chapter fourteen

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Erano le 10:00 di un sabato mattina

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Erano le 10:00 di un sabato mattina.
Mi svegliai piuttosto strana; non ricordavo per niente cosa fosse successo la sera precedente.
Mi alzai dal letto con le gambe che mi facevano male.
Andai in bagno, e mi guardai allo specchio; ero spaventosa.
I miei capelli erano arruffati, il trucco era sceso - molto probabilmente avevo macchiato anche il cuscino di mascara -.
Mi passai una mano tra i capelli, e decisi che più tardi avrei fatto lo shampoo.
Mi struccai con quel poco trucco che era rimasto, e uscì dal bagno.
Mi rivolsi un ultimo sguardo allo specchio, solo per vedere in che condizioni pessime ero - facevo schifo -.
Scesi giù un cucina, dove trovai mia madre seduta sulla sedia del tavolo da cucina, con indosso gli occhiali da vista e una rivista in mano.
Alla sua destra aveva una tazza fumante di - presumo - caffè.
Quando spostai lo sguardo alla sua destra, vidi Eva.
Che cosa ci faceva lì?
<Buongiorno> farfugliai sbadigliando, mentre andai nella direzione di mia madre.
Le lasciai un bacio sulla guancia, mentre ad Eva le rivolsi uno sguardo confuso.
<Buongiorno a te, tesoro> mi rivolse uno sguardo abbastanza preoccupato mia madre, mentre Eva si limitava a guardarmi pensierosa, con una mano a sorreggere il mento.
<Cosa c'è?> chiesi, mentre davo loro le spalle per potermi preparare un caffè.
<Stai bene?> mi chiese Eva guardandomi.
Mi girai per poterla guardare, e mi accorsi che si era alzata, e che si avvicinava a me con le sopracciglia aggrottate.
<Si, perchè me lo chiedi?> le chiesi confusa.
Lei sospirò.
<Non ricordi proprio nulla?> mi chiese speranzosa.
<Mi spiace, no> alzai le spalle.
Lei mi guardò, prima di sospirare per la seconda volta.
<Ieri sera, quando siamo uscite, siamo andate a quel locale. Ricordi?>
Mi limitai ad annuire distrattamente, mentre alzai le punte dei piedi per raggiungere la credenza per prendere una tazza.
La presi, e ci versai all'interno il caffè.
<Ecco.. lì è successa una cosa> proseguì.
Le lanciai uno sguardo di sottecchi.
Presi una sorsata di caffè ma, me ne pentì subito dopo - era ancora caldo -.
<Quando quel cameriere ti ha dato quella bevanda alcolica, hai incominciato a non sentirti molto bene> disse, mentre incrociava le braccia sotto al seno stringendosi nelle spalle. <Poi, quando siamo uscite fuori dal locale, bè, dopo un pò sei svenuta fra le mie braccia>
Sgranai gli occhi.
Davvero era successo tutto questo ieri?
<Se te lo stai chiedendo, si, è successo per davvero tutto questo> mi precedette lei, sapendo forse che glielo stavo per chiedere. <ieri> aggiunse.
Mi passai una mano sulla faccia frustrata.
<Porca miseria> mi lasciai andare ad una imprecazione a bassa voce.
Bevvi l'ultimo sorso di caffè, poi lo poggia all'interno del lavandino.
Mi sedetti sulla sedia, dove poco fa sedeva mia madre.
Poggiai entrambe le mani ai lati delle guance, poggiando i gomiti sul tavolo.
<Non pensarci adesso> Eva mi passò una mano sul ginocchio, guardandomi dolcemente.
<Come posso non pensarci?> le chiesi voltandomi verso di lei.
<So che è difficile Sher, ma provaci almeno..>
Mi fece appoggiare con la testa sulla sua spalla, mentre io chiusi gli occhi.










Erano le nove di sera.
Eva se ne era andata da, più o meno, due ore fa; aveva un appuntamento con un certo Federico.
Io rimasi da sola in casa, dato che mia madre era andata al lavoro.
Indossai pigiama, calzini caldi, ciabatte, chignon disordinato e i miei occhiali da vista; diciamo che ero pronta per una perfetta ragazza casalinga.
Mi chiusi nella mia stanza, mettendomi sotto le coperte.
Avevo ancora la testa indolenzita per la serata precedente.
Sperando solamente che quel ragazzo di ieri non avesse messo della droga nel mio cocktail alcolico.
Sospirando, poggiai la testa sul cuscino; non feci neanche in tempo a chiudere gli occhi per potermi rilassare, che bussarono al campanello.
Aprì un occhio confusa; allungai un braccio verso il comodino, e presi il mio cellulare.
Erano solo le nove, chi poteva mai essere a quest'ora?
Mia madre era impossibile, dato che torna a casa sempre tardi; Eva non poteva essere perchè era uscita con quel Federico.
Pensai ad una sola persona.
Filippo.
Ma non poteva essere lui.
Mi alzai controvoglia dal mio letto comodissimo; aprì la porta della mia stanza e scesi giù.
<Chi è?> chiesi prima di raggiungere la porta.
Silenzio.
Decisi di aprire la porta, non trovando però, nessuno.
Alzai le spalle, e prima di chiudere la porta, una figura arrivò di fronte a me, facendomi sobbalzare.
<Uh signore!> mi portai una mano al petto, mentre Filippo se la rideva. <Mi hai fatto spaventare!> lo rimproverai, dandogli un piccolo schiaffetto sul petto.
<Ma sei scemo?> gli chiesi facendogli segno di entrare in casa.
<No, sono Filippo> sorrise beffardamente, mentre mi sorpassava per entrare in casa.
Alzai gli occhi al cielo sorridendo.
Mi chiusi la porta alle mie spalle.
<Ah ah ah, che spiritoso> lo raggiunsi.
Nel frattempo lui era rimasto fermo al centro della stanza guardandomi.
<Come stai?> mi chiese infine, incrociando le braccia sul petto.
Rilasciai un sospiro, sedendomi sul divano.
<Stanca> abbassai lo sgaurdo <e strana>
Lui sospirò, e si sedette di fianco a me sul divano.
Mi guardò, mentre con il pollice mi alzava il mento.
Incrociai i suoi occhi verdi, profondi; erano bellissimi.
Solo adesso mi resi conto che indossava solo una semplice maglia bianca, e nei pantaloni della tuta.
Attraverso la maglia si poteva intravedere il suo tatuaggio del serpente.
Sorrisi.
<Perchè sorridi?> mi chiese guardandomi, mentre mi scrutava pensieroso e preoccupato.
Mi strinsi nelle spalle, ritornando con lo sguardo su di lui.
<Sei stanca?> mi chiese dopo un pò.
<Abbastanza, si> annuì con il capo.
Allora lui si tolse dapprima le scarpe, poi si distese sul divano, trascinandomi con sè; finì con la testa poggiata sul suo petto.
Chiusi gli occhi, mentre lui mi carezzava i capelli dolcemente con una mano.
<Buonanotte, piccolina> sentì sussurrare, lasciandomi un bacio tra i capelli, prima di cadere in un sonno profondo.




















Angolo autrice:
buonasera bellissimi! finalmente ho pubblicato il quattordicesimo capitolo!
che ne dite? vi piace?
stavo pensando di creare un account Instagram, dove poi vi parlo della storia, pubblicando degli spoiler (solo se vi va)
fatemelo sapere nei commenti!
baci baci
ari 🧚🏼‍♀️

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