chapter twelve

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Salto temporale
Due mesi dopo

<Non lo so Jole>
Ci trovammo in salotto, a casa di Jolanda, con una tazza di caffè tra le mani.
<Ci hai provato almeno?> mi chiese lei, bevendo il suo caffè.
Scossi la testa in segno di negazione.
<Ho un idea> posò la sua tazza sul tavolino di fronte a noi <oggi pomeriggio scendiamo, e andiamo a comprare il test> concluse, guardandomi.
Sospirando, acconsentì alla sua richiesta.








Nel tardo pomeriggio, io e Jolanda andammo a comprare il test.
Era passato un mese da quando io e Filippo avevamo fatto l'amore, ed erano passati due mesi da quando ci eravamo messi insieme.
Tra pochi giorni sarebbe iniziato il tour per l'Arena di Verona - ed io non vedevo l'ora. -
Io e Jolanda tornammo a casa venti minuti dopo.
<Ok, ora tu fai il test, io ti aspetto qui in salotto>
<Va bene>
Sospirando, mi chiusi in bagno.
Aprì la scatolina contenente il test, ci feci pipì sopra e aspettai i cinque minuti.
I cinque minuti più lunghi di tutta la mia vita.
Non passavano mai.
La mia gamba non smetteva di tremare.

Guardai l'orologio, le 18:45; i cinque minuti erano passati.
Feci un respiro profondo.
Mi alzai dalla tavoletta del bagno, e mi avvicinai al test.
Lo preso tra le mie mani tremanti.
<Jole!> aprendo la porta, la chiamai affacciandomi fuori.
<Dimmi tutto> mi raggiunse quasi correndo.
<Io non ce la faccio da sola> le dissi, indicando con un cenno del mento il test nella mia mano sinistra.
<Lo guardiamo insieme?> propose, sorridendomi apprensiva.
<Va bene> annuì.
Lo girai molto lentamente, chiudendo gli occhi.
<Guarda prima tu, ti prego> la pregai.
<Va bene>
Voltai la faccia dall'altro lato, aprendo gli occhi.
<Allora? Cosa è uscito?> le chiesi mordendomi il labbro inferiore.
Lei non rispose, così voltai il capo verso la sua direzione.
Stava sorridendo.
E da lì capì tutto.
Abbassai lo sguardo sul test, vedendo che era spuntate due linee rosse.
Ero incinta.
<Oh mio dio> mi portai una mano alla bocca, incredula.
La guardai con le lacrime agli occhi.
<Sono così felice per te tesoro> mi abbracciò felice, carezzandomi i capelli con dolcezza.
<E adesso come glielo dico a Filippo?> domandai più a me stessa che a lei, staccandomi dall'abbraccio.
<Stasera vieni a cenare da noi, prendi l'occasione dirglielo qui> propose lei, asciugandomi le lacrime dalle guancie.
<Va bene> sorrisi tra le lacrime.















Angolo autrice:
buonasera amoriii, come state? Spero bene!
Sorpresa! Ve lo aspettavate? 💕
baci baci,
la vostra ari 🧚🏼‍♀️

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