chapter five

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8 Febbraio

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8 Febbraio

Ore 8:00 a.m

Questa mattina mi ero svegliata molto felice, cosa che non capita tutti i giorni.
Uscì di stanza e andai in direzione dell'ascensore.
Dopo un pò arrivò, e io mi ci fiondai all'interno, cliccando il tasto zero.
Aspettai che arrivasse al piano terra, e poi uscì.
<Sherlin!> mi sentì chiamare da dietro.
Mi girai, e trovai Angelina che sventolava interrottamente una mano verso la mia direzione.
La raggiunsi e la abbracciai.
<Come va? Pronta per stasera?> mi chiese, mentre ci incamminavamo fuori.
<Sono nata pronta!>
Sorrise.
<Ora devo andare, ci vediamo stasera!> mi salutò, sorridendomi.
<Va bene, ciao Nina> la salutai.
<Sherlin! Sherliiiin!> una voce mi richiamò.
Girandomi, notai una ragazzina venire vero di me; in un gesto inaspettato mi abbracciò le gambe.
Sorrisi a tutta questa tenerezza.
<Ciao tesoro!> la salutai, ricambiando la stretta carezzandole i capelli biondi.
<Possiamo fare una foto?> mi chiese dopo un pò, quando si staccò dall'abbraccio.
<Ma certo!>
Presi il cellulare da dentro la borsa, e lo porsi alla madre, che nel frattempo stava riprendendo la scena con un sorriso stampato in faccia.
Sorridendo alla telecamera, la ragazzina mi si accostò vicino, stringendomi il fianco.
Le portai un braccio sulle spalle, abbassandomi alla sua altezza.
<Ecco fatto> la madre mi porse il mio telefono <Grazie mille Sherlin; Adele non parla altro che di te tutto il giorno> alzò gli occhi al cielo ironica la madre, ridendo leggermente.
<Ma che tesoro che sei! Grazie> sorrisi ad Adele, che nel frattempo sorrideva imbarazzata, prese qualcosa dal suo zainetto.
<Tieni, questo è per te> mi porse un peluche a forma di pinguino, con attaccato alla pancia un fogliettino.
<Ti ringrazio tanto, è stupendo> la abbracciai, baciandole la guancia paffuta.
<Leggi il biglietto però adesso> mi incoraggiò lei, in attesa che lo leggessi davanti a lei e sua madre.
<Va bene> risi
<Spero che vincerai Sanremo, ti meriti tutto il bene di questo mondo! Ti voglio tantissimo bene Sherlin! Da Adele♡>
Finito di leggere, mi scese una piccola lacrima sulla guancia.
<Ma amore, grazie> la abbracciai per la terza volta, sorridendo e ridendo - per la gioia - allo stesso tempo.
Le lasciai un piccolo bacio sulla fronte, scostandole i capelli che le erano caduti davanti al viso.
<Devi ringraziare anche la mia mamma; le ho fatto la testa tanta - allargò le braccia - per farmi portare qui solo per incontrarti>
Sorrisi.
<Bè, grazie signora> risi
<Non devi ringraziarmi tesoro, piaci tanto anche a me> mi sorrise <e anche a tutta la nostra famiglia> aggiunse, facendomi sorridere.
<Adesso scusatemi ma dovrei proprio andare. Credetemi, starei qui ancora per molto, ma il tempo stringe e devo registrare un'intervista> mi scusai con loro, rivolgendo un sorriso di circostanza.
<Va bene, stai tranquilla. Non ti rubiamo altro tempo> mi salutò la madre, abbracciandomi per la prima volta.
<Ciao Sher>
Adele mi salutò abbracciandomi le gambe, dove io mi abbassai per lasciarle un bacino sul nasino piccolo.
<Ciao piccola Adele, abbi cura di te> le salutai, e mi incamminai.











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