chapter seven

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10 Febbraio

Oggi era il grande giorno; la finale del festival

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Oggi era il grande giorno; la finale del festival.
Da una parte non vedevo l'ora finisse, così avrei potuto riposarmi, mentre dall'altra no; insomma, avrei dovuto "lasciare" tutte queste persone fantastiche che avevo conosciuto in questi giorni, e un pò mi dispiaceva.

Ero in bagno a cambiarmi - applicando sulle labbra un rossetto nude -, quando qualcuno bussò alla porta.
Sbuffai, riponendo il rossetto nella pochette.
<Arrivo!> urlai per farmi sentire; andai ad aprire, e mi ritrovai di fronte Filippo.
<Ei> mi salutò lui, accennando un sorriso.
<Ciao!> lo salutai di rimando <Hai bisogno di qualcosa?>
<Veramente no> fece spallucce <Volevo solo passare qui da te per sapere come stavi>
Sorrisi.
In effetti, ieri non ero stata molto bene, e lui, bè, diciamo che in un certo senso si era preso "cura" di me.
Sorrisi a quel ricordo.

Ieri

<Hai spaccato amore!> Nina venne verso di me abbracciandomi forte.
<E perché tu no? Mi hai fatta piangere!> esclamai, ricambiando il dolce abbraccio.
Rise.
<Noi andiamo a farci un giro, vi va di venire con noi?> nella conversazione si intromise Emma, circondando un braccio sulle nostre spalle.
<Io passo> risposi <Non sto tanto bene sinceramente>
<Cos'hai?> mi chiese preoccupata Angelina
<Non saprei> mi portai le dita alle tempie <È come se, avessi dei giramenti di testa ma.. nulla di che> scrollai le spalle, staccando le mani dalle tempie e guardando loro sorridendo, cercando di farle tranquillizzare.
<Si vede che non stai bene Sher, hai il viso pallido>
Angelina portò le sue mani sulle mie guancie, poi posò le labbra sulla mia fronte per testare se effettivamente avessi la febbre.
<Be, in effetti scotti> annuì alle sue stesse parole.
<Ci mancava solo questa> sbuffai, alzando gli occhi al cielo.
<Adesso tu> mi puntò un dito contro Emma <te ne vai in stanza, e ti riposi> disse con tono da rimprovero, come se fosse mia madre.
Risi
<Va bene> sorrisi loro <Allora io vado, divertitevi eh, mi raccomando!>
Le salutai, e ritornai in stanza.
Erano ormai le due di notte; tutti erano fuori a festeggiare, o semplicemente erano chiusi nelle loro stanze - come me.
Indossai il pigiama, e andai in bagno per potermi struccare; presi lo struccante, e lo passai per tutto il viso.
Mi sciaquai la faccia con acqua fredda e poi presi l'asciugamano e me la passai sul viso.
La riposi dov'era prima, e uscì dal bagno.
Ero pronta per mettermi sotto alle coperte, quando sentì bussare alla porta.
Inarcai un sopracciglio; dissi un debole "arrivo", e mi avviai verso quest'ultima.
Aprì la porta, e mi trovai davanti Filippo.
<Fil> sussurrai <Cosa ci fai qui?>
<Mi hanno detto che non stavi bene, così sono passato da te> mi guardò con la faccia preoccupata <e passare del tempo con te> aggiunse
Sorrisi debolmente, intenerita da quelle sue parole.
<Ti ringrazio Fil, non dovevi> mi feci di lato per poterlo far passare; così lui non se lo fece ripetere due volte ed entrò dentro.
Chiusi la porta alle mie spalle.
Mi avvicinai al letto e mi ci sedetti sopra; lui fece lo stesso.
Restammo in silenzio per un tempo indefinito, quando lui non decise di parlare per primo.
<Allora, come stai?> mi chiese, guardandomi negli occhi.
<Bè, mentirei se ti dicessi che sto bene> risi
Lui però non rise, rimase con l'espressione seria sul volto.
Smisi allora di ridere, abbassando lo sguardo.
<Prima, ho avuto un giramento di testa> iniziai <Forse è dovuto allo stress, o a qualcos'altro>
<Hai mangiato?>
<Come?> chiesi confusa, guardandolo.
<Ti ho chiesto se avessi mangiato> ripetè
Rimasi in silenzio, abbassando la testa.
<Sherlin> disse con tono da rimprovero.
<Non avevo fame ok?>
Risultai un pò brusca, perchè lui si alzò e andò verso la finestra.
<Fil..> lo richiamai piano, avvicinandomi a lui
Lui si girò a guardarmi.
Mi persi in quegli occhi; così verdi e immensi.
<Dovevi mangiare qualcosa Sher> mi disse, portando le mani sulle mie guancie, accarezzandomele con i pollici.
Sorrisi chiudendo gli occhi, beandomi di quel tocco così delicato.
Inclinai di poco lo sguardo riaprendo gli occhi, giusto per rimanere a contatto con i suoi occhi; ero poco più bassa di lui, gli arrivavo a malapena alla spalla.
<Hai sonno?> mi chiese dopo un pò.
Annuì con il capo.
Allora lui non se lo fece ripetere due volte, e mi accompagnò a letto; gli feci spazio nel letto.
Lui accolse quella richiesta, e si stese accanto a me.
Mi girai su un fianco per poterlo guardare bene in faccia.
<Perchè mi guardi così?> chiese ridendo.
Alzai le spalle.
<Non posso guardarti?>
Sorrise.
<Dai, adesso dormi. Sei stanca, e non dirmi di no perché si vede> mi puntò un dito contro facendomi ridere.
<Va bene va bene> risi.
Mi misi sotto le coperte; nel frattempo lui mi avvolse tra le sue braccia.
Poggia una mano sul suo petto, e solo adesso mi accorsi che aveva solo una maglietta bianca - in cui si poteva intravedere il suo tatuaggio a forma di serpente - e i pantaloni della tuta.
Insieme alla mano, poggiai anche la testa sul suo petto; lui mi passò una mano tra i miei capelli mori, facendomi rilassare.
<Buonanotte piccina> mi lasciò prima un bacio tra i capelli, poi uno sul naso.
Sorrisi; si stava bene tra le sue braccia.

Oggi

<Meglio, grazie> sorrisi
<Vieni qui, dai> allargò le braccia, dove io mi ci fiondai al suo interno.
Mi lasciò un dolce bacio tra i miei capelli, facendomi sorridere.






Continua...







Angolo autrice:
ok, devo ammettere che questo capitolo mi piace molto! ci vediamo domani con il prossimo capitolo!
baci baci
ari 🧚🏼‍♀️

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