Salto temporale
Il giorno del tour di Filippo era iniziato.
Io avevo dovuto interrompere i miei, di tour, dato che ero in gravidanza.
Non vedevo l'ora di partorire, almeno così sarei ritornata a cantare.<Filippo, sto bene tranquillo>
Quel giorno, mi trovavo a casa di Jolanda; avevo avuto un capogiro, colpa della gravidanza.
<No, non stai bene Sherlin> mi disse lui, con tono da rimprovero.
Mi fece sedere sul divano, con molta calma, inginocchiandosi di fronte a me.
Passò una mano sulla mia pancia, accarezzandola.
<Fil..> sussurrai, guardando un punto bel preciso del divano.
Lui seguì il mio sguardo; c'era una macchia, sopra di esso.
<Cazzo Sher> si alzò di scatto, passandosi una mano tra i capelli biondi/mori.
<Mi si sono rotte le acque..> passai una mano sulla pancia, sorreggendola.
<Dobbiamo andare in ospedale.> disse Filippo, annuendo alle sue stesse parole <Ora> concluse, guardandomi.<Vai Sher, spingi!> il dottor Morris, che era di al mio fianco, mi teneva la mano destra, mentre Filippo, la sinistra.
Urlai chiudendo gli occhi per lo sforzo.
Sospirai, quando sentì un pianto.
Aprì gli occhi, ritrovandomi davanti la dottoressa Evans, con in braccio un bambino.
Mio figlio o mia figlia, ancora non lo sapevo.
<Complimenti, signorina Sherlin, è una femminuccia>
Mi portai una mano alla bocca, sentendo una lacrima scorrermi sulla guancia.
Filippo non si fece problemi a raccoglierla tra le sue dita, lasciandomi un bacio sulla fronte.
La dottoressa Evans, se ne andò, seguito dal dottor Morris - lasciando me e Filippo da soli. -
<Ci credi?> gli chiesi, guardandolo con le lacrime agli occhi.
<No> disse sincero, facendomi ridere.
<Eccola qui> la dottoressa Evans entrò nella stanza, avvicinandosi a noi con la piccola in braccio.
Allungai le braccia per poterla prendere in braccio; quando fu tra le mie braccia, guardai Filippo sorridendo, scoprendo che anche lui stava piangendo, o meglio, si tratteneva dal non piangere.
<Ciao pulcino> sussurrai, lasciandole un bacio sulla fronte, delicatamente.
Filippo le toccò il nasino piccolo, facendomi sorridere.
Lei, anche se con fatica, aprì gli occhi.
<Ha i tuoi stessi occhi> sussurrai, guardando Filippo.
<Invece lei ha il tuo stesso nasino> mi toccò con l'indice il naso, facendomelo arricciare ridendo.
<Che bella> disse lui, guardandola con occhi da innamorato perso.
<Si, lo è> concordai, baciandole la guancia.
Presi sua manina tra le mie; era piccolissima in confronto alla mia.
<Hai deciso come chiamarla?> gli chiesi
<Si> mi guardò. <Rolex>
Tre settimane dopo
<Amoreee> Jolanda venne verso di me, abbracciandomi. <Come stai?>
<Bene, grazie> ricambiai il suo abbraccio sorridendo.
<La piccolina?>
<Sta dormendo> alzai le spalle.
<Immaginavo> rise.
<Di che parlate?> ci raggiunse Filippo, mettendo una mano sul mio fianco.
Sorrisi.
<Della piccolina Rolex>
<A proposito di lei..>
Non finì in tempo la frase, che sentimmo un lamento provenire dal piano di sopra.
<Oh no..> passandomi una mano sulla fronte, mi diressi verso la stanza della piccolina al piano di sopra.
<Pulcino> mi avvicinai a lei, prendendola in braccio e cercando di farla riaddormentare.
Finalmente, dopo un pò ti tempo, si riaddormentò; così, la posai di nuovo nella sua culla.
<Si è addormentata?>
La voce di Filippo mi raggiunse alle spalle abbracciandomi da dietro.
<Si> poggiai le mani sulle sue, girandomi verso di lui e abbracciandolo.
Lui mi lasciò una tenera carezza tra i capelli, baciandomi la tempia.Angolo autrice:
buonasera gente! come state?
spero bene ♡
questo capitolo mi piace abbastanza :)
baci baci
la vostra ari 🧚🏼♀️
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SING MY SOUL
Genç Kız EdebiyatıSherlin, ragazza di 25 anni, è una cantante di successo nel mondo della musica in quasi tutto il mondo italiano. Il suo primo e vero "concerto", è stato all'età di 15 anni sul palco della sua stessa città dove lei è nata. Partecipando al Festival di...