chapter sixteen

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sherlinsmith
ebbene si, finalmente le date del tour invernale sono uscite!
domani, dalle 14:00, saranno disponibili i biglietti online 🤍
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sherlinshine
ci vediamo a Roma amore 😭
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laperfetta_eva
io verrò a tutte le date, sappilo 😎
\_ ma certo tesoro 🧚🏻‍♀️

lorigalli
io fotografo ai tuoi concerti.
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\_ palese.















Le date del tour erano fuori - finalmente, oserei dire -.
Adesso mi trovavo nella mia stanza, a scrivere una nuova canzone.
In questo periodo ho tante idee in mente; partendo anche dai tour, dalle canzoni.
<Ma se facessi anche qualche tour estivo?> mi propose Eva, mentre era seduta sul mio letto, a gambe incrociate.
<Ma sai che lo avevo pensato anche io?> risposi, chiudendo il mio quadernino dove scrivevo tutte le mie cose - pezzi delle canzoni comprese -, e lo poggiai poi sul comodino.
<Dove avevi intenzione di andare?>
Alzai le spalle.
<Ancora non ho pensato dove> la guardai, inclinando di poco il capo.
<Io ho un'idea> disse lei, alzandosi dal letto e mettendosi al centro della stanza.
<Ovvero?> le chiesi, mettendomi seduta a gambe incrociate, guardandola curiosa.
<Gallipoli!> disse come se la cosa fosse ovvia.
<Gallipoli? E perchè mai?> le chiesi confusa, alzando un sopracciglio.
<Bè, prima di tutto Gallipoli è dove sono nata io> si vantò, spostandosi i capelli dietro la spalla con fare da diva <e poi> continuò <è bellissima, e poi sarà pienissima di gente!> concluse. <Allora?> chiese sperando in una mia risposta positiva.
<Ci penserò> alzai le spalle, chinando il capo sulle mie mani. <Ma adesso, dovrò solamente pensare al tour invernale> rialzai lo sguardo su di lei, incrociando i suoi occhi color nocciola.
Ho sempre amato i suoi occhi, li trovo spettacolari.
<Mh, va bene> disse, scrollando le spalle.
D'improvviso la porta si spalancò, e nella stanza entrò Ginevra con una grazia che manco mia madre c'ha.
Si fermò sull'uscio della porta, fissandoci.
Si seguì un minuto di silenzio in cui nessuno di noi tre proferì parola.
<Din don>
Fu Ginevra a parlare, con ancora la manina sulla maniglia della porta; cavolo, aveva tre anni, ma già riusciva ad arrivare alla maniglia di una porta. Io al massimo alla sua età riuscivo a reggermi in piedi da sola.
Scoppiai a ridere divertita.
<Ancora con questa cosa, eh Gin?> le dissi, mentre picchiettavo una mano sullo spazio vuoto di fianco a me, facendole capire di sedersi.
Ma lei non mi calcolò di striscio, anzi, si sedette per terra.
La guardai confusa, non capendo.
<Perchè ti siedi a terra?> le chiese Eva, più confusa di me.
<Non lo so> rispose con una scrollata di spalle.
<Benissimo> commentai sarcastica, ridendo.



































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Angolo autrice:
buonasera bella gente! il capitolo 16 è finalmente arrivato!
dunque, commentate se vi è piaciuto, e lasciate anche una stellina (se volete) 🤍
baci baci
ari 🧚🏼‍♀️

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