene incontro un gruppo di ragazze esaltate che chiedono vari autografi e foto, Kenan ovviamente le accontenta gentilmente, ma a quanto pare alcune di loro approfittano della sua disponibilità per cercare un po' di contatto fisico, troppo ravvicinato per i miei gusti, prendo da parte le mia amiche e ci allontaniamo un secondo da quel casino,
T/N: 'allora, dov è il tavolo con la squadra?' chiedo a voce altra, quasi urlando,
Ester: 'dovrebbe essere quello lì in fondo' dice indicando il tavolo dove si intravedevano i ragazzi che brindavano, vestiti tutti molto eleganti, non credevo fosse davvero una cosa seria, mi giro verso Camila, fino ad adesso non aveva spicciato parola mi sembrava strano, noto che ha un espressione disgustata, è una tipa molto espressiva...
T/N: 'Cami che hai?' le chiedo curiosa
Camila: 'chi è quella stronza appiccicata a mio fratello?!' chiede lei furiosa mentre si sventolava una mano in faccia per il caldo
T/N: 've ne avevo parlato, è la ragazza con cui è stato quando ci eravamo lasciati...'
Camila: 'beh adesso mi sembra che le cose si siano risolte tra voi due, allora perché lei è ancora qui?'
io alzo gli occhi al cielo sospirando, mentre Ester rideva sotto i baffi,

poco dopo ci raggiunge Kenan, che cercava di scansare le migliaia di persone che erano al centro della sala, rimango impalata davanti quella scena, non mi ero mai resa conto che fosse così tanto alto rispetto alla media normale dei ragazzi,
Kenan: 'eccomi, scusate se vi ho lasciate così ma....'
Camila: 'si non ti preoccupare, anche se siamo delle comuni mortali capiamo che i paparazzi hanno la precedenza' io e Ester scoppiamo a ridere, ma credo proprio che lui non abbia capito la battuta visto che la sua faccia muta in un espressione preoccupata,
Ester: 'sta scherzando....'
lo sento fare un sospiro di sollievo e sorrido a quel gesto, mi è sempre piaciuta la sua innocenza, e il suo modo così spontaneo di scusarsi anche per cose senza senso, era un ragazzo puro, trasparente e soprattutto maturo,

con la coda dell occhio noto Héctor che mi stava fissando già da un po', mi guardava disperato come se stesse chiedendo aiuto, difatti di fronte a lui c era una coppia di signori, abbastanza eleganti e raffinati, con ovviamente la sua "ragazza" che stringeva a sè,
Ester: 't/n, andiamo a prendere posto?...' mi chiede un po' esitante con occhi dispiaciuti
Camila: 'infatti, e poi smettila di fissarli!' dice dandomi una leggera spinta, io annuisco un po'malinconica pensando al fatto che sarei dovuta stare nel tavolo con Adela e i suoi genitori conviti che Héctor stia ancora con lei,
ripenso per un momento a quel messaggio di Héctor che mi aveva fatto venire le farfalle nello stomaco, e mi chiedo se me l avesse scritto giusto per oppure se davvero voleva vedermi....di certo adesso non potevo andare lì, e rubarmelo mentre stava conversando con quella gente...
sposto lo sguardo puntando l attenzione su Kenan che subito mi fa un sorriso preoccupato
T/N: 'Ken, noi....andiamo al tavolo con la squadra...'
Kenan: 'certo, se ti va di parlare non farti problemi a venire al nostro, sei sempre la benvenuta' mi dice rassicurandomi, prendendomi la mano e accarezzandola, Ester si scioglie a quella scena e mima con le labbra un "awww", seguita subito dopo dalla risata di Camila, non molto affettuosa, teoricamente non lo sono neanche io, non ho mai amato le cose sdolcinate, o l affetto fisico in generale, ma con lui le emozioni che provavo erano totalmente diverse,

