Sherlin, ragazza di 25 anni, è una cantante di successo nel mondo della musica in quasi tutto il mondo italiano. Il suo primo e vero "concerto", è stato all'età di 15 anni sul palco della sua stessa città dove lei è nata. Partecipando al Festival di...
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li voglio anche io quei fiori
ma te ce li hai già ...
embè? li voglio da te
vieniteli a prendere allora
sei seria?
no 😘
antipatica 😒
si si, lo so che mi vuoi bene in fondo ammettilo
no 😌
antipatico 😒
hahahah
ma che minchia ti ridi?
non si dicono le parolaccie signorinella 😝
dico quello che mi pare
come siamo scontrose questa mattina hai il ciclo per caso?
FILIPPO
Sherlin
... e comunque no, non ho il ciclo
ah, meno male
😒 visualizzato
Mi ritrovai nel nulla a sorridere a quei scambi di messaggi. Dopo un pò sentì bussare alla mia porta; inarcai un sopracciglio. Non poteva essere lui. Andai ad aprire, e invece mi ritrovai davanti proprio lui. <Che ci fai qui?> gli chiesi <Mi devi dei fiori o sbaglio?> mi chiese lui invece, alludendo al messaggio scambiato pochi minuti fa. <Ma sei serio?> domandai sconvolta <Non penserai mai che io ti dia i miei fiori?> <Mhh...> fece finta di pensare, portandosi una mano sotto al mento. <si> concluse. Mi lasciai andare ad una risata, portandomi le braccia sotto il seno. <Tu sei fuori> dissi, guardandolo di traverso. <Se non lo farai tu..> lasciò per un momento la frase in sospeso <lo farò io> sorrise. <Ah certo> sbuffai una risata <E come pensi di fare, eh?> lo sfidai con lo sguardo. Lui alzò le spalle, sorridendomi. <
Non ne ho idea, sai? Però potrei fare una cosa..> Non riuscì neanche a parlare che me lo ritrovai addosso; mi stava facendo il solletico.. Ma davvero? <No, no Filippo!> mi accartocciai su me stessa. <Smettila!> risi. <La smetto solo se mi dai una rosa. Una sola> disse ridendo anche lui, continuando però, a torturami con il solletico. <Va bene, va bene!> mi arresi. <Ti regalo una rosa> ci tenni a precisare. Finalmente lui smise quella tortura orrenda. Sospirai sollevata; andai a prendere le rose, anzi, la rosa. Gliela porsi, e lui mi guardò; lo guardai interrogativa. <Che c'è? Non la vuoi più?> Senza parlare, la prese sorridendo vittorioso.