proprio quando stava per lasciarmi la presa, mi sento un braccio cingermi il collo,
Héctor: 'buonasera, come sta andando la serata?' chiede con un sorriso beffardo, riferendosi a Kenan,  che lui lo guarda leggermente confuso,
Kenan: 'veramente siamo arrivati tipo da...5 minuti...'
Héctor: 'bevuto qualcosa?'
Kenan: 'in realtà sono astem-'
Héctor: 'possiamo offrirti-offrirvi qualcosa dal nostro tavolo?'
lo stava bombardando di domande, probabilmente era sotto pressione, era una situazione che non reggevo neanche io, non immagino lui che era decisamente  più geloso di me...
notando quella situazione decido di interrompere l interrogatorio,
T/N: 'se avranno bisogno di qualcosa di certo non si faranno problemi a chiedere, e poi penso che il cameriere non abbia preferenze nel portare...insomma...qualsiasi cosa portino i camerieri in questo posto...' dico un po' a disagio, mentre le ragazze non trattenevano più le risate,

ci raggiunge anche Yamal, che si mette di fianco Héctor porgendo la mano all avversario,
Yamal: 'ciao, mi fa piacere incontrati' ammette con un sorriso sincero che Kenan ricambia senza pensarci due volte
Kenan: 'ciao, anche a me fa molto piacere'
Yamal: 'quindi sei tu l accompagnatore di t/n?' chiede con una risatina a denti stretti, ma interviene subito Héctor
Héctor: 'perché cosa te lo farebbe pensare?' dice tutto d un fiato
Yamal: 'se tu sei venuto con Adela sicuramente anche lei sarà venuta con qualcun...' subito si blocca vedendo la mandibola di Héctor contorcersi
Yamal: 'io e Ester... andiamo a prendere qualcosa da...bere....' dice pentendosi della sua stessa risposta, subito la tira per il braccio allontanandosi da noi,

ma ecco che a prendere il suo posto arriva l ultima persona che avrei voluto incontrare facci a faccia questa sera,
Adela: ciao ragazzi, come sta procedendo la festa?'
al solo suono della sua voce mi vengono i brividi su tutta la schiena,
T/N: 'bene, ci stavamo giusto salutando, siamo appena arrivati...'
Adela: 'ahh davvero? quindi immagino che tu abbia trovato un rimpiazzo abbastava velocemente' dice voltandosi in direzione di Héctor, per pori rigirasti velocemente dopo qualche istante, tornando a guardarmi, sente sussultare Camila da dietro, probabilmente era più irritata di me,
T/N: 'il rimpiazzo fino a prova contraria sei tu, lui è soltanto un amico intimo che si è offerto di accompagnarci dato che eravamo a piedi'
dico seria senza staccare gli occhi dalle sue pupille
Adela: 'certo io il rimpiazzo....come no...beh comunque noi andiamo, anche lei è nel tavolo con noi?' sento sussurrare nell orecchio di Héctor l ultima frase, lui di sfuggita mi guarda, per poi concentrasi di nuovo sulla ragazza e risponde poco convito
Héctor: 'si...non vedo perché non dovrebbe...'
lei alza gli occhi al cielo per poi prenderlo per il braccio e portarlo in disparte, senza salutarci o nulla di simile...da lontano li vedo gesticolare parecchio,
Kenan: 'io...vado dai ragazzi, se ti serve qualcosa...qualsiasi cosa ci sono...' mi dice mostrandomi quelle fossette dolcissime per poi baciarmi una guancia, gesto che speravo con tutta me stessa avesse visto anche Héctor, poi si gira e se ne va.
{ecco qui il capitolo, dopo qualche giorno ce l ho fatta a scriverlo, purtroppo sono carica di compiti in questi giorni, quindi non so se riuscirò a pubblicare ogni giorno, comunque stavo pensando di iniziare a scrivere capitoli più corti, in modo tale da poterne fare di più, fatemi sapere se siete d accordo🫶🏻}

complicado~Héctor Fort x T/N (italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora